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Sulla carta avrebbe dovuto essere la conferenza stampa sul futuro del Bassano Virtus. E invece l’incontro odierno dei massimi vertici societari dell’ex società giallorossa è stata incentrata in larga paete sul Vicenza Calcio. Stefano Rosso – accompagnato dal vicepresidente della Virtus Roberto Masiero e dai soci Denis Vigo e Paolo Moresco – ha provato a fare chiarezza su ciò che accadrà per il calcio nella provincia berica. “L’operazione di OTB comporta un cambio di denominazione sociale e della matricola con il loro spostamento dalla città di Bassano a quella di Vicenza mentre il titolo sportivo dei biancorossi andrà a morire. La prima squadra giocherà a Vicenza con i colori sociali avuti finora. Non vogliamo che nel nome sparisca il riferimento a Bassano visto che sarà predominante nel settore giovanile”.

L’analisi inizia dalle motivazioni che hanno spinto l’operazione di fusione: “Il gruppo Diesel è entrato nel Bassano 22 anni fa per un progetto sociale incentrato in particolare sul settore giovanile. Dall’Eccellenza siamo arrivati quasi alla B e adesso abbiamo fatto delle valutazioni che hanno portato ad accelerare di crescita per il Bassano e abbiamo deciso di intraprendere questa avventura. Mancavano solo dei pezzi del puzzle: Vicenza ha tutto ciò che Bassano non ha. Vicenza ha una storia centenaria e un tifo molto caloroso. Abbiamo deciso quindi di unire i progetti visto che al Vicenza mancava una società solida e ambiziosa. Era un’opportunità da non perdere. Non potevamo presentarci alle prime due aste e pensavamo che qualcuno potesse acquisire il Vicenza. Nessuno però lo ha fatto a riprova che fare calcio non è così semplice. Ci siamo dunque sentiti in obbligo di sostenere il calcio nei confronti della provincia di Vicenza”.

Quanto al futuro invece il lavoro è ai primi passi. “C’è moltissimo da fare, è un progetto ambizioso con molte più domande che risposte ma inizieremo quanto prima a mettere al servizio della nostra realtà le nostre competenze cercando di portare tutta la Provincia a un livello importante. Non vogliamo abbandonare Bassano, il suo settore giovanile e il “Mercante”. Capisco le richieste dei tifosi e non siamo contro a nuove realtà che vogliano nascere”.

Sono invece ancora da definire le idee sul futuro del Menti (“Bello ma da sistemare valutando l’analisi fatta due anni fa con B Futura”) e del settore giovanile (“Allargato alla provincia ma con i ragazzi vicini a casa con il Mercante come base”). Più sicuro il piano societario. “Sicuramente non vorremo rimanere in Lega Pro se non altro perché ogni anno si perde almeno un milione e mezzo. Dobbiamo fare un salto di catogoria ma non posso garantire tempistiche, specie al primo anno dopo la fusione. L’idea dello staff tecnico è quello di spostare l’organico del Bassano a Vicenza rinforzandolo partendo dai punti fermi di mister Colella e del direttore sportivo Seeber. Il Vicenza ha alcuni giocatori di livello, inizieremo a valutarli prossimamente ma al momento non abbiamo confermato nessuno”.

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