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Le domande che ci arrivano in redazione sono tante e tutte rivolte a sapere se ci siano novità importanti riguardo il futuro del Vicenza. In via Schio nessuno parla, ma i soliti ben informati riportano che il silenzio della società berica deriverebbe dal solito patto di riservatezza firmato tra le parti quando sono in atto trattative di cessione del club. Possibile,  sta di fatto che da martedì nulla è trapelato anche se è chiaro che qualcosa sta accedendo.

Quello che pare scontato è che, come avevamo reso noto nei giorni scorsi, i soci di Vi. Fin. (se non tutti, la maggioranza n.d.r) hanno deciso di voler valutare la possibilità di cedere il club considerato che non c’è più la disponibilità di mettere mano al portafogli e in Lega Pro di soldi in un’annata ne servono parecchi, almeno 3 milioni di euro. La situazione attuale del Vicenza vede un indebitamento di quasi 6 milioni di IVA rateizzata in dodici anni, con rate annue di 588 mila euro, oltre a circa quasi 2 milioni di debito con i fornitori. Oltre a questo servono circa 3,6 milioni di euro per chiudere la stagione 2016/2017, numeri che chi si avvicina al club berico deve valutare con grande attenzione visto che un Vicenza in Lega Pro non può solo partecipare ma deve giocare per provare a vincere. Premesso questo, le voci e le indiscrezioni degli ultimi giorni vorrebbero due gruppi interessati al Vicenza, l’holding lussemburghese Boreas Capital di cui abbiamo parlato tempo fa e che in questi giorni avrebbe definito l’acquisto dell’hotel Villa Michelangelo (sperando non siano passati per Vicenza solo per quello n.d.r.), e un gruppo capitanato da un imprenditore genovese che potrebbe essere vicino al presidente del Genoa Enrico Preziosi che negli ultimi mesi ha più volte manifestato la volontà di cedere la società rossoblu. Difficile dire a che punto siano le trattative, visto il silenzio totale da via Schio, quello che è certo è che i soci di Vi. Fin. hanno deciso di valutare la fattibilità della cessione del club. Il tempo però è poco e quindi bisogna fare le cose in fretta, e a volte la fretta non è una buona consigliera. Le alternative però non convincono, resta solo la possibilità che l’attuale presidente Alfredo Pastorelli vada avanti da solo visto che con il resto dei soci di Vi. Fin. la rottura pare insanabile. Di sicuro se ne saprà di più fra una settimana, verso metà giugno quando si riunirà di nuovo il consiglio di amministrazione di Vi. Fin. e in quell’occasione rimandare ancora decisioni importanti sul futuro del Vicenza non sarà più possibile.

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Articolo scritto dalla Redazione di Biancorossi.net