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Come sulle montagne russe, un giorno su e l’altro giù. Ieri, dopo l’assemblea dei soci che si è tenuta al “Menti”, la proposta di Boreas Capital è stata giudicata positivamente pur non trovando l’appoggio unanime dei soci di Vi. Fin. ma qualche spiraglio positivo sembrava essersi aperto. La problematica relativa al pagamento delle ultime scadenze della stagione in corso che si chiuderà il prossimo 30 giugno è da sempre l’ostacolo che blocca la trattativa visto che l’amministratore delegato della holding lussemburghese Francesco Pioppi non ha mai voluto trattare soluzioni alternative. I soci della finanziaria vicentina hanno discusso a lungo anche oggi, ma la situazione è rimasta la stessa con alcuni componenti disposti a mettere mano al portafoglio per la loro quota parte, e altri soci (almeno due) che hanno chiaramente detto che i cordoni della borsa sono chiusi e di aprirli non se ne parla proprio. Domani sono in programma altri incontri, ma dopo il muro contro muro della giornata odierna non si capisce come si possa uscire da questo contesto, con i giorni che passano e le scadenze (la prima il 26 giugno come reso noto più volte) che si avvicinano inesorabilmente. Analizzando la situazione sembra sempre più complicato poter trovare un accordo che soddisfi le parti in pochi giorni, anche perché non c’è unità di intenti nemmeno tra i soci di Vi. Fin. e va sottolineato come perfezionare l’acquisto di una società di calcio non è certo semplice considerato che ad esempio Boreas Capital non ha ancora effettuato una due diligence sui conti del Vicenza calcio, ed è impensabile che l’holding lussemburghese acquisti il club berico senza aver verificato tute le informazioni e i dati sensibili della società biancorossa. L’ing. Pioppi sta comunque lavorando al progetto di Boreas Capital che prevede anche la costruzione di un centro riabilitativo nel settore ortopedico per sportivi e per bambini autistici. Pioppi martedì scorso è stato ricevuto dal sindaco di Teolo Moreno Valdisolo, al quale ha presentato il progetto di riqualificare l’hotel Michelangelo ma anche la volontà di voler acquisire l’area circostante dove appunto verrebbe costruito il centro. Premesso che anche in questo caso realizzare il tutto non sarà per niente semplice, non è noto quanto l’acquisto del Vicenza calcio sia condizione necessaria per concretizzare l’idea di Boreas Capital. Al momento, come detto, le distanze tra i soci di Vi. Fin. e la proposta di Boreas Capital sono rimaste immutate e tra la tifoseria biancorossa sta crescendo la paura che tutto possa saltare e che il Vicenza sparisca, dopo 115 anni di storia, dal calcio che conta.

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Articolo scritto dalla Redazione di Biancorossi.net