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Riportiamo l’intervista al bomber del LR Vicenza Alessandro Marotta, grande ex del Gubbio, rilasciata in settimana al sito gubbiofans.it:

Diciamo che fa parte ormai della storia del Gubbio ed è stato partecipe di un grande evento. Parliamo di Alessandro Marotta, domenica avversario con il Vicenza. Ci risponde così: “Certamente io farò parte per sempre della storia del Gubbio e vale lo stesso per il sottoscritto”.
Tutti si ricordano le giocate di Marotta, ma quel cucchiaio su rigore alla Totti nello spareggio di San Marino davanti a tremila eugubini in tripudio, fu l’emblema di una stagione incredibile. É d’accordo? “Ma lì fu un’emozione stratosferica. A volte riguardo il dvd che mi fu regalato. Lo faccio quando mi prende un po’ di malinconia. Ho ricordi incredibili, abbiamo giocato davanti ad un pubblico strepitoso. Ancora mi ricordo bene quando poi rientrammo a Gubbio: tanta gente, le persone che piangevano e avere reso felice tanti tifosi per me è un motivo di orgoglio”.
Ma quale fu il segreto di quella squadra vincente? “Passando gli anni ho capito che era una squadra proprio forte. Solo che eravamo giovani, spensierati, ma pure coraggiosi. Con un allenatore molto preparato come Torrente. Un direttore sportivo come Giammarioli che insieme a Gigi Simoni facevano una grande coppia. Non è un caso che l’anno dopo poi il Gubbio andò pure in B. In pratica tutto questo mix ha reso una squadra vincente e soprattutto una società vincente”.
Appunto, Giammarioli dice che Marotta fu strappato a tanta concorrenza nell’estate 2009, ma è davvero così?“Sì, avevo parlato con parecchie squadre. Diciamo che la caparbietà di Giammarioli mi ha convinto a venire a Gubbio. Quindi ha ragione perchè mi mostrarono grande fiducia su di me. Credo di aver fatto la scelta giusta perchè poi Gubbio è stato il mio trampolino di lancio”. Ma quel tridente d’attacco con Casoli, Marotta e Gomez Taleb era trascinante. Non crede? “Embè, eravamo forti. Giacomino (Casoli ndr) ho avuto modo di rivederlo anche l’anno scorso quando mi trovavo al Catania: ci ho giocato contro con il Catanzaro e sembra che non gli sia passato nemmeno un giorno. Lo stesso parere posso dirlo di Gomez che l’ho incontrato l’anno scorso con la Sicula Leonzio e ci siamo salutati veramente con molto affetto. Quell’anno è stato speciale per tutti noi”.
Ora a Vicenza e domenica è la prima volta a Gubbio da avversario. Quindi? “Sono felicissimo perchè stranamente è dal 2010 che non vedo più lo stadio di Gubbio. Non so se è un segno del destino, ma è particolare. Incontrai il Gubbio solo una volta quando giocai a Benevento e segnò una doppietta per noi Ettore Marchi”.
Del Gubbio attuale cosa ci può dire? “L’importante è mantenere la categoria perchè la categoria è importante. É piena zeppa di prestigiose città. Ormai è diventata una piccola serie B. Perciò la serie C per una piccola realtà come Gubbio non è poco. Ma la piazza è passionale e potrebbe meritare di più”.
Del Vicenza che ci dice? “Siamo una buona squadra. Società molto ambiziosa, molto seria, investimenti lodevoli, stiamo lavorando bene per diventare un bel gruppo e sicuramente vogliamo essere protagonisti nel campionato”.

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