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Questa settimana andiamo all’estremo nord dell’Italia, per incontrare Corrado tifoso lontano che vive a Bolzano. La provincia di Bolzano conta poco più di mezzo milione di abitanti, grosso modo i tre quarti sono tedeschi e un quarto italiani, minime percentuali invece per i Ladini. A Bolzano città queste percentuali si invertono e i tedeschi sono la minoranza, mentre poche sono le presenze italiane nelle valli.

Ci puoi raccontare la tua esperienza di vita in questo contesto così particolare?
Sono a Bolzano da quasi vent’anni per motivi di lavoro e capita spesso per gli stessi motivi di trovarmi all’estero. Sono comunque vicentino doc, di Piovene Rocchette la mia famiglia è nata e cresciuta lì. L’organizzazione, la funzionalità non solo di Bolzano, ma di tutto l’Alto Adige sono riconosciute in tutta Italia. Una città a misura di famiglia che cerca di venire incontro alle esigenze degli abitanti. La mia esperienza si riassume in queste poche righe, ma non voglio mettere in secondo piano la consapevolezza che ogni abitante percepisce di uno spiccato senso del rispetto delle cose altrui e delle istituzioni. Lo dimostrano la pulizia e l’ordine che si nota vivendo i luoghi cittadini alto atesini.

Arriviamo al dunque. Tifoso lontano del Vicenza: da quando e perché?
Ho avuto la grande fortuna di vedere il Lane in serie A da bambino… e che Lane! Era il mitico Lanerossi di G.B. Fabbri. Sono stato affascinato dalle vicende biancorosse inizialmente in modo marginale, ma poi, quando vidi la mia prima partita al Menti ne fui subito folgorato, per non parlare di tutto quello che il Lane orgogliosamente ha significato con la vittoria della Coppa Italia del ’97 e la stupenda avventura in Coppa delle Coppe, fino, ahimè, all’epilogo di Londra.

Riesci comunque a seguire le vicende biancorosse anche quando sei all’estero? E cosa dicono i tuoi compagni della tua fede biancorossa, immagino che qualche “vecchietto” si ricordi ancora del “Lanerossi Vicenza”.
Ringraziando il satellite, Biancorossi.net e il forum Magicolane.com sono al corrente di tutte le vicende e non solo della nostra “magica passione biancorossa”. Con l’avvento di internet ora si è più informati e, quindi, più consapevoli e aggiornati su tutto quello che accade e quindi anche più vicini alla realtà della squadra. Il Lanerossi è sempre riconosciuto da tutti, almeno quelli che hanno potuto assistere alle vicende, ma non nascondo il fatto che, specie i ragazzini dell’età dei miei figli mi fanno sempre la solita domanda: “ma che squadra tifi veramente?”

Apriamo il tuo album dei ricordi biancorossi: a quali sei più affezionato?
Come spiegavo prima, il primo e forse il più bel ricordo che ho è legato ad un momento lontano nella storia del Lane: partita di campionato 78/79 di serie A, se non ricordo male, un L.R. Vicenza – Lazio 4-1 con tripletta del mitico Paolo Rossi… da brividi ancora adesso!

Sei anche tu fra quelli che invocano il fallimento pur di arrivare al cambio di proprietà?
Si potrebbe dire e non dire di tutto e di più ma di chiacchiere oramai sul Vicenza Calcio è da un po’ che se ne sentono. Sarebbe ora che si arrivasse ad una soluzione sana per il nostro Lane, ma stando alle stime di bilancio ormai note a tutti, ho paura che il futuro non sia sereno. Mi auguro solo che quello che il Lanerossi Vicenza ha significato e significa per tutti noi non sia abbandonato a se stesso o lasciato morire inutilmente, ma che venga raccolto e rianimato da chi lo può fare.

La bellissima mostra “Biancorosso” ha raccolto un successo eccezionale di pubblico e consensi unanimi da tutta l’Italia. L’idea di un museo permanente che raccolga i cimeli della storia biancorossa sta finalmente prendendo consistenza. Secondo te, che cosa si potrebbe fare ancora per concentrare l’attenzione sul passato glorioso del Vicenza? Pensi che iniziative come questa possano facilitare un’eventuale vendita?
E’ un patrimonio non solo di una città ma di tutta una provincia! Una delle squadre più antiche d’Italia deve avere il suo museo, magari legato al suo stadio, come succede in Inghilterra. Si potrebbe fare tanto ma deve essere uno sforzo sostenuto non solo dai tifosi ma anche dalla società, testimone principale e custode della storia biancorossa, dalle istituzioni, che dovrebbero capire che le bellezze di Vicenza, alcune riconosciute come patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, possono anche essere accompagnate dalla storia calcistica Laniera con i suoi vessilli, maglie e trofei.

E’ il sogno di tutti i tifosi quello di poter far scendere in campo formazione ideale di tutti i tempi, puoi dirci la tua?
I campioni della squadra allenata da G.B. Fabbri e quella di Guidolin hanno, per forza di cose, un posto nel gradino più alto nell’Olimpo dei miei personali top 11.

Vuoi mandare un saluto al nostro Capitano e alla squadra prima della difficilissima partita di domenica prossima contro la Cremonese?
Al Capitano, alla squadra, mando un saluto di affetto e di gratitudine per quello che stanno cercando di fare nonostante le mille difficoltà. Impossibile non augurarsi che i risultati sportivi siano garanti e consoni per un cambiamento che a Vicenza serve come l’aria.

Grazie Corrado. Tutti uniti dall’Italia intera. Da Bolzano a Gela un solo grido: SEMPRE E SOLO LANE!

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7 Commenti

  • Alberto ha detto:

    Ciao Corrado

    fa piacere sapere che nn sono l unico profeta del Lanerossi in terra altoatesina. Abito a Fie allo Sciliar ma anche io vicentino puro sangue. Se passi su caffe garantito e per i Play off magari facciamo qualche viaggio assieme..un saluto Forza Lane

    • Anna ha detto:

      Ciao Alberto, per favore contattami che ti aggiungo alla lunga lista dei tifosi “foresti!

      • Alberto Ferrin ha detto:

        Ciao Anna
        a.ferrin@libero.it…buonapasqua e forzalane!
        Alberto

        • Anna ha detto:

          Buona Pasqua anche a te Alberto, a tutti i foresti e alle loro famiglie! Spero di conoscerti presto, nel frattempo ti aggiungo alla pattuglia dei biancorossi lontani!

      • gianluca reniero ha detto:

        Ciao Anna, se vuoi puoi aggiungere altri due tifosi foresti alla lista: io, Gianluca, che vivo a Torino dal 1998 e mio fratello Matteo che dal 1990 vive a …Verona, frazione di Madison nel Wisconsin! Entrambi giocavamo nella squadretta di Piazza Matteotti che nel piccolo campo di San Domenico affrontò anche in un torneo serale la squadra degli Ultras del Vicenza di Campo dei Nane. A Ferrara, non ricordo che anno era, portammo lo striscione dei GLADIATORS, quello che MORENO prese in giro scherzosamente chiamandolo : “Lo striscione del forcheton”! Allora erano i tempi del 1877-1978 (e gli anni seguenti) dopo) ed io ebbi anche la fortuna di giocare un anno nei puicini del Lanerossi guidati,tra gli altri, da Mister Savoini! Che ricordi, ragazzi…i ricordi di chi allora era teen ager ed ora è un cinquantenne! Saluti e FORZA LANE!!!!

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