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PRIMO-PIANOSerie B

Giustizia sportiva: Catania in Lega Pro (a -12), Teramo e Savona in D

Da 20 Agosto 2015 - 10:23Non Ci Sono Commenti3 min leggere

Diventa improvvisamente rovente l’estate di Catania, Savona e Teramo e dei propri tifosi. Pochi minuti fa con tre comunicati ufficiali la FIGC ha diramato le sentenze del Tribunale Federale Nazionale in merito alle vicende del campionato scorso. Per le partite comprate dal presidente, il Catania è stato retrocesso in Lega Pro con 12 punti di penalizzazione con un insieme di multe e inibizioni alla dirigenza rossoblù, in particolare 5 anni e 300mila euro a Pulvirenti. Sanzione quindi più pesante di quanto chiesto dal Procuratore Palazzi (retrocessione con -5) in virtù della “collaborazione fattiva” del patron etneo. Colpite per responsabilità diretta anche Savona e Teramo, colpevoli di aver combinato la partita della promozione in cadetteria degli abruzzesi. Entrambe le squadre ripartiranno dalla serie D ma senza penalizzazione.

 

Questo il comunicato ufficiale:
“Il Tribunale Federale Nazionale presieduto da Sergio Artico ha ufficializzato questa mattina le sentenze relative ai procedimenti istruiti dalla Procura Federale sulla base delle attività istruttorie avviate dalle Procure della Repubblica di Catania e Catanzaro.
Il Catania viene posizionato all’ultimo posto della classifica del campionato di Serie B 2014/15 e dovrà ripartire dalla Lega Pro con una penalizzazione di 12 punti, oltre ad un’ammenda di 150.000 euro. Per il Presidente Antonino Pulvirenti, inibizione di 5 anni e ammenda di 300.000 euro, sanzionati tutti gli altri tesserati coinvolti Pablo Gustavo Cosentino (4 anni di inibizione e ammenda di 50.000 euro); Piero Di Luzio (inibizione di 5 anni e preclusione alla permanenza in qualsiasi rango o categoria della FIGC, in continuazione, più ammenda di 150.000 euro).
Savona e Teramo vengono posizionate all’ultimo posto del proprio girone di Lega Pro e dovranno corrispondere inoltre ciascuna un’ammenda di 30.000 euro. Sanzionati anche numerosi tesserati: tra gli altri, per Luciano Campitelli (Presidente del Teramo) e Aldo Delle Piane (Presidente del Savona) inibizione di 4 anni ed ammenda di 100.000,00 euro.
Nei confronti delle altre società coinvolte, è stata disposta l’esclusione dal campionato di competenza con assegnazione da parte del Consiglio Federale a uno dei campionati di categoria inferiore per il Città di Brindisi; sono stati comminati 5 punti di penalizzazione da scontarsi nella attuale stagione sportiva 2015-16 per la Vigor Lamezia, oltre ad un’ammenda di 25.000 euro; 3 punti di penalizzazione per il Barletta (1 per Savona – Teramo e 2 per ‘Dirty Soccer’), 2 punti per la Neapolis, la Sef Torres ed il San Severo, 1 punto per L’Aquila (con ammenda di 25.000 euro), Luparense San Paolo e Puteolana Internapoli. Per l’Akragas 2500 euro di ammenda, prosciolta la Paganese. Nei confronti dei tesserati coinvolti, sono state inflitte squalifiche ed inibizioni”.

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