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Dopo Novara-Vicenza: le interviste dei biancorossi

Da 13 Aprile 2013 - 15:15Non Ci Sono Commenti3 min leggere

 

 

Matteo Gentili: “Dopo il rigore ci siamo squagliati: il Novara è una squadra di grande qualità ed è logico che una volta sotto patissimo di più. Il rigore è stato strano, purtroppo Rigoni l’ha toccata di mano e dagli 11 metri non hanno sbagliato. Noi le nostre occasioni le abbiamo avute però davanti avevamo una formazione in grande forma. Finché la matematica non ci condanna io continuerò a credere nel miracolo e a dare il massimo. Ora sto bene, non ho più dolore: se il mister mi chiama per l’Ascoli devo solo recuperare ma sono pronto”.

Mister Alessandro Dal Canto: “Sono stato contento per come la squadra si è mossa in campo fino al calcio di rigore. Poi in questa situazione mentale è difficile sopperire agli episodi. Ci giochiamo tutto nelle prossime due sfide casalinghe. Oggi la difficoltà data dalla forza dell’avversario era abbastanza alta ma nella prima ora di gioco la squadra è venuta a fare la propria prestazione. Questo deve darci la forza per le sfide contro Ascoli e Pro Vercelli: abbiamo un trend negativo ma se andiamo in campo come oggi ho grande fiducia. Nel secondo tempo abbiamo messo Bojinov in una posizione in cui poteva fare male però purtroppo non ha colpito. Confermo quanto detto alla vigilia: non siamo morti. La fiducia e la speranza non sono mai morte: andiamo a fare il nostro lavoro fino alla fine”.

Antonio Cinelli: “Nel primo tempo abbastanza bene per tutti. Siamo stati corti e li abbiamo tenuti lì, forse l’unica pecca è essere andati in vantaggio troppo presto, mentre nella ripresa non abbiamo tenuto le distanze. Il rigore? Poteva fischiarlo come no, in questo momento ci va tutto storto. La posizione? Avevo già giocato così ma il modulo conta poco. La matematica non ci condanna, noi ci crediamo anche se è difficile”.

Stefano Giacomelli: “Il primo tempo è stato buono e ce la siamo giocata a viso aperto ma poi l’episodio del rigore ci ha penalizzato e la partita si è messa in salita. Noi non molliamo, ci crediamo fino in fondo però quando vai sotto 2 a 1 vengono fuori i pensieri sulla classifica e sulle ultime sconfitte. L’occasione da rete? L’intenzione era quella di portarmi la palla sul destro, ho superato Lisuzzo ma non avevo visto Perticone. Cerchiamo di vincere queste due partite in casa e poi vediamo”.

Marco Padalino: “Partiti bene su un campo difficile. Abbiamo retto il colpo di una squadra che in casa vince spesso. Poi quando abbiamo subito il gol, come spesso ci capita, ci siamo sgretolati. Loro hanno spinto molto e noi non siamo riusciti ad arginarli. La mia prestazione non mi è piaciuta, ho sbagliato molto. L’unico alibi è che non ero al 100% perché mi sono allenato solo da giovedì anche se ho recuperato dallo stiramento di settimana scorsa. Abbiamo il dovere di crederci ma è sempre più difficile: i due scontri diretti sono l’ultima spiaggia”. 

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