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Fiducioso sì, consapevole delle difficoltà ancor di più. Si possono riassumere così le sensazioni di Francesco Pioppi, il delegato per Boreas Capital a trattare l’ingresso nel Vicenza calcio.

Negli ultimi giorni si è lavorato in sordina e tra i tifosi serpeggia la preoccupazione di uno standby, o che peggio possa finire con un nulla di fatto come troppo spesso è accaduto.
Veniamo da un periodo di confronti “delicati” con ViFin. Mi sono interfacciato in particolare con Marco Franchetto e posso assicurare che godiamo di grande stima reciproca. Dal mio punto di vista il rapporto prosegue regolarmente.

Al momento però continua ad esserci un accordo solo verbale, senza nulla che sancisca concretamente le vostre volontà.
Non fa differenza, non è ancora stato firmato niente ma la conferma arriverà nelle prossime ore. In particolare tra lunedì e martedì metteremo nero su bianco un accordo preliminare che ovviamente sarà vincolante con degli obblighi precisi per entrambe le controparti.

I tifosi biancorossi -rimasti scottati troppe volte nel passato- hanno il timore che una volta risolti i nodi legati all’iscrizione siate stati lasciati da parte.
Non è assolutamente così. In questi giorni ci siamo sempre confrontati e le decisioni prese sugli aspetti tecnici rappresentano la migliore soluzione per entrambi.

Di Boreas Capital, la società che lei rappresenta, si conosce ancora poco.
Ma è nostra intenzione presentarci ai tifosi. La logica vuole che prima ci sia un accordo tra le parti. Alla firma del preliminare è nostra volontà indire una conferenza stampa dove andremo ad esporre nel dettaglio i nostri obiettivi sportivi.

Che tempi vi siete dati per completare la trattativa?
Quanto prima. Tutto dipenderà da due fattori: la documentazione sul Vicenza calcio dovrà essere consegnata ai nostri legali. Una volta ottenuta potremo fare tutte le verifiche necessarie. Chiaramente per questioni così delicate ci possono essere dei ritardi ma confido che al massimo per fine luglio questi due aspetti possano essere portati a termine.

E il vostro subentro come avverrà?
Con un passaggio di quote. O meglio con l’aumento di capitale così che poi Boreas possa andare a rivestire circa il 70/75% dell’intero pacchetto azionario.

Nel frattempo come procedono le due anime al comando?
A braccetto. Boreas dà già supporto finanziario andando a coprire alcuni costi. Ci sarà un altro mesetto di collaborazione ma purtroppo ViFin ha perso un po’ troppo tempo in giugno.

Intanto però c’è una squadra -a tutto tondo- da costruire.
Le scelte che stiamo facendo, in primis mister Colombo, sono condivise. Vale lo stesso per i giocatori: nei preaccordi alcuni sono già stati selezionati durante l’anno in cui abbiamo visionato i biancorossi. Altri, la maggior parte, sono in uscita. L’idea rimane quella di tenerne 4/5. Mi riferisco anche a quelli legati al mondo delle giovanili. Bianchi, seppur aggregato costantemente alla prima squadra, è uno di questi. Ma anche Anzolin rientra nel progetto sportivo. So che Zaccardo gradirebbe rimanere anche a costo di rinegoziare il contratto. Ad ogni modo la prossima settimana insieme a Vi.Fin. e al nuovo direttore sportivo si valuteranno i giocatori rimasti in rosa.

A tal proposito, anche il ruolo di ds è rimasto libero dopo la scadenza contrattuale di Antonio Tesoro.
Sì, domani ci saranno alcuni incontri per valutare le proposte.

Anche se inizialmente pareva già esserci il direttore sportivo con il “vostro uomo” Riccardo Guffanti.
Mi lasci chiarire alcuni aspetti perché ho letto diverse inesattezze. Guffanti è uno dei consulenti di Boreas, non l’unico. Abbiamo altri collaboratori per gli aspetti tecnici-sportivi (ma non solo). Sarebbe stato però l’unico ad avere un ruolo attivo nel futuro Vicenza calcio. Ai primi approcci abbiamo condiviso un determinato tipo di progetto sportivo. In sede di confronto con ViFin lo abbiamo proposto come possibile direttore sportivo e/o direttore generale. Guffanti però ha trovato una situazione che non si aspettava. Voglio però sottolineare come rimanga un consulente di Boreas e non è detto che non possa ritornare in un secondo momento.

Il suo addio prima di iniziare è legato al budget a disposizione?
No, quello era un aspetto che abbiamo chiarito fin da subito. Piuttosto pensava a un compito diverso, più semplice. Abbiamo anche pensato di affiancargli una persona con un ruolo tecnico di supporto ma voleva carta bianca e quindi da professionista qual è ha preferito fare un passo indietro. E’ stato un problema legato alla filosofia e all’approccio per la ricostruzione. Non dimentichiamoci che il Vicenza viene da una retrocessione diretta.

E quindi la vostra idea per rifondare la squadra quale sarebbe?
Quella di azzerare la rosa. Purtroppo nella scorsa stagione non c’è stato troppo interesse a valorizzare il vivaio che ora è da ricostruire. Per questo motivo, se l’idea è quella di affiancare a 4/5 giocatori importanti di categoria altri calciatori più giovani è il caso di affidarsi a squadre di un certo livello.

Una sorta di squadra B di una società di massima serie?
Assolutamente no. Non sarebbe nemmeno rispettoso per una realtà blasonata come il Lanerossi. La chiamerei piuttosto collaborazione che non ne svilirebbe l’importanza ma che anzi rimanendo una realtà indipendente porterebbe a fare delle scelte strategiche in maggiore autonomia per tornare in Serie B. Abbiamo la necessità di ripartire -non per nulla a livello di comunicazione ci affideremo proprio al claim “ripartiamo”- e di dare credibilità. Per questo motivo voglio un team di giocatori validi che sappiano competere nella categoria.

Che in sostanza in cosa si traduce a livello di obiettivi?
Non posso promettere la vittoria del campionato perché conosciamo bene la Serie C ma sicuramente tenteremo fin da subito il salto in Serie B stando nella parte alta della classifica e non certo in quella centro-bassa.

Anche grazie quindi alla collaborazione con la Juventus?
Non posso fare nomi. Certo, la squadra è già stata identificata e basta seguire l’indizio di chi andremo ad incontrare domani… (Moreno Zocchi, ex ds delle giovanili bianconere, ndr)

Ma la funzione di Francesco Pioppi una volta preso il comando del Vicenza quale sarà?
Sono la figura di riferimento per Boreas. Ci tengo a fare bene anche per interessi diretti legati ad altre operazioni. Il mio ruolo futuro però è ancora da decidere, ci sarà tempo, ora siamo concentrati sul presente.

Ai tifosi biancorossi rimangono ancora diversi dubbi su chi ci sia dietro alla Boreas.
Sarà uno dei nostri impegni chiarire con la conferenza stampa chi è la holding che rappresento, da chi è supportata, le motivazioni ben concrete che ci hanno spinto in questa avventura e l’obiettivo che ci siamo prefissati.

Sembra quindi ottimista per il prosieguo dell’avventura di Boreas Capital nel Vicenza calcio.
Le assicuro che la collaborazione non è stata semplice, anzi abbiamo riscontrato estreme difficoltà. Ma il tempo e le tante energie che abbiamo impiegato ci hanno permesso di aggirare gli ostacoli e portarmi ad essere fiducioso verso una positiva conclusione della trattativa.

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