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Reduci dalla vittoria nella trasferta più lontana della stagione e dalla bruttissima sconfitta interna contro il Latina (e vi assicuro che stasera non è facile nemmeno per me trovare degli argomenti di conversazione calcistica) incontriamo il nostro amico Giovanni Romano, tifoso lontano di Roma “urbe” per parlare del Lane, di ricordi e di speranze.

Buongiorno Giovanni … il Vicenza aveva fatto tanta serie C prima di arrivare a uno degli incontri più fortunati della storia biancorossa ovvero quello con l’amatissimo Presidente Pieraldo Dalle Carbonare. So che per te la scintilla dell’amore biancorosso è scoccata proprio in quel periodo, l’ultimo ricco di soddisfazioni per gli ormai depressi tifosi del Lane … ma come mai proprio a un bambino di Roma, che nessun legame aveva con la città del Palladio?
Questa è la domanda che mi fanno, giustamente, tutti, e che mi faccio molto spesso anche io. Di base penso sia dovuta a una sorta di volontà di volersi distinguere anche da piccoli. Avevo 5 anni quando iniziai a cercare in giro la squadra da tifare. Già mi stavo direzionando autonomamente verso scelte inusuali. Mi ricordo a riguardo una prima simpatia per il Piacenza, poi per il Parma, che poi abbandonai. Poi arrivò il Lane, grossomodo avevo sei anni. Mio padre e mio zio cercarono di farmi virare verso soluzioni più “normali” per un bambino romano senza alcun legame parentale o affettivo con Vicenza, ma alla fine il biancorosso prevalse e dura da allora. Un legame indissolubile. Era il ‘96/97’, Pochi mesi prima che vincessimo la Coppa Italia. Mi ricordo distintamente la semifinale con i gol di testa di Bum Bum Murgita! Quindi, alla fine della fiera, la risposta è che una ragione non c’è. Probabilmente solo pazzia. Probabilmente non sto bene.

Chissà se mai torneremo a giocare allo stadio Olimpico …. Che ricordi hai delle partite del Vicenza a Roma o comunque nel Lazio?
I non molti ricordi che ho delle partite all’Olimpico del Lane sono sempre collegati alle sconfitte. Non mi ricordo, a memoria, nelle poche occasioni che il Vicenza giocò qua, buoni risultati. Ma ci sta. Mi ricordo un 4-0 inflittoci dalla Lazio nel ’98. Ma quella Lazio era veramente travolgente. E anche un 3-1 della Roma nel 2000/2001, l’ultimo anno della Serie A, ad inizio campionato. Pure quella Roma sarebbe andata a vincere il suo terzo scudetto. Più distintamente, invece, mi ricordo la Coppa Italia del 2002/2003. Un quarto di finale stranissimo contro la Roma in cui arrivammo battendo rocambolescamente Parma e Bologna. Perdemmo in casa 2-1 e ci presentammo all’Olimpico con pochissime possibilità di passare. Segnammo subito, ma ce ne fecero quattro in un tempo. La riaprimmo arrivando sul 4-3, ma poi finì con il tennistico punteggio di 6-3. Ci rimasi male, il giorno dopo le prese in giro si sprecarono.

Foto VIPRESS.IT 10-03-2012 VICENZA ( Italia ) Sport Calcio VICENZA Vs GROSSETO Campionato italiano di calcio Serie bwin 2011 2012 STADIO ROMEO MENTI DI VICENZA

Questo campionato ci ha riservato un inizio così in salita che al confronto Cima Coppi è una passeggiatina nel parco …. La vittoria di Trapani ci aveva fatto ben sperare, io stessa ero convinta che contro il Latina sarebbe arrivata la prima vittoria casalinga dopo sei lunghi mesi di attesa … e invece …
E invece ancora una volta hanno giocato uno schifo. Che dire, secondo me sono bloccati in casa, sanno che devono giocare meglio, dimostrare qualcosa, ma sono insicuri e sbagliano. Fuori casa si difendono con più ordine: Pisa e Trapani le abbiamo portate a casa soffrendo relativamente poco. Avremmo meritato anche Brescia, ma lì un po’ la stanchezza, un po’ il baricentro troppo basso, un po’di sfortuna, e siamo capitolati malamente. Un pareggio sarebbe stato opportuno. Certo perdere in casa, in superiorità numerica, contro un avversario che si è difeso, avendo poche palle gol sfruttate male e sbagliando pure un rigore, penso che farebbe imbufalire chiunque.

Quella contro il Latina é stata – a mio modesto avviso – una prestazione molto brutta sotto tutti gli aspetti, anche se mister Bisoli si è dichiarato tutto sommato soddisfatto della prestazione dei suoi giocatori, invocando le tante occasioni sprecate – rigore fallito in primis – e le grandi parate dell’ex Pinsoglio. Ma i tifosi non la pensano affatto come lui …
Mi preoccuperei di più se l’allenatore dicesse pubblicamente che i suoi giocatori sbagliano tantissimo. Il mister serve anche a questo, difende i suoi, e poi in privato gliene dice di tutti i colori. Ora, è palese che abbiamo giocato malissimo. Per carità, il pareggio lo meritavamo pure eh, però comunque avremmo giocato male. L’importante è che in privato glielo dica e gli faccia capire che così non si va da nessuna parte se non in serie C. Ripeto, mi preoccupava di più Lerda quando faceva i nomi dei singoli in sala stampa dicendo cosa avevano sbagliato. La squadra ti si rivolta contro, ai giocatori devi parlare in faccia. Da questo punto di vista capisco Bisoli. Sono convinto che sappia che da salvare c’è poco, sennò non sarebbe l’ottimo allenatore che in realtà è. Però bisogna svoltare, e anche presto.

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Tanti, troppi passaggi approssimativi o completamente fuori misura per dei calciatori professionisti … un rigore fallito proprio dal nostro giocatore dotato di più tecnica. E il gioco latita … ma cosa sta succedendo al nostro Vicenza?
Non lo sapremo mai precisamente chi ha sbagliato chi e cosa, ma sicuramente il problema è legato al rendimento di Raicevic. Non ci si aspettava che (non) giocasse in questo modo. E anche le sue riserve finora non hanno reso. È chiaro che se il terminale offensivo di una squadra gira a vuoto, non tiene palloni e non tira, ne risente tutto l’undici. La partita con il Latina lo testimonia: occasioni create dai difensori. Ricordo che i migliori marcatori sono Pucino e Signori con due gol.

Ci mancava solo il dopo partita per far imbufalire anche lo spettatore più tranquillo e pacifico, con il mister che voleva andare sotto la curva e i giocatori – capitan Benussi su tutti – che tentavano di fargli cambiare idea. Per due volte Bisoli si è diretto da solo verso la sud e per due volte è stato convinto a rientrare negli spogliatoi. Non sono al corrente della normativa che prevede penalità al riguardo, alla fine il teatrino non è piaciuto a nessuno ….
Sicuramente è stato una scena penosa. Non so neanche io la normativa a riguardo, ma alla fine un incidente del genere lascia anche il tempo che trova. Non penso che significhi che l’allenatore non ha il polso, o che altro. Magari dopo la sconfitta erano anche presi male…certamente però devono stare attenti.

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Un gatto normale ha sette vite, quello biancorosso un po’ di più. La serie B è lunga e a gennaio comincia un altro campionato. Come lo vedi tu?
Se riusciamo ad arrivare a gennaio con almeno 20 -23 punti, ce la possiamo fare. Farne 30 nel girone di ritorno è difficile ma non impossibile. Almeno 7-10 punti da qui alla fine del girone d’andata. Non è impossibile, ma bisogna giocare decentemente. Siamo fortunati perché il campionato quest’anno è veramente scarso, e per quanto possiamo aver giocato male sinora, siamo sempre attaccati alla zona salvezza. E non dobbiamo staccarci. Poi, chiaramente, è necessario che a gennaio arrivino almeno due rinforzi importanti, in attacco e a centrocampo. Non solo gente che sa giocare, ma che abbia carattere e sappia prendere per mano la squadra nei momenti di difficoltà. Ecco, da questo punto di vista mi aspettavo un apporto più importante da Zaccardo».
Che ne dici se cambiamo discorso? Parliamo del passato che è meglio … La storia del calcio ci insegna che i miracoli qualche volta accadono … Gibì Fabbri si inventò un certo Pablito Rossi centravanti, creando il grande campione e pallone d’oro che tutto il mondo ci ha invidiato. Anche Bruno Giorgi prese il deludente terzino Danio Montani e lo mise a fare il mastino in mediana, con i grandissimi risultati che tutti ricordiamo … ma allora è in buona parte una questione di fortuna e di arrivare nel posto giusto al momento giusto?
Più recentemente mi ricordo anche Di Gennaro spostato in regia, o Raimondi terzino. Secondo me lì è veramente la bravura dell’allenatore. Capire quali sono le peculiarità tecniche, tattiche e caratteriali di un giocatore e capire quale ruolo gli si può cucire addosso. Non credo sia tutta fortuna, è solo un mix di cose. Come diceva Seneca, non esiste la fortuna, ma a volte il talento incontra l’opportunità. Il caso Rossi è emblematico! O anche il caso Pirlo: la sua opportunità è stata quella di incontrare un grande allenatore come Ancelotti. Poi, certo, se una palla fa palo-gol o palo-fuori, la è attribuibile solo alla dea bendata.

Provo tanta malinconia e tenerezza quando sento i tifosi più giovani parlare del Vicenza. I vostri ricordi per lo più raccontano di salvezze risicate alle ultime giornate, retrocessioni, ripescaggi, riammissioni … mai una gioia mi verrebbe da dire! Personalmente ritengo che l’ultimo Vicenza che mi ha veramente fatto divertire sia stato quello del 2002/2003, con Mandorlini in panca e i 19 gol di Stefan Schwoch … assolutamente indimenticabile quello segnato in casa all’Hellas! Una soddisfazione senza pari che da solo rende speciale quel campionato …
Si, devo dire che gli ultimi anni sono stati tremendi. I miei pochi ricordi di serie A risalgono alle elementari e dopo, a parte sporadiche eccezioni o periodi, siamo sempre andati male. Meno male che mi son riuscito a vedere il Vicenza di Guidolin, che è quello che mi ha fatto diventare tifoso…Negli ultimi anni sicuramente l’anno di Mandorlini è stato veramente divertente e bello. Schwoch, Margiotta, Jeda e Semioli avanti; centrocampo fortissimo con Zanchetta, Zanetti e Marcolini titolari, ci potevamo permettere di tenere Bernardini e Cristallini in panchina. Dopo otto giornate avevamo quattro punti. Parevamo destinati alla retrocessione, invece inanellammo 14 risultati utili, all’incirca, con sette vittorie di fila. Arrivammo primi a pari merito con l’Ancona. Purtroppo perdemmo malamente lo scontro diretto a casa loro, e da lì il rendimento calò drasticamente. Peccato, avessimo vinto quella partita, forse la storia biancorossa sarebbe cambiata. Anche il Vicenza del 2014/2015 mi ha fatto sognare. Con Di Gennaro in regia e Cocco che segnava se ne vedevano delle belle. Alcune partite, come le vittorie casalinghe con Trapani e Perugia, me le ricordo proprio schiaccianti non solo nel risultato, ma anche nel gioco. Peccato per la panchina corta: con un paio di riserve buone in più chissà…ricordo con molto piacere però anche il Vicenza di Iachini, pieno della grinta che tanto ci servirebbe oggi e di giocatori che avrebbero giocato anni in A. Due anni dopo sarebbe stata una squadra da promozione diretta.

A proposito di gol indimenticabili, qual è il tuo preferito nella storia del Lane?
Te ne do tre guarda, giusto perché sono prolisso. Ma sono tutti e tre di Schwoch. Al terzo posto c’è Verona-Vicenza nel 2006: lancio lungo, Sgrigna la allunga di tacco al volo, ne viene fuori un campanile che Schwoch segna in diagonale, l’abbiamo vinta 2-1 se non sbaglio. Secondo posto: Vicenza – Crotone 3-2 nel 2004/2005. Lancio lungo, Schwoch di tacco aggancia la palla e al contempo fa tunnel al difensore, lo salta e fa a segnare. Al primo posto, ovviamente, quel gol di cui mi parlavi sopra, con il tiro al volo del capitano. Schwoch era veramente un giocatore allucinante. Meglio di tanti altri che hanno giocato anni in A. Mamma mia. Quando si ritirò ci rimasi male.

Giovanni … spero non ti vorrai perdere il derby contro l’Hellas … anche se questa volta partiamo decisamente sfavoriti resta sempre una bella occasione per scendere in trincea e provare ad affondare la corazzata gialloblù. Sempre che i due Questori consentano alle opposte tifoserie di partecipare alle rispettive trasferte …
Purtroppo non ci potrò essere dal vivo perché per motivi di lavoro non mi posso allontanare spesso da Roma in questo periodo. Però manco al Menti da troppo e voglio tornarci quest’anno. Riguardo al derby, speriamo bene. Speriamo che quelli in campo capiscano quanto è importante per noi quella partita.

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E anche a Trapani circa 60 tifosi (tra cui un nutrito gruppo di amici e parenti di Nicholas Siega che hanno raggiunto la città siciliana direttamente da Novara) hanno seguito i biancorossi nella trasferta più lunga del campionato ….
Gente da ammirare e stimare. Se potessi lo farei anche io. A proposito ti segnalo un aneddoto carino che vede una partita in casa a cui ho assistito, peraltro con te. Però per me è sempre trasferta! Due tifosi, un po’ alticci mi chiesero in dialetto (che non so perché ho capito) come fosse andata la partita. Avevamo perso e glielo dissi, loro però si accorsero che non ero di Vicenza. Mi chiesero da dove venissi, non credevano che un romano tifasse Vicenza e mi chiesero persino i documenti! Alla fine mi vollero offrire da bere e mi dissero: “Tu sei da stimare, ma sei un deficiente”. Mi fa ancora ridere.

Fantastico …. siete tutti uno spettacolo voi tifosi lontani! Ora ti lascio qualche riga per i saluti finali. Vuoi mandare un tuo messaggio al mister e alla squadra e un saluto ai tifosi?
Ai tifosi, nonché spesso colleghi di disavventure, dico che dobbiamo continuare a tifare, perché arriveranno tempi migliori. Non può essere sempre notte. Al mister e alla squadra il messaggio lo dirò in romano, ovviamente col sorriso: “regà, vedete de salvavve, e pure de giocà decente. Mettetecela tutta, perché ‘sta squadra c’ha ‘na storia, e sarebbe ‘n peccato vedella retrocede. Nun ce lo meritamo. Né noi, né voi”.

Grazie Gio. E, visto che siamo in tema, prendendo in prestito un motto dei tifosi della Città Eterna ti saluto con un … “Vicenza non si discute, si ama!”

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