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Quella di Francesco Giorno è senza dubbio una stagione particolare perché prima di approdare al Vicenza durante il mercato di gennaio ha fatto parte della squadra che a Modena ha vissuto il fallimento della società canarina e la conseguente radiazione dal campionato. Un’esperienza negativa che però non ha impedito a Giorno di venire a giocare a Vicenza pur consapevole che anche anche la situazione del club berico era molto difficile. “Normale che prima di accettare Vicenza mi sono informato e devo dire che ho capito subito che il contesto di Modena e quello della mia attuale società erano molto diversi. A Vicenza dopo la dichiarazione di fallimento è stato concesso l’esercizio provvisorio ed è stato nominato un curatore fallimentare che ha spiegato bene come stavano le cose e ha portato un po’ di serenità in un gruppo che ha trascorso momenti molto difficili a causa di persone che non sono state sincere e che hanno tradito la fiducia di tutti.
Quindi la scelta di venire a Vicenza si potrebbe dire che è stata quasi facile: “La verità è che una piazza come quella biancorossa non si può rifiutare e quindi dopo aver verificato un paio di situazioni ho accettato subito con entusiasmo. Inutile dire che sono molto contento della decisione che ho preso perché l’impatto è stato veramente positivo sia sul campo che fuori. La città è l’ideale per un calciatore perché a Vicenza si sta proprio bene, ma l’ambientamento è stato semplice perché prima di tutto i compagni mi hanno accolto come meglio non potevo sperare.

Quella che è trascorsa è stata una settimana particolare perché dopo mesi sono arrivati i soldi degli stipendi. Come l’avete vissuta? “Da quando sono arrivato ho potuto percepire quanto si sia unito e compattato il gruppo. Soprattutto i più giovani che hanno stipendi da persone normali erano in difficoltà ma i “vecchi” dello spogliatoio li hanno aiutati economicamente, facendo sentire la loro vicinanza e il loro aiuto. Gli stipendi sono arrivati come ci era stato detto e questo conferma che il curatore sta lavorando per garantire un futuro a noi e alla società.
Un grande aiuto ve lo stanno dando anche i tifosi. Si aspettava di trovare a Vicenza un pubblico così? “Al Menti ci sono già venuto da avversario e avevo già potuto apprezzare il calore e l’attaccamento ai colori biancorossi della gente di Vicenza. La tifoseria è il nostro dodicesimo uomo in campo e da quando ci sono io nelle trasferte era come giocare in casa. Se non bastasse questo è incredibile come stiano sostenendo la società anche economicamente, raccogliendo fondi con varie iniziative che finora hanno portato nelle casse del club oltre 70 mila euro. Dare tutto in campo anche per loro è il minimo che possiamo fare e tutti noi daremo tutto quello che abbiamo per regalare loro un finale di campionato con tante vittorie.
Ci proverete già venerdì sera contro la Reggiana al Menti: “In estate erano tra i favoriti per la vittoria del girone e dopo un avvio complicato si sono ripresi alla grande. Sono una squadra forte, ma grazie al sostegno del nostro straordinario pubblico sarà dura anche per loro.

 

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Articolo scritto dalla Redazione di Biancorossi.net