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Temi molto vari nella “Parola al tifoso” di questa settimana. Le mail, sempre ben argomentate, toccano diversi punti tra i quali l’ultima campagna acquisti, la mancanza di responsabilità in società, il metodo di gioco dei biancorossi e la nostalgia di un Vicenza che non c’è più. Vi ricordiamo che potete scrivere a redazione@biancorossi.net inviandoci le vostre opinioni, i vostri consigli e le vostre domande. La redazione si riserverà il diritto di non pubblicare o censurare testi e parole non ritenuti idonei.

 

Vi mandiamo in allegato l’album calciatori Panini 2016 (pubblicato come immagine di copertina, ndr) con la squadra del Vicenza all’inizio torneo. Si vedono i risultati dell’ottima campagna estiva fatta dalla società. Ci sono stati 7 acquisti già venduti ma chi li aveva scelti?
Un grosso in bocca al lupo a Manfredini per un ritorno nel nostro Lane ed ai nuovi arrivati che onorino la nostra maglia…
Sempre forza Lane
Elio Nardi

 

Buonasera amici della redazione di Biancorossi.net, inizio con i doverosi complimenti per il vostro lavoro di informazione che da tifoso apprezzo veramente moltissimo in quanto mi tenete quotidianamente aggiornato su quanto accade al nostro amato Lane.
Dopodiché, desidero porvi una domanda alla quale, dopo il termine del calciomercato e le dichiarazioni di Marino a riguardo, purtroppo ancora non ho trovato risposta……
Quello che mi chiedo è: com’è possibile che alla luce di una stagione fin qui travagliata, di una campagna acquisti estiva dimostratasi clamorosamente fallimentare (jolly Raicevic a parte..) e di un mercato di riparazione con scelte che definire discutibili è eufemistico, che nessuno, e sottolineo nessuno, della società Vicenza Calcio (a parte il Sig. Polato in presentazione nuovi acquisti), abbia avuto la professionalità di metterci la faccia e di spiegare? Il Vicenza Calcio è una società professionistica, non dilettantistica, e quindi con oneri e onori..
Non è ammissibile e giustificabile a parer mio, che sia Marino a farlo, non è un manager inglese, non sono decisioni prese da lui e nonostante sia ammirevole che ci metta la faccia in realtà non spetta a lui spiegare..(come peraltro in qualsiasi normale società..).
Il responsabile dell’area tecnica del Vicenza Calcio? Perché non parla? Sono decisioni che spetta a lui dare..
e Pastorelli dopo l’infelice uscita su Cinelli, non penserà sia bastato tenere Raicevic per fare bella figura ed ingraziarsi noi tifosi?
È cosa vecchia e risaputa che meritiamo di più, molto di più, dopo anni di mediocrità, non basta un anno buono per dimenticare decenni di agonia, e in primis meritiamo che qualcuno si prenda le proprie responsabilità, con professionalità, come in qualsiasi è normale società..
Grazie
Andrea Filippin

 

Buongiorno
per la prima volta Sabato ho lasciato lo stadio prima della fine della partita. Era evidente che anche se avessimo giocato 180 minuti nessuno avrebbe fatto un gol. La nostra manovra era così evidente e prevedibile, il solito cross per Raicevic ATTORNIATO DA TUTTA LA DIFESA AVVERSARIA, vi erano almeno 3-4 giocatori che lo marcavano. Nessun altro nostro attaccante in area. Tutti fuori e distanti dalla porta. Sembra che tutta la squadra si aspetti i gol solo da Raicevic. Poi se mi permettete sta venendo a galla un altro problema della difesa.
A me sembra che Brighenti pur bravissimo soffra molto gli attaccanti alti. D’Elia e Sampirisi non sono terzini incontristi ma terzini adatti alla spinta in avanti, infatti danno il loro meglio quando attaccano. Voi mi direte “con il senno di poi” ma credo che con Mantovani non avremmo preso questi gol (solo la mia opinione ovviamente). Se poi ci mettiamo la giornata molto negativa di Giacomelli (a me sembra non stia bene, non ha più lo stesso scatto di prima) e di Vita sulle ali la frittata è fatta.
L’UNICA COSA DA FARE: DIMENTICARE QUESTA PARTITA E FAR FINTA CHE SIA MAI STATA GIOCATA!!!!!!
Luigi
PS Molti non sono contenti di Bellomo però sia a Como che contro il Lanciano ha fatto tiri molto periolosi. Dopo Moretti sembra sia il solo che cerca di segnare………

 

Cari amici della Redazione,
prima di tutto grazie per il lavoro che fate, la vostra autorevolezza; sempre obiettivi, con grande rispetto verso quella grande famiglia di tifosi del Lane di cui fate parte.
Due parole su quel mistero buffo che è diventato il Vicenza Calcio, il nostro Lane, perchè a questo punto di altro non si può parlare. Una squadra che, nonostante un calciomercato estivo completamente sbagliato, ha iniziato il campionato con grandi aspettative dei tifosi e dei quasi seimila abbonati. Nelle gare della prima parte del girone di andata sembrava bastasse un nulla per far ritornare quell’alchimia che tanto ha funzionato lo scorso anno. Tante ottime partite con l’assenza dell’unico ospite importante: il goal decisivo a nostro favore. Dal mese di novembre, dopo la netta vittoria in casa sull’Ascoli, sì è spento tutto. Un lampo ha rianimato la squadra con Modena, Perugia ed anche col Bari (dove avremmo meritato almeno il pareggio), poi il Como e il Lanciano. Come può essere la stessa squadra? Spesso abbiamo subito goal su calci da fermo e magari a ridosso della fine del primo tempo; sempre grandi mazzate psicologiche. Basta questo a spiegare l’attuale posizione di classifica? Non credo.
La capacità di reazione, per esempio, s’è vista in modo splendido contro il Modena, poi il blackout delle ultime due partite, facili sulla carta, ma anche sul campo, per quel che si è visto. Blackout che abbiamo visto anche nella seconda parte del girone di andata (Novara, Entella, Pro Vercelli, Ternana, etc…). Insomma, un vero e proprio mistero; una specie di Dottor Jekyll e Mr. Hyde. Eppure, sono convinto che la squadra non sia quella vista in campo sabato con il Lanciano, ne quella nel dopo goal a Como. Magari non saremo sicuramente quella dello scorso anno, ma la squadra, anche con i nuovi acquisti, è migliorata…..almeno sulla carta. Cos’è che non fa esprimere al meglio la squadra? Quali sono le responsabilità della Società e dell’attuale incertezza societaria? Quali sono le responsabilità dei giocatori? Quali sono i limiti di un allenatore considerato da tutti e anche da me, un grande e serio allenatore che ha sempre dato il meglio nonostante le insufficienti risorse messe a disposizione dalla società? Maliziosamente, verrebbe a questo punto pensare, che alla nave societaria manchi qualcuno che la sappia governare e che forse il pagamento degli stipendi sia direttamente proporzionale al rendimento della squadra. Inspiegabile inoltre, nonostante i grandi errori del mercato estivo, il fatto che Cristallini non sia mai stato messo in discussione.
A noi tifosi del Lane, sofferenti e stanchi, qualcuno dovrebbe finalmente dire la verità!
Forza Lane sempre
Daniele, Vicenza

 

Un buongiorno a tutta la redazione di biancorossi.net e un saluto a tutti i tifosi.
Eccomi qua, dopo l’indegna prestazione dei nostri biancorossi contro la “corazzata” Lanciano a chiedere che fine ha fatto la gloriosa società di via Schio. E si che in 54 anni di tifo biancorosso (vabbè diciamo 48 visto che ho perso il cuore per il Lanerossi a 6 anni ) di cose folli ne ho viste e vissute tante.
Il primo ricordo biancorosso è quello che mi vede bambino a casa del mio compaesano, nonchè amico di famiglia, Domenico “ Nico” Fontana, orgoglio pedatorio paesano, grande uomo e ottimo mediano. Si, il calcio a quei tempi era vissuto come una festa, la domenica andare allo stadio era come andare alla messa, una funzione quasi religiosa. Il pranzo con la famiglia, poi di corsa in stazione a prendere il trenino che attendavamo con ansia e per finire la passeggiata dalla stazione di Vicenza allo Stadio Menti, attraversando i vialetti di un Campo Marzio a quel tempo ancora il grande giardino dei vicentini. Insomma, era una festa anche solo il viaggio per noi che si arrivava da fuori Vicenza e al ritorno, anche se il Lane aveva perso, ci consolavamo con una giocata o un’azione da manuale nell’erba verde prima di prendere il treno che ci avrebbe riportati a casa. Altri tempi, come dicevo ma soprattutto altra società. Eh si perché al timone del Lanerossi Vicenza c’era un vecchio volpone veronese, quel Giussy Farina con il fiuto degli affari come pochi. Aveva il braccino corto, quasi come l’Avaro di Molieriana memoria, ma era anche innamorato della sua creatura. Poi ci furono tanti proprietari, anche piuttosto “pittoreschi”, come il mobiliere durato lo spazio di un’amen, finché comparve da Thiene un vero imprenditore che in passato aveva giocato a calcio a livello semiprofessionistico. Il suo nome lo conoscete tutti, Pieraldo dalle Carbonare. Non sto qui a dilungarmi su cose che tutti sappiamo, i ricordi con lui sono tutti belli con un unico grande dispiacere: non averlo visto alzare la Coppa Italia insieme ai suoi ragazzi. Poi qualche altra soddisfazione all’inizio degli anni duemila ed eccoci arrivati all’inizio della più sballata storia del Vicenza Calcio … in tredici anni di questa gestione ho visto cose che nemmeno nei tornei dei dilettanti si vedono. Si è retrocessi per ben tre volte e per tre volte siamo stati ripescati (o riammessi). Penso che a nessun tifoso abbia fatto piacere risalire senza averlo meritato sul campo, eppure sembra che a questa società non interessi affatto, perché nulla ha fatto per investire in un futuro più dignitoso, al contrario ha venduto tutto il possibile solo per fare cassa. Triste pensare che bastava un piccolo investimento per trattenere i migliori, rafforzando la squadra laddove necessitava, per ritornare in quella serie A che tutti noi aspettiamo da anni. Invece cosa è successo anche quest’anno? Hanno svenduto i pezzi migliori e acquistato giocatori con gravi problemi fisici oppure a fine carriera, inutilizzati da così tanto tempo da non avere più il ritmo partita nelle gambe. E a me, che non abito più a Vicenza e da tanti anni seguo il Vicenza da lontano … cosa resta? Tifare solo per i ricordi dei bei tempi andati senza più speranza nel futuro? Sono stanco e amareggiato, vorrei poter andare nella palazzina dei dirigenti del Vicenza Calcio e gridare la mia delusione e il mio scoramento, ma con tre cosiddetti presidenti non saprei davvero a chi rivolgermi … Dalla “Nobile Provinciale” siamo diventati la barzelletta d’Italia. A chi sta giocando con la fede e la passione di tantissimi tifosi biancorossi un “vergognatevi” non basta, no. Vorrei che ci fosse la possibilità di far provare anche a loro l’umiliazione e il dolore quasi fisico che si prova, impotenti, a vivere questa situazione umiliante. Sono lontano da Vicenza, ma credetemi, il dolore arriva forte anche qua … scusate lo sfogo ma davvero non se ne può più!
In fede Graziano Casara Pegognaga Mantova

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Articolo scritto dalla Redazione di Biancorossi.net