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Se si parla di Triestina e Vicenza il suo nome non può non tornare alla mente. Alessandro Sgrigna è stato il doppio ex più importante che, appese le scarpette al chiodo, adesso ha intrapreso la carriera di allenatore guidando la compagine del Longare che milita nel campionato di Promozione. “A Trieste ho vissuto un’ottima stagione con Rolando Maran in panchina – ricorda Sgrigna – ma a Vicenza sono stato sette anni ed è normale che il mio tifo vada ai colori biancorossi. In più conosco bene Nicola Zanini con cui ho giocato assieme al Vicenza e di conseguenza spero proprio che a prendersi i tre punti sia lui e la sua squadra“.

Sgrigna conosce perfettamente la difficile situazione in cui si trova il club berico, un fallimento che per certi versi l’ha sorpreso. “Quando giocavo io  non mancava niente e gli stipendi sono sempre arrivati regolari – precisa l’ex numero 10 del Vicenza – di sicuro non c’erano soldi da buttare ma anche le squadra che sono state costruite erano formate da buoni giocatori che avevano ingaggi anche non indifferenti. Negli anni successivi evidentemente la situazione debitoria è peggiorata anche se è evidente che la retrocessione in serie C è stata la mazzata decisiva verso il baratro. Nel torneo cadetto arrivano contributi dalla Lega per almeno 4,5 milioni di euro, in serie C al massimo 300 mila euro. Un divario molto netto che, per chi ha debiti pesanti, diventa determinante e che ha portato di fatto il Vicenza al fallimento. Per fortuna il tribunale ha concesso l’esercizio provvisorio che sta consentendo alla squadra di finire il campionato con la speranza che arrivi la permanenza in categoria“.

All’asta pubblica, che si terrà probabilmente entro la metà di aprile, il club berico potrebbe rappresentare un’occasione. “Di certo senza il pesante fardello dei debiti la società biancorossa è un’occasione che mi auguro qualche imprenditore importante possa cogliere – spiega Sgrigna – con la speranza che chi si avvicinerà al club berico sia serio, competente e che abbia conoscenza del mondo del calcio. Vicenza e i suoi tifosi che rappresentano il patrimonio più importante da salvaguardare, non meritano la serie C e chi prenderà la società deve essere consapevole che dovrà puntare subito a risalire. Non sarà facile ma il livello della terza serie è molto diminuito seguendo il lento declino del calcio italiano in tutte le categorie. Vincere non è mai facile, ma se fai le cose con competenza non è certo impossibile“.

Di fare un pronostico di come finirà domenica a Trieste Sgrigna non ci pensa proprio. “Sono scaramantico e non voglio portare male a nessuno, ma credo che abbiate capito bene per chi batterà il mio cuore e per chi farò il tifo“.

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Articolo scritto dalla Redazione di Biancorossi.net