Salta al contenuto principale

Era il 30 maggio dello scorso anno quando Vi.Fin. Spa, la finanziaria composta da soci vicentini ha acquisito la maggioranza delle quote del Vicenza calcio dopo quasi dodici anni di gestione di Sergio Cassingena, presidente di Finalfa Srl. Una acquisizione difficile considerata la grave situazione debitoria che pesava sulla società berica tanto che Marco Franchetto, attuale presidente di Vi. Fin. nei giorni precedenti la firma dal notaio aveva spiegato bene il cammino prima del passaggio di proprietà e quello che sarebbe accaduto dopo. “Prima di arrivare alla decisione di acquistare il Vicenza siamo stati costretti percorrere un lungo cammino in cui abbiamo lavorato sulla ristrutturazione del debito stimato in circa 18 milioni, abbiamo ottenuto la rateizzazione dei circa 7 milioni di debito IVA a dodici anni, e siamo riusciti a centrare la permanenza in serie B. Per tutti questi motivi è corretto precisare che il Vicenza calcio è un malato che esce dal reparto di rianimazione, e comincia un difficile percorso di riabilitazione che anche noi non sappiamo quanto potrà durare. E’ chiaro quindi che la società deve essere risanata, molte situazioni devono essere sistemate e per farlo ci vorrà tempo e lavoro“. […]

Dalla fine di maggio sono passati dieci mesi e la situazione dei conti del Vicenza calcio alla fine del 2016 è senza dubbio migliorata con l’ammontare dei debiti che è sceso di circa il 35% e i ricavi che sono aumentati, seppur di poco, del 5%. La linea di lavoro della società berica è stata quella, obbligatoria, di diminuire soprattutto i costi (monte ingaggi dei calciatori in primis, ma non solo) visto che aumentare i ricavi per una società di serie B che non ha uno stadio di proprietà è molto complicato. “Il bilancio dei primi sei mesi della gestione Vi. Fin. è positivo – spiega Nicola Pastorelli, figlio del presidente Pastorelli che sta seguendo in prima persona la situazione finanziaria della società berica – direi che siamo in linea con il programma stilato ad inizio stagione. Oltre a sostenere il piano di ristrutturazione del debito omologato dal Tribunale di Vicenza, e alla rateizzazione in dodici anni dell’IVA pregressa (circa 7 milioni), in questo stagione dobbiamo far fronte anche alle rescissioni dei contratti dell’ex allenatore Pasquale Marino, e degli ex calciatori del Vicenza Thomas Manfredini, Nicola Pozzi e Lorenzo Laverone. Intese ottenute con la formula dell’incentivo all’esodo che hanno permesso di risparmiare circa il 60% dei contratti firmati dalla precedente proprietà, ma che rappresentano un peso di non poco conto nella gestione attuale.  […]

Riguardo la rateizzazione del debito IVA, Pastorelli conferma la clausola inserita nell’intesa secondo la quale qualora il Vicenza centrasse la promozione in serie A il debito dovrà essere estinto in un’unica soluzione. “La notizia corrisponde al vero – conferma Pastorelli – è una cosa che è stata voluta da mio padre e che conferma come ci sia la volontà di liberarsi al più presto del dissesto che abbiamo ricevuto in eredità“.  Una situazione che nei piani dovrà migliorare ulteriormente a fine giugno quando si chiuderà la prima annata gestita dalla finanziaria vicentina. “A giugno contiamo di arrivare a ridurre la situazione debitoria del 60% rispetto a quella iniziale – spiega Pastorelli – anche se l’impegno è gravoso e le difficoltà non mancano. Abbiamo ancora in corso  un arbitrato con la Sporting Srl dell’ex presidente del Vicenza calcio Aronne Miola per gli immobili di Isola Vicentina, e da un po’ di tempo a portare avanti il risanamento della società è solo mio padre con l’aiuto della famiglia Dalla Vecchia, e questo complica senza dubbio le cose perché il progetto iniziale è stato approvato da tutti i soci di Vi.Fin. che si sono impegnati a sostenerlo, e non si può certo dire che la situazione non fosse ben chiara“.  […]   Fonte: Corriere del Veneto il resto dell’articolo in edicola oggi

 

Facebook Notice for EU! You need to login to view and post FB Comments!

Articolo scritto dalla Redazione di Biancorossi.net