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I primi movimenti di mercato del nuovo Vicenza riguardano, a parte Matteo Di Piazza che la serie B l’ha già conosciuta, giovani di belle speranze, giocatori che si sono messi in luce in serie D e che rappresentano delle scommesse su cui puntare. “ Ancora non abbiamo chiuso con nessuno – sottolinea il ds dei berici Antonio Tesoro – ma presto qualcosa faremo. Di certo in ritiro ci saranno giovani che arriveranno dalle serie inferiori e che avranno l’opportunità di mostrare cosa sanno fare “.

Il primo della lista è Iacopo Cernigoi, che, dopo un grave infortunio patito quando militava nelle giovanili del Milan, è ripartito dalla serie D. Prima con la Pro Sesto, poi al Seregno, prima di approdare, nel luglio scorso, alla Virtus Vecomp, compagine con cui ha realizzato 17 gol in 32 partite. Un rilancio importante per un giovane dotato di fiuto del gol, di buona tecnica e di un gran fisico (192 cm per 82 kg), che solo tre anni fa era considerato uno dei centravanti più promettenti nel panorama calcistico giovanile, e sul quale il Vicenza ha deciso di scommettere. Un altro è Massimiliano Giusti che ha nella scorsa stagione ad Abano in serie D ha disputato un ottimo torneo condito da venti reti. E’ un giocatore offensivo che calcia bene con entrambi i piedi e che in un 4-2-3-1 può giocare in tutti e tre i ruoli dietro alla punta centrale. Oltre che una buona tecnica di base, la sua dote migliore è la voglia di arrivare, la stessa di Petar Zivkov, un mancino che può giocare sia a destra che a sinistra, veloce e tecnico, e che potrebbe diventare una buona mezz’ala con ottime capacità di inserimento. Cresciuto nelle giovanili del Chievo nella scorsa stagione si è messo in luce nel Rapallo Bogliasco; di lui molti addetti ai lavori dicono che sia già un giocatore di sicura prospettiva e che chi lo prende non rimarrà deluso. Lo prenderà il Vicenza, l’affare è già definito, e Zivkov sarà un altro che proverà il grande salto dalla serie D al torneo cadetto. Magari alla prova del campo qualcuno si dimostrerà non all’altezza e non supererà il giudizio di mister Lerda, ma la loro non sarà impresa impossibile considerato che a Vicenza c’è un precedente che fa ben sperare; era l’estate del 2009 e in ritiro arrivò dal Renate Davide Gavazzi, ai più un nome che non diceva nulla.

Gavazzi ci mise poco a mettersi in luce, fin dai primi giorni di ritiro l’allora tecnico del Vicenza Rolando Maran decise di puntare su quel giovanotto che in campo arrivava dappertutto e spesso andava in gol. “ Se ci ripenso adesso devo dire che è stato tutto incredibilmente facile – spiega Gavazzi – la mia fortuna è stata quella di iniziare bene e di avere la stima del mister che ringrazio ancora adesso. Ero arrivato in ritiro per poi essere girato in Lega Pro, ma Maran dopo pochi giorni mi disse che sarei rimasto con loro “. Dalla serie D al torneo cadetto il salto è notevole, ma Gavazzi è la dimostrazione che si può fare. “ A me è andata bene, e mi fa piacere che il Vicenza segua questa strada puntando su qualche giovane di prospettiva – spiega l’ex sampdoriano – se posso dare un consiglio è quello di presentarsi al ritiro in ottime condizioni fisiche perché è normale che dal punto di vista tecnico all’inizio si possa pagare dazio. Ma lavorando con impegno e volontà si può migliorare, imparando magari dai giocatori più bravi, l’importante è che ci sia grande volontà e tanta “fame” di arrivare. Se questi ragazzi hanno delle doti e capiscono che questa è la loro grande occasione vedrete che se la giocheranno al meglio. A loro non posso che augurare che possa andare come a me, dal Renate in serie D, alla Sampdoria in serie A: tutto grazie al Vicenza, piazza a cui sarò sempre grato “. (Corriere del Veneto)

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Articolo scritto dalla Redazione di Biancorossi.net