Salta al contenuto principale

A una settimana dall’inizio del campionato e a quindici giorni dalla chiusura del calcio mercato, in casa biancorossa è il momento di, come ama ripetere Mimmo Di Carlo, tirare una riga e valutare cosa serve per migliorare il gruppo attuale.

Nel ruolo di portiere, come abbiamo più volte evidenziato, la dirigenza berica ha valutato la possibilità di inserire un estremo difensore di esperienza. Come abbiamo anticipato lo scorso 30 luglio circola(va) il nome di Stefano Sorrentino  che ci è stato però smentito e che Rolando Maran, ex allenatore del Vicenza e attuale tecnico del Cagliari, vorrebbe portare come secondo nella squadra sarda.  Al momento le possibilità che Grandi e Albertazzi restino in biancorosso sono molto alte e solo una trattativa last minute, da non escludere mai nelle ultime ore del calcio mercato, potrebbe cambiare la situazione attuale.

Nell’attuale difesa a quattro ci sono due giocatori per ruolo, e le indicazioni finora sono state confortanti. Padella ha confermato di essere un difensore di spessore e di esperienza per la categoria, così come hanno fatto bene Cappelletti, Barlocco e Liviero. Qualche sbavatura c’è stata (vedi Bizzotto a Reggio Calabria), ma calcolando che il reparto è stato largamente rinnovato e che ad agosto le gambe sono pesanti, potremmo dire che tutto rientra nella norma. Il dubbio, più che nei giocatori, potrebbe essere di modulo, con Di Carlo che ha ammesso che non è escluso che in futuro la squadra possa schierarsi con la difesa a tre. Il 3-5-2 oppure il 3-4-1-2, porterebbe a spostare probabilmente Cappeletti nel ruolo di difensore centrale di destra (quello in cui rende meglio) ma con questa soluzione resterebbe il solo Davide Bianchi a coprire tutta la fascia destra, a meno che non si voglia inventare nel ruolo Tronco, uno dei pochi giocatori di gamba presente in organico. E’ evidente quindi che in caso di un L.R.Vicenza schierato con tre difensori centrali, una lacuna si aprirebbe sulla fascia destra dove un giocatore di tutta fascia mancherebbe. Fabian Tait rappresenterebbe il profilo perfetto per caratteristiche, ma sembra da esludere che la trattativa per il biondo terzino del Sudtirol possa riaprirsi.

Ma perché Di Carlo sta pensando a giocare con una difesa a tre? In primis perché il tecnico biancorosso non è mai stato legato ad un singolo modulo come la sua storia di tecnico insegna. Avere soluzioni alternative è fondamentale nel calcio d’oggi e Di Carlo in questo è molto preparato. Detto questo è innegabile che con una difesa a tre e un centrocampo di conseguenza diverso dall’attuale, la squadra risulterebbe più coperta e meno a rischio d’infilate come successo a Reggio Calabria e a Sassuolo nel match contro i padroni di casa. E a riguardo non è un caso che la dirigenza berica stia valutando Giuseppe Rizzo, mediano del Catania che la maglia del Vicenza l’ha vestita, senza grande fortuna per la verità, nella disgraziata stagione in cui la società berica, allora guidata da Vi.Fin. Spa, è sprofondata in serie C. Rizzo è un mediano tutta grinta e agonismo tanto che quando giocava alla Reggina lo avevano soprannominato il “Gattuso dello Stretto”. Rizzo ha le caratteristiche per giocare in una mediana a due, oppure in posizione centrale in un centrocampo a tre. Ruolo in cui adesso Di Carlo sta facendo giocare Scoppa e Pontisso e di conseguenza chiedersi se qualcosa non convince del tutto nel centrocampo attuale è quindi scontato. Sì, perché Rizzo non ha le caratteristiche di Zammarini che il direttore sportivo Giuseppe Magalini avrebbe acquistato per completare il centrocampo se il Pordenone non si fosse inserito facendone saltare l’approdo in biancorosso. Zammarini avrebbe completato il centrocampo garantendo discreta qualità, buon cambio di passo, capacità di inserimento e confidenza con il gol, andando ad arricchire una mediana in cui i calciatori attuali (soprattutto gli interni) sono per caratteristiche e soprattutto per passo abbastanza simili tra di loro. Una lacuna che, qualora si decida di continuare a giocare con il 4-3-1-2 dovrà essere colmata con un giocatore completo che potrebbe rispondere al profilo di Pedro Costa Ferreira che nella scorsa stagione è stato protagonista nella promozione in serie B del Trapani.

In attacco, dato per assodato che Di Carlo “vede” Zarpellon nel ruolo di trequartista, manca una quarta punta che garantisca al tecnico biancorosso più soluzioni. Difficile che possa essere Andrea Cocco che arriverebbe solo in caso di partenza di Arma, in calo sembrano anche le quotazioni di Gianluca Sansone, più probabile che si tratti di un giovane su cui si possa puntare anche in prospettiva. A meno che negli ultimi giorni di mercato, oltre a Curcio e (forse) Gashi che sono in uscita, non arrivino in via Schio delle offerte per Giacomelli che, come tutti sanno, ha il contratto in scadenza il prossimo 30 giugno e al momento non è stato prolungato. A riguardo l’entourage del giocatore non parla, il numero 10 biancorosso nemmeno, e la dirigenza berica si limita ad “ un Giacomelli è un giocatore del L.R. Vicenza, per il rinnovo non c’è fretta “. Il dubbio resta, e probabilmente solo alle ore 20 del 2 settembre sapremo con certezza come andrà a finire.

Facebook Notice for EU! You need to login to view and post FB Comments!

Articolo scritto dalla Redazione di Biancorossi.net