Grandi 6 – Subisce un gol su rigore e nella seconda rete al passivo capitola solo dopo aver respinto la prima conclusione di De Silvestro. Per il resto svolge con attenzione l’ordinaria amministrazione

Davide Bianchi 5 – L’insufficienza è dovuta al fallo da rigore che commette con grande ingenuità sotto gli occhi dell’arbitro. Nella ripresa dalla sua parte vengono sviluppate le azioni più pericolose come il perfetto cross che pennella sulla testa di Zarpellon che esalta il figlio d’arte Marchegiani (dall’80′ Maistrello s.v. – entra quando la partita è segnata e la squadra ha già alzato bandiera bianca)

Bonetto 5.5 – Qualche buona chiusura ma anche un paio di pericolose sbavature

Bizzotto 6 – Il capitano è uno degli ultimi a mollare. Nei momenti di difficoltà prova a tenere in piedi la baracca ma è mal assistito

Stevanin 4.5 – E’ vero che nell’occasione del secondo gol del Gubbio si trova uno contro uno con De Silvestro, ma lui si fa colpevolmente uccellare. Non bene anche in fase di spinta, in una giornata da dimenticare

Zarpellon 6 – Dopo pochi minuti ha un buon pallone che cicca malamente. In una giornata complicata è il giocatore che si rende più pericoloso dalla parti del portiere avversario come al 69’ quando solo una grande parata di Marchegiani gli nega il gol. Oltre alla buona tecnica di base, mette in campo voglia e determinazione e al termine incassa i complimenti di Paolo Rossi

De Falco 5 – In partite come questa dovrebbe prendere per mano la squadra perché ha la tecnica e l’esperienza per poterlo fare. A Gubbio non ci riesce a causa di una prestazione insufficiente

Nicolò Bianchi 5.5 – Ormai è da qualche partita che si è accesa la spia della riserva. Non è più brillante come ad inizio stagione e fa bene mister Colella a toglierlo in vista del match di sabato contro il Ravenna (dal 67′ Zonta 6 – subentra nel momento clou del match. Zarpellon sfiora il pareggio e De Silvestro raddoppia. Prova a dare vigoria alla squadra ma sono pochi i compagni che lo seguono)

Curcio 5 – Altra partita in cui l’impegno e la voglia non sono in discussione, ma nel taccuino il suo nome non compare mai. Tutti si aspettano molto di più da lui e questo probabilmente lo condiziona, anche se è il primo a rendersi conto che il vero Curcio a Vicenza non si è ancora visto (dal 59′ Laurenti 5 – il tecnico lo inserisce per allargare la manovra ma non è in giornata e la sua presenza in campo passa quasi inosservata)

Razzitti 5.5 – Non giocava dal primo minuto da oltre se mesi e all’inizio si è visto. Nei primi minuti della ripresa, finché le gambe e il fiato lo sorreggono, ha un paio di guizzi oltre a segnare un gol giustamente annullato per fuorigioco (dal 59′ Tronco 5.5 – cerca di sfruttare la sua velocità per incunearsi tra le maglie della difesa avversaria ma i risultati sono modesti)

Arma 5.5 – Un paio di guizzi, un colpo di testa parato e poco altro. In mancanza di Giacomelli, se anche lui non è al meglio la squadra ne risente in maniera evidente

Colella 5.5 – Non si lamenta delle assenze ma perdere in un colpo solo Pasini (squalificato), Mantovani, Andreoni, Giacomelli e Salvi infortunati è troppo per questo organico che tra le seconde linee non ha giocatori di pari livello a quelli che fin qui si sono dimostrati fondamentali come in primis Giacomelli considerato che non può essere un caso che nelle ultime tre partite in cui il numero 10 biancorosso non ha giocato la squadra ha raccolto solo un punto contro il Teramo, perdendo contro Sudtirol e Gubbio. A noi pare che Colella abbia cambiato l’undici per costrizione più che per scelta anche perché anche De Falco e Bizzotto sono al rientro e non possono essere al meglio. La realtà evidenzia come i troppi infortuni siano determinanti soprattutto quando si gioca ogni tre giorni, e quanto sia fondamentale evitare recidive muscolari (vedi Andreoni), e migliorare i tempi di recupero di chi sta fuori per consentire al tecnico di operare scelte tecniche e non subirle, in attesa che oltre a Cinelli a gennaio arrivi anche qualche altro rinforzo se si vuole che questa squadra possa puntare alle zone alte della classifica.