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Vent’anni dopo il ricordo è ancora vivissimo e la voglia di festeggiare l’apice di una cavalcata storica prende il sopravvento. A distanza di due decadi dal 29 maggio 1997 giocatori e tifosi biancorossi si sono ritrovati questa sera al Menti per celebrare la vittoria della Coppa Italia. Murgita, Viviani, Di Carlo, Lopez, Ambrosetti, Otero, tutti in campo osannati dai tifosi sugli spalti. Cori personalizzati -come da troppo tempo non se ne sentono più- soprattutto per i principali artefici di quella coppa, con Gasparin, Guidolin e soprattutto Pieraldo Dalle Carbonare. Tutti concordi nell’affermare che quel trionfo fu frutto di “un gruppo formato prima di tutto da uomini che da calciatori, plasmato nel tempo attraverso la programmazione”.

Qualche chilo e capello bianco in più in campo, la stessa voglia di esultare sugli spalti. I tre tempi da 20′ finiscono -prima dell’invasione pacifica- “tanto a poco” come d’abitudine in queste gare quando il tabellino diventa superfluo perché quello che conta recita Vicenza-Napoli 3-0 grazie a Maini, Rossi e Iannuzzi. La speranza, adesso, è quella di smettere di vivere di ricordi -per quanto splendidi- e tornare a vivere il presente da protagonisti.

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