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Ospite alla trasmissione “Rigorosamente Calcio” su Tva, Stefano Rosso ha avuto modo di tirare le somme sul campionato appena concluso, con più di uno sguardo d’obbligo ai playoff: “Dobbiamo provarci e crederci. Tra l’altro abbiamo un’opportunità enorme, Monza permettendo, di andare a giocare con un doppio vantaggio il primo turno”. E proprio sul club di Silvio Berlusconi, il Presidente del LR Vicenza è tornato al doppio confronto della semifinale di Coppa Italia Serie C: “Non mi piace parlare di arbitri, contro il Monza il Vicenza meritava il passaggio del turno, gli episodi ci sono girati contro. In campionato non siamo riusciti a dimostrare con continuità il nostro valore, sarebbe stato un premio per la squadra raggiungere la finale”.

Un campionato tra alti e bassi, con la scelta di cambiare guida tecnica a fine dicembre, salvo poi tornare sui propri passi: “Dobbiamo essere più centrati, il primo cambio di allenatore non lo rifarei nella modalità in cui lo abbiamo fatto. Ci siamo messi pressione da soli, abbiamo iniziato a caricarci di tensione per fare risultato ad ogni costo. A mio avviso, in quel momento, non siamo stati lucidi come dovevamo essere”. Se la Serie C, nonostante il pass per i playoff, si è conclusa forse al di sotto delle aspettative, qualche valutazione sarà necessaria in vista della prossima stagione: “L’ambiente è diverso da Bassano, con storia differente, e si percepisce – ha ammesso Stefano Rosso – Il lavoro societario invece è lo stesso. Bisogna imparare dagli errori e cercare di migliorarsi, con raziocinio. Nel calcio siamo tutti in discussione, sono stato riconfermato come presidente solo settimana scorsa ma potrei essere messo in dubbio ugualmente. In questo momento tutti sono confermati, poi può sempre succedere qualcosa. Seeber ha preso in mano una squadra che era retrocessa, ad un certo punto senza fondi è riuscito a farci vincere due campionati. Ho una grande stima per lui. Il Pordenone promosso in B, ad esempio, ha mezza squadra passata per Bassano. L’allenatore è arrivato dove gli avevamo chiesto, ovvio che bisogna sempre puntare in alto, va comunque bene arrivare agli obiettivi prefissati. Ora ci vogliono testa, cuore e gambe, i playoff sono un nuovo campionato. Marchetti? Non mi piace parlare di persone che sono sotto contratto con altre società. Vedremo. Ora stiamo pensando solo a domenica, non trovo corretto dare così molta attenzione al futuro. È sul presente che si costruiscono le cose”.

Capitolo stadio: “Il dialogo con l’amministrazione è costante, ci sono novità sulla Curva Nord in dirittura d’arrivo, a breve si saprà”.

Il sogno di Stefano Rosso? “Arrivare più in alto possibile, mi piacerebbe porter dire in futuro di essere il presidente che ha portato il Vicenza in Serie A, nonostante la mia poca presenza”.

I programmi del CdA, a seguito della rinomina a fine aprile, sono all’ordine del giorno: “Noi vediamo il Vicenza come azienda che fa sport, legata ai risultati, ma pur sempre azienda. Si discute di investimenti per i prossimi anni. Abbiamo presentato ai soci un piano di sviluppo che è motivo di discussione costante. Il piano di sviluppo prevede un piano economico più importante rispetto a quest’anno, anche per ciò che gira attorno alla parte sportiva, come il merchandising. Sul campo i risultati ci hanno resi contenti, abbiamo dato continuità ai risultati di Bassano. Punto centrale è il settore giovanile che ci ha dato molte soddisfazioni. Ci auguriamo che qualche ragazzo sia un nuovo Bizzotto. La denominazione LR Vicenza Virtus? Al momento non c’è motivo di cambiare. La rosa? Dipende dalla categoria, saranno comunque fatte valutazioni. Voglio nominare i due capitani perché a mio avviso hanno fatto un campionato importante. Se non riusciremo ad agguantare la Serie B, abbiamo un piano di 3-4 anni”.

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