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Cosa sta succedendo al Vicenza? Chi c’è dietro a Sanfilippo? Cosa accadrà dopo l’eventuale fallimento? Sono solo alcuni degli interrogativi che si pongono i sempre più esasperati tifosi biancorossi. Vi ricordiamo che potete scrivere a redazione@biancorossi.net inviandoci le vostre opinioni, i vostri consigli e le vostre domande. La redazione si riserverà il diritto di non pubblicare o censurare testi e parole non ritenuti idonei.

Gentile redazione
Vi scrivo a seguito di una giornata che potrebbe essere quella che inizia a porre la parola fine alla storia del Vicenza calcio. Con il paventato sciopero dei giocatori, sembra che la prospettiva di fare la fine del Modena sia alle porte. Ma la cosa che mi fa più male è pensare al fatto, che sapevamo già tutti che il fallimento era ormai cosa inevitabile a giugno, quando invece si è voluto iscrivere la squadra, facendole perdere un anno da un processo di ricostruzione che sarà lungo e complicato. Per non fare fallire il Vicenza a giugno si era esposto pure il sindaco, descrivendo BOREAS come i salvatori. Così che seimila (SEIMILA) cuori biancorossi si sono fidati ed hanno fatto l’abbonamento. Ora quei seimila sono vicini a trovarsi senza squadra. Il pubblico più numeroso della serie C, preso in giro e lasciato senza il Vicenza al termine del girone di andata. La mia rabbia aumenta è pensare ad un girone fa ed a quell’entusiasmo nel vecchio “Romeo Menti” per la gara casalinga con il Gubbio. Una rabbia enorme, perché questo è il tifo del Vicenza, che credo sarà buono di fare altri seimila abbonati anche il prossimo anno in Eccellenza o in Terza Categoria. Ma a Vicenza il tifoso è considerato qualcuno che non deve pensare. Ora chiudiamo e ripartiamo. Io preferire farlo quanto meno riuscendo a giocare tutte le partite che ci mancano, perché l’onta dei 3-0 a tavolino e della radiazione, preferirei evitarla. Ma comunque vada, adesso è i momento di ripartire.
Ma chi ripartirà con questa squadra, dovrà farlo ripartendo da noi tifosi. Il tifoso del Vicenza dovrà essere un patrimonio da coltivare e rispettare. Questa è l’unica cosa che vorrei. Rispetto per una tifoseria che dopo quindici anni di pene e di pena, è riuscita a fare (e non mi stancherà mai di dirlo) SEIMILA abbonati in serie C. A chiunque si avvicini o si avvicinerà a questa squadra, ho un solo appello. Non prometteteci miliardi, non comprateci campioni, non portateci in Champions League. Ma assicurateci un po’ di rispetto e chiarezza ed avrete già fatto molto più di tanti altri.
Antonio da Reggio Emilia

Gentile redazione,
alla luce degli ultimi avvenimenti, sono certo che la stampa vicentina (e parlo in generale, non riferendomi di certo a Voi) sarà pronta a chiedere puntuali spiegazioni anche al sig. Sanfilippo, così come ha sempre fatto negli ultimi 10 anni con i precedenti dirigenti. In ogni caso mi permetto di suggerire alcune domande che, a mio avviso, andrebbero poste al titolare del 100% delle azioni del Vicenza Calcio:
-se può indicare con esattezza a cosa siano stati destinati i 2 milioni che erano pronti da ottobre, visto che non sono stati impiegati per pagare calciatori e dipendenti.
-se tra coloro che non vengono pagati da mesi figura anche il sig. Dario Cassingena.
-se, qualora non fosse stato pagato, vi è il pericolo che il sig. Cassingena possa chiedere la risoluzione del contratto, come si è già visto accadere in estate con alcuni calciatori.
-se, qualora la prima squadra decidesse di non scendere in campo a Gubbio, egli ritenga che i pulcini da lui visionati possano essere già pronti per giocare in serie C.
-se ha già individuato qualche pulcino da mettere sul mercato a gennaio.
-se lunedì pomeriggio ha potuto prendere visione con esattezza degli orari di apertura e di chiusura della banca (in caso di eventuali futuri pagamenti).
-se può spiegare a che titolo il sig. Stelvio Dalla Vecchia abbia parlato martedì con la squadra, nonostante la presenza dei chiari cartelli installati da Boreas.
oppure, se i suddetti cartelli nel frattempo fossero stati rimossi, chi abbia autorizzato la loro rimozione.
-se può indicare approssimativamente in che anno ritiene di poter indicare i nomi delle persone che lui rappresenta.
-se è nei suoi programmi una campagna abbonamenti per il girone di ritorno.
-se può dire in che tempi verrà cambiata, e con quale colore, la tinteggiatura di “casa Vicenza”.
Un caro saluto.
Andrea L.

Non si capisce più niente. Ci sono molte notizie anche false che circolano ma à evidente che questo signore non sta onorando i suoi impegni. Naturalmente spero di sbagliarmi. Quello che stupisce è la poca professionalità di chi sta gestendo questa situazione. Si scopre sempre in ritardo che manca qualcosa, che chi compra non ha i mezzi economici, che i bilanci non sono a posto, etcc.
Ma che razza di Società sono queste? Non si è mai visto niente di simile in campo commerciale.
Qualcuno ci illumini.
Roberto

La faccio breve, brevissima.
Sanfilippo non è nessuno: uno che si presenta in spogliatoio con una “gnocca” e esorta la squadra affermando vincete per lei, il calcio lo ha solo visto nella PlayStation. Sanfilippo è una emanazione di Franchetto e c. mentre Boreas è una emanazione di Pastorelli. La sceneggiata porterà al fallimento per ricomprare il Vicenza in procedura concorsuale e quindi senza debiti. Tra i due litiganti ci sarebbe la persona giusta che di calcio ne sa sicuramente più di queste bande di sbandati….e che grazie al ruolo della società che gestisce riuscirebbe con una fusione a ripartire dalla lega pro… questa è la mia profezia
Claudio

Buonasera redazione. Sono qui a scrivervi perché è da giorni che mi sto scervellando nel capire chi o che cosa abbia spinto il “buon” Sanfilippo a partire dal piemonte per venire a Vicenza a “salvare” il nostro amato Lane….giuro non capisco. Questo parte, arriva a Vicenza, si aggiudica con chissà quali credenziali la fiducia di Vi.fin. e quindi anche il 99 e passa per cento delle quote della società. E poi basta non fa nulla, non paga nulla, si lamenta che sono spariti dalle casse 250 mila euro… boh. Qui le cose sono tre, 1 questo è fuori di testa…. ma non credo, 2 è stato messo li da quelli di Vi.fin. per non essere direttamente loro a porta i libri in tribunale?, 3 voleva intascarsi i 250 mila euro e poi tagliare la corda? Boh la quarta ipotesi non mi viene? Voi avete qualche idea, o delucidazioni in merito…. giuro che non capisco dove vuole andare a parare sto personaggio. Felice di ricredermi se tutto andrà per il meglio ma ho grossi grossissimi dubbi.
Buonaserata Andrea.

Amici biancorossi,
in questi giorni tutti ci arrovelliamo nello sforzo di vedere una luce alla fine del tunnel, ma le notizie che si susseguono ci inchiodano al black-out più totale. La speranza che Franchetto, riuscisse a trovare un acquirente vero (vale a dire più solido di Boreas e più serio di Sanfilippo) è andata puntualmente frustrata ed ora ci ritroviamo col cerino in mano.
Capita però a volte che nelle situazioni più disperate si aprano nuove possibilità: sentieri che in precedenza non ci si era azzardati ad esplorare, vuoi per pigrizia dei tanti (vedi il mancato sostegno alla Nobile Provinciale) vuoi per resistenza di pochi (quale società aprirebbe ai tifosi la stanza dei bottoni se non di fronte alla necessità estrema?). Ebbene, ci troviamo esattamente in questa situazione.
Così com’è, il Lane non fa gola a nessun acquirente serio. Può al massimo attirare mitomani in cerca di visibilità o, peggio, “fallitori” disposti (in cambio di denaro nero) a lavare i panni sporchi della dirigenza in pectore. Se vogliamo creare le condizioni per rendere possibile l’interessamento di imprenditori seri del territorio (i soliti 2 – 3 nomi che si fanno allo stadio…) ci vuole un atto d’amore: bisogna liberare la società da parte del debito pregresso. L’operazione risulta possibile grazie alla rateizzazione già ottenuta, l’unica cosa buona fatta da Pastorelli alla guida del Vicenza calcio.
Con 8,5 euro al mese da parte di ogni abbonato (poco meno di 30 centesimi al giorno, che si ridurrebbero allargando la partecipazione ai tifosi non abbonati) si pagherebbero le rate annuali per gli arretrati di IVA e affitto del Menti. Questo almeno fino al ritorno in serie B, vale a dire ad una condizione di sostenibilità che potrebbe incoraggiare qualche acquirente serio ad avvicinarsi al Lane.
Le garanzie sui debiti spalmati resterebbero ovviamente in capo ai soggetti attualmente esposti. Nessuna condivisione in solido del rischio di escussione! Per tali soggetti anche la sottoscrizione dell’impegno a cedere, senza speculazioni, una volta raggiunta la serie B.
I tempi tecnici sono ovviamente stretti. Per consentire ai tifosi d’intervenire, i soci Vi.Fin. devono immediatamente rientrare in possesso delle azioni e saldare le scadenze immediate.
Per eliminare il rischio che lo sforzo economico dei tifosi possa trasformarsi in un regalo agli attuali soci, si dovrebbe creare un fondo vincolato e gestito da persona nota e stimata nell’ambiente. Penso ad un profilo esperto in materia di diritto e finanza dello sport o nella conduzione di società sportiva. Per essere esplicito, penso ad un tifoso con le caratteristiche di Tonino De Silvestri, Pieraldo Dalle Carbonare o Sergio Gasparin. Quest’ultimo sarebbe un grande DG, che ha sempre declinato l’invito a tornare in pista. Ma se stavolta glielo chiedessimo coi fatti anziché a parole??
Sarò un visionario o un inguaribile romantico, ma di una cosa sono certo: i tifosi del Barca hanno un cervello, due gambe e due braccia ciascuno. Proprio come noi….
TUTTO LO STADIO DEVE CONTARE, IL LANEROSSI DEVE VOLARE!!!
Luca Simeone

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Articolo scritto dalla Redazione di Biancorossi.net