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E’ difficile trovare sempre argomenti diversi dopo più di cinquanta interviste. Si vorrebbe sempre parlare di grandi vittorie e non solo di ricordi ormai sbiaditi, specialmente se l’interlocutore è un tifoso lontano della vecchia guardia. Fulvio Cherubini vive a Milano e mastica Lanerossi Vicenza dagli anni settanta … Ci guardiamo negli occhi come due vecchi marinai che hanno attraversato mille burrasche e imparato ad annusare il vento per indovinarne i pericoli e anche se la nave é un vecchio galeone che solca il mare tempestoso del fondo classifica, la bandiera sventola ancora sul pennone, seppur lacera e consunta…

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Buongiorno Fulvio, eccoci qui a commentare i miseri sei punti racimolati dal Vicenza in otto partite. E i numeri sono davvero impietosi, 4 gol segnati e 13 incassati: peggiore difesa e peggior attacco del campionato. Nessuna vittoria e nessun gol segnato al Menti. Come possiamo analizzare questi dati?
La squadra è stata rinnovata in tutti i reparti, anche con giocatori provenienti da serie inferiori, seppur promettenti. Poi ci sono stati i soliti infortuni che però colpiscono tutte le squadre. Spiace dirlo ma mister Lerda non è sembrato molto sul pezzo. Sicuramente è mancata l’amalgama e probabilmente il nuovo gruppo ha dimostrato poca compattezza magari anche fuori dal campo. Nel complesso mi sembra che il Vicenza non sia da ultimo posto in classifica. L’attacco poi è andato a secco in troppe partite. Il mancato apporto di Ebagua e Giacomelli, si è fatto sentire. Anche Galano sembra un giocatore diverso da quello visto nel finale del campionato scorso. Su Raicevic sospendo il giudizio. Non capisco cosa gli stia succedendo, forse è mal consigliato dal suo procuratore o forse sta avendo solo un calo di rendimento.

Che mi dici della pareggio di domenica contro il Cesena?
Mister Bisoli in soli quattro giorni non ha potuto incidere moltissimo, ha bisogno di più tempo. In più io ho visto tre errori individuali molto gravi di Galano, Vita e Signori. Si poteva vincere ma anche perdere. Un esordio da voto sei in pagella o comunque non giudicabile. In fondo Marino e Lerda esordirono con una sconfitta (Carpi fuori e Cagliari in casa). Diamo tempo alla squadra e all’allenatore di entrare in sintonia. Servono più partite per creare amalgama e imparare il più velocemente possibile i nuovi meccanismi ….

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Pensi che l’arrivo di Mister Bisoli – al quale diamo il nostro benvenuto – oltre a infondere nuove energie e motivazioni ai giocatori possa anche farci guadagnare tempo … nel senso di arrivare con prestazioni dignitose al mercato di riparazione di gennaio?
Io sono per principio contrario agli esoneri degli allenatori. Raramente sono utili, gli esempi favorevoli sono stati veramente pochi in passato. Come molti tifosi sono grato a Lerda per l’impresa di pochissimi mesi fa ma evidentemente quest’anno qualcosa non stava funzionando al meglio, ci voleva un cambio, una scossa. Bisoli mi ricorda tatticamente Ulivieri, un tecnico poco spettacolare che badava al sodo, attento alla parte difensiva e che puntava principalmente al risultato. Se non ce la fa Bisoli sono problemi seri. In B però ha sempre fatto molto bene. Sono fiducioso.

Io personalmente sono convinta che con la partenza di Brighenti abbiamo perso molto più di un forte giocatore in difesa. E’ stato come quando si gioca a samurai …. basta togliere il bastoncino sbagliato e crolla tutto. La difesa ha perso il suo punto di riferimento tecnico e la squadra il suo faro. Scusa la domanda, ma valeva la pena di sacrificare un giocatore così per gli screzi con il presidente? Nessuno in società che sia riuscito a fare da mediatore in questa assurda vicenda? Perché così poca attenzione ai valori che piacciono tanto a noi tifosi?
Quella di Brighenti è una vicenda che ha diviso la tifoseria. Penso anch’io che vi siano aspetti poco chiari. Sicuramente per Brighenti si poteva e si doveva fare di più e meglio. Per quanto riguarda i valori credo che alla nuova società interessi maggiormente il risanamento e forse ha prevalso il desiderio di fare un po’ di cassa. Ma, ripeto, la vicenda non è del tutto chiara e quindi è difficile capire chi ha sbagliato di più tra il giocatore e la società.

Stranamente sono stati cacciati due giocatori che si erano presentati al ritiro professando ancora una volta il loro grande amore per la causa biancorossa. Sto parlando di Pier Maritato e di Otero jr. Non mi sembra di aver visto qualcosa di meglio là davanti …… Ma sono sicura che il loro sincero attaccamento alla maglia avrebbe potuto essere un valore aggiunto, non un handicap.
Sono d’accordo con te. In particolar modo sono dispiaciuto per Maritato, giocatore che ha più volte dimostrato un attaccamento alla maglia davvero genuino. Per Otero jr. probabilmente la società e l’allenatore hanno optato che si trattasse di un giocatore troppo acerbo per la B e non hanno voluto farsi coinvolgere dalla suggestione di un legame col passato del padre. Per Maritato invece penso ad una bocciatura tecnica.

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E adesso che si fa? Oltre al lavoro che aspetta il nuovo mister, chi fra i giocatori ha abbastanza carisma da prendersi sulle spalle la ricostruzione del gruppo dall’interno? Il rientro dopo il lungo infortunio di Stefano Jack Giacomelli può rappresentare il collante per una squadra smarrita e senza più voglia di vincere e lottare?
Direi proprio di sì. Il ritorno di Giacomelli in campo e l’avvento di Bisoli in panchina possono rappresentare l’adrenalina che non si è vista nelle prime otto partite (Salerno esclusa). Seppur costruito tenendo conto delle esigenze di bilancio, il Vicenza può disputare un campionato tranquillo e salvarsi con diverse giornate di anticipo.

Dai, parliamo ora di cose belle. Raccontami la tua storia ….
La mia storia è abbastanza curiosa. I miei genitori sono originari della provincia di Verona (non inorridite, vi prego). Mio padre mi ha però trasmesso inizialmente la fede juventina. Poi, a partire dal 1970 sia mio padre che i miei zii veronesi – che tifavano Inter e Milan – mi portarono a vedere le prime partite in quello stadio meraviglioso che è San Siro (i milanesi lo chiamano ancora così). Un giorno, esattamente il 10 marzo 1974, assistetti a Milan – Lanerossi Vicenza. Non erano ancora nati i gruppi ultras, allo stadio si andava con giacca e cappello e si applaudiva ogni azione di bel calcio, indipendentemente dal colore della maglia. Ecco, il colore della maglia… l’innamoramento! Quelle strisce verticali bianche e rosse mi incantarono sul prato verde e ricordo anche che il cielo era di un azzurro terso sul quale si stagliavano le bellissime bandiere vicentine. La partita iniziò subito in discesa per il Milan, al 3° minuto rigore per la squadra di casa. Tira Rivera e il portiere vicentino Sulfaro para. Sapete come finì? Vinse il Vicenza 2-1 con gol di Faloppa, pari di Sabadini e gol vincente di Oscar Damiani. E da quel giorno incominciai a seguire sempre i risultati del Vicenza, con qualche trasferta, anche al Menti, quando ho potuto. Ecco, vedi …. io non sono un “figlio” di Paolo Rossi ma piuttosto di Alessandro Vitali, Sormani e Cinesinho. Il resto credo che tu lo sappia … anni di gioie intervallate da grandi delusioni. Posso contare quattro retrocessioni dalla A alla B, quattro dalla B alla C (di cui due revocate), quattro promozioni dalla B alla A (di cui una revocata, purtroppo… ), tre promozioni dalla C alla B (di cui una “omaggio”), una Coppa Italia ed una semifinale di Coppa delle Coppe. Ma va bene così. Per me esiste solo il VICENZA!

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Un bel gruppo anche quello lombardo. Ma che fine hanno fatto i gloriosi “Vigilantes Milano”? Hai mantenuto qualche contatto con i “vecchi” supporters della tua regione?
Io purtroppo sono entrato in contatto tardi con i tifosi lombardi, solo nel 1999 con l’avvento e lo sviluppo massiccio di internet. In precedenza andavo allo stadio da solo o con amici (non biancorossi). E soprattutto tanti anni di serie C davanti al televideo della RAI in attesa di vedere il risultato variare a favore della mia squadra del cuore ….

Ci siamo incontrati a Vercelli nel 2013 … eravamo in Lega Pro …
L’espressione sconsolata del mio viso nella foto al Piola dice tutto. La gioia effimera del gol del vantaggio di Giacomelli è durata poco più di sessanta secondi …

Un messaggio di speranza per i saluti Fulvio …
Non sarà facilissimo ma il Vicenza deve tornare in A quanto prima. Sicuramente non quest’anno (salvo sorprese ad oggi non previste) ma entro 4-5 anni. Lo so, è dura aspettare ancora così tanto ma anche qualche anno di serie B medio-alta non é da buttare via. L’importante è rimanere nella parte sinistra della classifica, avere una società seria e solida alle spalle e un parco di giocatori di proprietà da far crescere nel tempo. Per i saluti mando un grande in bocca al lupo al mister e alla squadra, mai come adesso abbiamo un disperato bisogno del rientro degli infortunati, che sono sicuro porteranno grandi benefici anche alle prestazioni degli attaccanti e quindi alla casella dei gol segnati …. Poi vorrei mandare un saluto a tutti i tifosi lontani che come me soffrono da ogni angolo d’Italia e ovviamente a tutto il pubblico del Romeo Menti. A presto ragazzi!.

Grazie Fulvio, a presto. Speriamo che l’attesa della serie A duri meno della tua previsione …. mai dire mai!

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