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Pastorelli avanti da solo, oppure cessione del club. Lo abbiamo scritto sabato scorso e il titolo potrebbe essere riproposto oggi pari, pari, come riassunto di una giornata che in molti speravano risolutoria e che invece si è rivelata ancora interlocutoria. “Stiamo lavorando concordemente verso una soluzione“ – ha spiegato alla fine del confronto l’avvocato Gianluigi Polato che ha parlato a nome di tutti – ma l’impressione leggendo tra le righe è che la scappatoia, se così si può chiamare, per uscire dalla situazione alquanto complicata in cui si sono infilati i soci di Vi. Fin. non sia stata ancora trovata. Dato ormai per certo che i soci della finanziaria vicentina non possano più andare avanti insieme dopo litigi, contrasti, baruffe e denunce, la soluzione concorde di cui parla l’avvocato Polato non può che essere la cessione del club berico considerato che molti dei proprietari del club biancorosso di mettere ancora mano al portafoglio non hanno più intenzione. Ecco quindi che un cambio di proprietà potrebbe essere una soluzione, ma oltre alla categoria, le difficoltà sono legate alla situazione debitoria nonostante il debito IVA sia rateizzato in dodici anni e quello con i fornitori si sia abbastanza ridotto.

Il tempo però stringe, perché entro il 26 giugno ci sono da trovare oltre 3 milioni di euro e al momento la cosa non sembra così scontata nonostante la fiducia (di facciata?) di oggi dell’avvocato Polato. Cosa succederà se Vi. Fin. non cederà il Vicenza e non troverà i soldi entro le scadenze fissate dalla Lega? In piedi resta, anche se poco probabile, l’ipotesi del fallimento ma per i soci di Vi. Fin. una tale soluzione non sarebbe certo indolore. Come è noto a tutti, nell’estate scorsa il Vicenza calcio ha ottenuto la rateizzazione in dodici anni del debito IVA ereditato dalla gestione Cassingena (circa 6,8 milioni ridotti adesso a poco meno di 6 n.d.r) e l’omologa dal tribunale di Vicenza del piano di ristrutturazione del debito tramite l’articolo 182 bis della legge fallimentare. Una conquista importante che ha permesso di dare un po’ di ossigeno ad una società che era concretamente ad un passo dal portare i libri contabili in tribunale, ma venir meno agli impegni presi solo un anno fa porterebbe conseguenze pesanti anche a livello personale per ognuno dei soci di Vi. Fin. Resta, come già ampiamente spiegato nei giorni scorsi, la pista che porta al presidente Alfredo Pastorelli che potrebbe andare avanti da solo, ma con ovvie difficoltà a costruire un Vicenza da vertice in Lega Pro.

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Articolo scritto dalla Redazione di Biancorossi.net