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I tanti proclami dei giorni scorsi si sono sciolti come neve al sole. Dopo le prime due aste andate deserte, a presentare l’offerta per rilevare ciò che fu il Vicenza Calcio è stata solo la O.T.B., società di riferimento per la famiglia Rosso. L’apertura della busta avverrà solamente oggi, e per i dettagli quindi bisognerà aspettare le 14. L’unica certezza è che oggi verrà decretata la conclusione ufficiale dell’esercizio provvisorio con le conseguenti modalità di acquisto del fallito club biancorosso.

In passato, al fine di garantire il massimo valore ricavabile della società, si è posto in vendita l’intera azienda in un unico lotto così da tenere assieme settore giovanile, tifosi, trofei, marchio e soprattutto il titolo sportivo garantendo calciatori e dipendenti con contratti pluriennali. La strada dell’articolo 107 della legge fallimentare sembra che non sarà quella percorsa in questo caso con la holding della famiglia Rosso che dovrebbe scegliere i singoli elementi da rilevare, con la decisione del patron della Diesel che pare essere stata quella di rilevare il ramo d’azienda con il titolo sportivo del Vicenza che non verrebbe rilevato. Il tutto con la conferma di portare gran parte dell’attuale Bassano, titolo sportivo compreso, a Vicenza.

Una situazione che porterebbe la nuova società a giocare al Menti ma senza chi ha giocato nell’ultima stagione. Romizi, Giacomelli e gli altri sei biancorossi sotto contratto potrebbero vedere invalidati i loro accordi dovendo, con la chiusura dell’esercizio provvisorio prevista per oggi, rinunicare all’ultima mensilità di giugno e ai premi di fine stagione. Prospettiva che ieri ha scatenato la dura reazione dei calciatori biancorossi che si sono rivolti all’Associazione Italiana Calciatori per avere chiarezza sul loro futuro.

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Articolo scritto dalla Redazione di Biancorossi.net