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Non c’è pace per il Pisa. L’incontro di otto ore alla presenza del presidente della Lega di B Andrea Abodi,  tra il patron nerazzurro Fabio Petroni e i rappresentanti della cordata in corsa per rilevare il club (Magico, Viris e Unigasket) si è risolta in un “rammaricato esito negativo”. Gli scenari ora sono nefasti perché se domani non saranno pagati gli stipendi di settembre i giocatori che nello scorso mese hanno messo in mora la società saranno tutti svincolati.

La vicenda -incredibile fin da principio con l’aggravante dell’intervento della Lega di B- ha contorni surreali se si considera che l’incontro è avvenuto a casa di Petroni visto che il numero uno della società nerazzurra si trova agli arresti domiciliari per una presunta bancarotta fraudolenta. Come riporta l’ANSA, le parti sono rimaste molto distanti, nonostante il grande sforzo della compagine interessata all’acquisto. Intanto sale la rabbia dei tifosi -vere vittime della situazione- e non sono esclusi gesti di rabbia e protesta nell’anticipo di venerdì all’Arena Garibaldi contro il Bari.

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