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L’allenatore dell’Hellas Verona Fabio Pecchia ha presentato la partita con il Vicenza di lunedì. Non una partita come tante, ma il Derby, con la “d” maiuscola. Verona e Vicenza lottano per obiettivi contrapposti: promozione in Serie A i gialloblù, sopravvivenza (in tutti i sensi) i biancorossi.

Ecco le parole di Pecchia, riportate dal sito ufficiale del Verona: “Ci sono 12 punti in palio, questa è una gara da affrontare, come le ultime, con lo spirito giusto, con grande personalità. Questo è un derby, c’è rivalità, pensiamo alla classifica e ai tre punti in palio. All’andata fu una brutta prestazione, sappiamo come è andata, ma ora la squadra ha la maturità per sapere dell’importanza della gara e di cosa vorrebbe dire fare bottino pieno. Ognuno gioca per il proprio obiettivo, questo vale per tutte le squadre. In questo momento chi ha più energia e più voglia porta a casa il risultato. Dobbiamo fare una partita importante e trascinare il nostro pubblico, sono convinto che si creerà il clima giusto, quello di uno stadio infuocato come il nostro”.

Sugli avversari: “Al Vicenza è cambiata la guida tecnica, ma la struttura è simile all’andata, hanno qualità in mezzo al campo ed energie, con un Ebagua in più”.

Sulla condizione della squadra: “Pisano si è allenato con noi, ho praticamente tutta la rosa a disposizione e rientrano anche i due squalificati Ferrari e Siligardi, questo fa ovviamente piacere. Bruno Zuculini è in crescita, non è facile inserirsi in un gruppo, ma riesce a proporsi bene anche in zona gol. Ma abbiamo bisogno di tutta la rosa per fare questo sprint finale. Testa bassa e continuare a pedalare, questo deve essere il nostro motto. Noi dobbiamo rincorrere, e la situazione è ben chiara alla squadra. La SPAL può gestire il vantaggio mentre noi dobbiamo continuare a lottare e guardare avanti. Vivo le sensazioni e le emozioni che questa piazza dà, ma sono un professionista e devo continuare a restare concentrato sul campo, indirizzando la squadra. Dobbiamo prendere le energie positive, lasciando stare tutto il resto. Mi fa rabbia che escano voci in un momento delicato, posso dire di lavorare da dieci mesi con una società che non ci ha mai fatto mancare niente, che ci ha messo nelle migliori condizioni possibili per operare ed esprimerci al meglio”.

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