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In vista della sfida in programma domani allo Stadio Barbetti, il tecnico del Gubbio Federico Guidi ha rilasciato le seguenti dichiarazioni in conferenza stampa:

“È difficile fare una proiezione sui punti da fare nel trittico di partite in programma questa settimana, noi cercheremo di fare il massimo per vincerle. Sappiamo che in queste tre partite affronteremo squadre difficili: domani c’è il Vicenza, ma poi ci sarà il Rimini che è avversario molto ostico in una partita importante anche per logiche di classifica e infine la Feralpi Salò che, come il Vicenza, ha ambizioni di altissima classifica perché sono squadre costruite per vincere il Campionato. Il livello di difficoltà è molto alto e serviranno partite e prestazioni di altissimo livello in termini di qualità, quantità e di livello tecnico per evitare quei cali e quella discontinuità che sono stati alla base dei risultati deludenti nelle partite giocate fino ad ora.

La condizione fisica della squadra è ottimale: se andiamo ad analizzare i risultati la squadra mediamente corre 11 km a partita a calciatore, sinonimo di condizione fisica molto alta che permette alla squadra di mantenere alta l’intensità nell’arco della gara. Chiaramente i ragazzi arrivati a fine mercato hanno condizione precaria perché non avevano svolto preparazione con i loro club, mi riferisco a ragazzi come Sorrentino (arrivato dalla Juve Stabia), Cinaglia (arrivato dal Novara e alle prese con qualche acciacco fisico) e Bangu (arrivato dalla Fiorentina) che devono ancora raggiungere il top della condizione ma ci vorrà un po’ di tempo. Detto questo l’aspetto che più si evidenzia in questo periodo, specialmente nel secondo tempo della partita contro il Fano, è un aspetto psicologico, in tal senso i dati sono inconfutabili. La squadra li ha analizzati assieme a me e al mio staff, non hanno problema a livello di intensità di gioco, nel secondo tempo si è vista la paura: è mancato il coraggio di proporre gioco e di raggiungere il risultato pieno che in questo momento ci manca. Perdendo il coraggio la squadra perde l’abilità di fare un determinato tipo di calcio e comincia a fare un altro tipo di gioco più tignoso che non è costruita per fare. Adesso stiamo diminuendo i tempi delle sedute d’allenamento? Fa parte del periodo storico della stagione. A inizio stagione serve fare volumi, col passare delle settimane si alzano i ritmi e si diminuiscono i volumi delle sedute di allenamento. Fa parte della metodologia, non è un cambio di strategia.

L’avversario? Io penso che il Vicenza sia costruito per vincere qualsiasi partita affronta. Ha tra i giocatori titolari e la panchina giocatori che penso sarebbero titolari in tutti e tre i gironi della Serie C; mi aspetto una squadra importante, propositiva, che venga a Gubbio per fare la partita e per continuare a fare quello che deve per raggiungere l’obiettivo della promozione in Serie B.  Il Mister poi è un allenatore importante per la categoria, un allenatore che ha allenato anche in Serie A, quindi mi aspetto un Vicenza che vuole vincere.

Turnover? Sicuramente nell’arco delle tre partite della settimana saranno importanti tutti gli effettivi della rosa, per questo abbiamo cercato di costruire una rosa omogenea. È chiaro che tutti hanno le loro caratteristiche ma secondo me si abbassa di pochissimo il livello se gioca uno o gioca l’altro, penso quindi che nell’arco delle tre partite in tanti saranno protagonisti. Già da domani si vedrà del turnover, perché se vogliamo riuscire a fare una partita importante con il Vicenza servirà quello che col Fano non ci è riuscito. I 5 cambi devono entrare con grande violenza e furore agonistico per non fare scendere intensità e qualità di gioco. Tante altre volte la cosa è riuscita, col Fano no ma per esempio contro l’Arzignano Cesaretti è partito dalla panchina e poi ha dato la svolta alla gara, segnando il gol del pareggio e fornendo una prestazione d’esempio per tutti gli altri.
In porta reputo i due ragazzi (Zanellati e Ravaglia) giocatori con grandi potenzialità e caratteristiche diverse l’uno dall’altro. Li reputo entrambi titolari, le valutazioni vengono fatte in base a quanto si vede in settimana, in modo tale da stimolare la competizione, e poi in base alle caratteristiche degli avversari. Non vi dico chi gioca per rispetto dei ragazzi perché nemmeno loro sanno la formazione.
Per il resto i ragazzi sono tutti convocati: leggendo il giornale sembrava un’ecatombe, in realtà sebbene ci siano dei ragazzi che magari possono uscire acciaccati dalle partite e fare un po’ di lavoro differenziato sono comunque arruolabili. Noi ad oggi non abbiamo nessun infortunato, tanto è vero che abbiamo mandato Conti a giocare con la Berretti per non perdere minutaggio. Sono tutti disponibili.

La tesi a Coverciano? L’ho fatta sui miei principi offensivi, sulla fase offensiva in generale.
La gara di domani è molto importante in relazione alla difficoltà dell’affrontare un avversario costruito per vincere, sarà un gran banco di prova. Proveremo a scendere in campo come fatto a Trieste, dove abbiamo perso ingenuamente ma abbiamo provato a vincerla giocando tutte le nostre carte. Proveremo a fare risultato pieno.”

 

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