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E adesso? La lunghissima serie di domande che sono arrivate in redazione hanno di fondo tutte lo stesso tema. Cosa succede adesso? Prima di tutto è opportuno precisare che l’ormai ex presidente del Vicenza calcio Alfredo Pastorelli ha dato le dimissioni da tutte le cariche che ricopriva all’interno del club berico, ma tiene ben saldo il suo 20, 52% delle quote in Vi. Fin. Spa. Questo ha come ovvia conseguenza che Pastorelli resta un componente importante per determinare il futuro del Vicenza, non fosse altro per la sua posizione economica nei confronti del club, e perché dal giugno scorso la gestione finanziaria è stata curata direttamente dal figlio Nicola. Fin qui diciamo tutte cose note, adesso però bisognerà capire quale sarà la posizione di Pastorelli di fronte ad una possibile cessione del club, visto che la trattativa con la holding lussemburghese Boreas Capital non vedrebbe Pastorelli in prima fila, mentre l’ex patron del Vicenza avrebbe tenuto i contatti con la cordata genovese e stretto da un po’ di tempo una forte vicinanza con il presidente della Lazio Claudio Lotito. Che i gruppi che stanno valutando l’acquisto del Vicenza fossero due lo abbiamo scritto una ventina di giorni fa, e considerato che adesso lo leggiamo da più parti le significa che ci avevamo azzeccato. In mattinata abbiamo richiamato il dott. Francesco Pioppi di Boreas Capital il quale ci ha risposto con grande cortesia, e altrettanta fermezza. “Portate pazienza ma non posso rispondere a nessuna domanda – ha spiegato – sono legato da un patto di riservatezza e capite quindi che non posso dire niente. Sono però in Italia e non a caso, quindi…“. Pioppi, pur non dicendo di fatto nulla, conferma la trattativa in corso, altrimenti avrebbe seccamente smentito, cosa che non aveva fatto nemmeno venti giorni fa quando l’abbiamo contattato la prima volta. Sullo stato delle contrattazioni sono poche le cose certe, quello che è sicuro è che i soci di Vi. Fin. Spa. stanno cercando di cedere la società perché, qualora l’uscita di scena di Pastorelli fosse totale e definitiva (ma qualche dubbio a riguardo ce l’abbiamo n.d.r) , l’alternativa ad un mancato passaggio di proprietà, potrebbe essere il fallimento considerato che un po’ tutti i soci della finanziaria vicentina hanno dichiarato che di mettere mano al portafoglio non ne hanno più l’intenzione. Accantonando per un momento un aspetto molto importante quale la serietà e la solidità dei gruppi che stanno trattando il Vicenza, il problema più grande è il poco tempo a disposizione visto che il prossimo 26 giugno iniziano le scadenze da rispettare entro le quali la proprietà del Vicenza calcio, qualsiasi sarà a quella data, dovrà far fronte ai pagamenti e parametri (stipendi, contributi e ritenute, fideiussione bancaria di 350mila euro e rispetto del parametro PA entro la misura minima dello 0,18)  previsti dalla Lega per ottenere la regolare iscrizione al prossimo campionato che a breve verrà chiamato di nuovo serie C. In questi giorni di grandissima incertezza la preoccupazione della tifoseria biancorossa è a livelli molti alti perché non è chiaro quello che accadrà e nessuno della proprietà si è preso l’impegno di fare chiarezza sullo stato attuale. Fino alla settimana scorsa il Vicenza era senza un allenatore, un direttore sportivo e un direttore generale, da ieri la società berica è anche senza un presidente in un contesto in cui quasi a metà giugno non c’è nemmeno lo straccio di un’idea da sviluppare per la prossima stagione. Tutto è bloccato, mercato compreso ovviamente, in attesa di sapere se la cessione del Vicenza verrà perfezionata, e questo lo sapremo probabilmente il prossimo 14 giugno quando ci sarà l’assemblea dei soci di Vi. Fin. che dovrà assolutamente prendere una decisione definitiva sul futuro del Vicenza calcio.

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Articolo scritto dalla Redazione di Biancorossi.net