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L’esposto dei NoTdT

Da 17 Maggio 2013 - 14:13Non Ci Sono Commenti4 min leggere

Premesso:
Che fino alla sera del 15/05/2013 si imponeva il divieto di ingresso a tutti i tifosi della Curva Sud presenti alla manifestazione sportiva di Sabato 04/05/2013 tra Vicenza ed Empoli e che tale divieto veniva dunque ristretto, nella sera sopra citata, ai soli NON possessori della tessera del tifoso. Sottoponiamo una raccolta firme per DICHIARARE che il provvedimento che impone il divieto di ingresso Sabato 18/05/2013 a tutti (e solamente a questi) i tifosi privi di tessera del tifoso che erano in Curva Sud allo stadio Romeo Menti in occasione della partita tra Vicenza ed Empoli del 04/05/2013 risulta essere:

1. Un provvedimento che colpisce miratamente, ma senza verificare chi ha colpa e chi no ed eventualmente in che forma e in quale modalità.
2. Un provvedimento che, colpendo alla cieca, si presenta, dal punto di vista giuridico gravemente illegittimo: un atto arbitrario contrario ad ogni principio di legalità e democrazia, emesso tra l’altro da un organo – l’Osservatorio – che tali poteri se li è attribuiti ma che in realtà non li ha.
3. Un provvedimento che nel desiderio di usare la mano pesante contro “un gruppetto difacinorosi annidato nel settore della curva bianco-rossa” (Da sentenza del giudice Sportivo che inibisce il settore della curva Sud in data 07/05/2013 secondo l’art. 18 n. 1 lett. e) CGS.) – che nell’occasione, peraltro, al di là di una contestazione verbale, non hanno posto in essere nulla di violento – vada a colpire anche chi era semplicemente presente sul posto, vecchio o giovane, tranquillo o arrabbiato, rassegnato o speranzoso, ma privo di tessera del tifoso.
4. Un provvedimento che non tiene conto del valore di un patrimonio, il tifoso, che sottoscrivendo un voucher o comprando ogni partita il tagliando di ingresso (senza aver sottoscritto la tessera del tifoso), merita, in qualità di consumatore, garanzie di poter accedere alle partite casalinghe del Vicenza Calcio.
5. Un provvedimento che sembra cavalcare un messaggio sociale teso a marginalizzare, reprimere e criminalizzare il tifoso delle Curve sfruttando una circostanza che non ha raccolto solo dissenso e nella quale i soggetti che più si sono esposti, stanno già pagando salati provvedimenti sia amministrativi che penali (In data 14/05/2013 si contano 12 D.A.SPO. con doppia firma e provvedimento penale, ma un altro consistente numero è pronto ad essere notificato) ritenuti, a nostro parere, eccessivi.
6. Un provvedimento che rende subalterno chi non ha sottoscritto una tessera, creando disparità di trattamento sul piano etico, legale e pratico, alla luce di provvedimenti “disciplinari” che vedono coinvolti tifosi possessori e non di tessera del tifoso.
7. Un provvedimento che sembra associare meriti al tifoso tesserato e demeriti al tifoso non tesserato, opponendo arbitrariamente “tifosi buoni” a “tifosi cattivi”.
8. Un provvedimento che, infine, rendendo possibile l’ingresso ai soli tesserati, diventa un unicum e un precedente pericoloso in Italia dal momento che la tessera del tifoso è ritenuta obbligatoria solo per l’acquisto di abbonamenti e titoli di accesso in trasferta.

Affermato ciò, chiediamo:
Che il provvedimento in questione, non potendo esser giustificato, nè giustificabile, con motivi di ordine pubblico, venga immediatamente revocato, onde consentire anche ai tifosi del Vicenza non tesserati, in occasione della partita con la Reggina di Sabato 18/05/2013, di poter assistere nei settori destinati ai tifosi di casa alla manifestazione sportiva in quanto persone, tifosi e consumatori. In caso contrario, vi è la ferma intenzione di agire in ogni sede giudiziaria, a tutela degli interessi e dei diritti dei tifosi non tesserati della Curva Sud e del Vicenza Calcio.

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