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Nelle mie interviste per la rubrica “Ovunque Biancorossi” ho cercato di dare voce soprattutto ai tifosi “foresti” meno conosciuti, quelli che magari vanno a vedere le partite da soli quando il Vicenza gioca dalle loro parti. Più volte mi è successo di incontrare persone che, fino a poco tempo fa, pensavano di essere soli al mondo e che non esistessero altri tifosi lontani sparsi in Italia e nel mondo. Non è il caso però del nostro amico Fabio Tessari e che fa parte della nutrita e attivissima colonia biancorossa Toscana.

Buongiorno Fabio. So che vivi a Livorno ma che sei nato a Firenze. Qual è il ricordo più lontano nel tempo che hai del Vicenza: come è nata la tua fede biancorossa?
Sono nato da genitori entrambi fiorentini e da piccolo tifavo anch’io Fiorentina. Sono però di lontane origini vicentine (lo era il mio bisnonno che fu trasferito per lavoro in Toscana). Questa “origine” non è stata comunque il fattore scatenante del mio tifo. Lo fu invece lo straordinario campionato 1977/78 (avevo 11 anni) che vide il Vicenza arrivare secondo. Questo risultato, assieme al fatto che mi piaceva molto da un punto di vista “cromatico” la maglia, fece nascere una simpatia che con il passare degli anni è diventata tifo. A proposito, una curiosità: dopo tanti anni ho scoperto che la prima maglia storica della Fiorentina era proprio a strisce verticali bianco-rosse!

Hai un episodio particolare legato al Vicenza che ti è rimasto nella parte destra del cuore?
Un episodio o meglio una partita, con esito ahimè catastrofico che mi ha segnato molto: la sconfitta per 1-4 col Parma quando tutti ormai sognavamo la B. Per quanto riguarda un episodio per me indimenticabile dico il gol di Zauli contro il Chelsea al Menti.

Vent’anni consecutivi di serie A poi il Vicenza cade in disgrazia, per poi riemergere dalle sue ceneri come l’Araba Fenice e arrivare alla conquista della Coppa Italia. Ora di nuovo nell’inferno della Lega Pro, secondo te c’è una morale nelle ascese e nelle cadute di una squadra di calcio?
Diciamo che se uno è masochista e tifa Vicenza ha fatto (come tutti noi) un’ottima scelta! Scherzi a parte gli alti e bassi sono dovuti ad una interazione tra meriti e demeriti sportivi e tra meriti e demeriti societari. Nel Vicenza ci sono stati molti demeriti societari negli ultimi tempi, ma la cosa che mi ha fatto piu’ rabbia in assoluto è stato lo scarso attaccamento alla maglia e la poca voglia di lottare di molti elementi. Il tifoso perdona la sconfitta ma mai l ‘arrendevolezza.

Sono giorni di grande fermento questi. Nelle prossime ore uscirà la sentenza relativa al ripescaggio del Vicenza in serie B. Qual è la tua posizione al riguardo?
Anche se preferisco sempre e comunque i risultati ottenuti sul campo, sarei contento per questo eventuale ripescaggio anche perchè la nuova Lega Pro per come è strutturata mi dà l’idea di un “lasciate ogni speranza o voi che entrate…”, una palude piena di insidie dalla quale è arduo uscire. L’eventuale “riconquista” della B accenderebbe inoltre nuovi entusiasmi nei tifosi e (spero) nuovi investimenti.

Se per il Vicenza sarà confermata la Lega Pro, ci aspetta un campionato spezzatino che non piace a nessuno. Né i giocatori né tanto meno il pubblico sembra gradire le partite spalmate addirittura in quattro giorni e con orari a dir poco insoliti. E’ un segnale che questo calcio moderno e lo strapotere delle Tv a pagamento possono ormai fare a meno dei tifosi? Tra dieci anni le partite si giocheranno negli stadi vuoti?
Il calcio, almeno in Italia non ha futuro. I primi inquietanti segnali sono partiti a mio avviso già dai Mondiali di Italia ’90. A mio avviso il mondiale più squallido di sempre con gli stadi semivuoti. Attualmente lo strapotere della TV e le varie restrizioni/vessazioni nei confronti dei tifosi stanno veramente dando il colpo di grazia a questo mondo.

Vicenza e Venezia in Lega Pro. Il Padova in serie D, la Triestina in Eccellenza, il Treviso in Promozione. Dal decadimento dei più importanti club veneti si salvano solamente le due veronesi entrambe in serie A. Secondo te, visto che la crisi economica ha colpito pesantemente tutta la regione, quali sono i motivi di questa differenza abissale di categoria?
Lo dico con amarezza, data la rivalità sportiva; ma nel caso delle due veronesi tanto di cappello alle rispettive dirigenze. I fatti parlano chiaro: anche loro hanno avuto alti e bassi, dal punto di vista dei risultati sportivi, ma hanno posto rimedio con professionalità e lungimiranza e se ora si trovano dove sono, un motivo ci sara’.

L’auspicio di tutti è quello di arrivare finalmente alla vendita della società e al rinascimento biancorosso.  Se tu potessi scegliere tre nomi della storia del calcio italiano per ricoprire il posto di presidente, allenatore e capitano del nuovo corso chi sceglieresti? Chi ti sembra più adatto a lavorare sulle macerie?
Se devo “pescare” dalla storia del calcio italiano direi: come presidente Giussy Farina, come allenatore Nereo Rocco e come capitano Di Carlo. Di presidenti e capitani attuali non saprei, però mi piacerebbe davvero Mimmo in panchina.

Lascio anche a te Fabio la bacchetta magica per far scendere in campo la tua formazione ideale biancorossa di tutti i tempi.
Allora… portiere Bremec, Di Carlo, Biorklund, Guidetti ,Faloppa, Salvi, Viviani, Mendez, Luiso, Otero, Paolo Rossi. Allenatore Bruno Giorgi

Grazie Fabio della tua disponibilità, speriamo di vederti presto con noi al “Romeo Menti”. Prima di salutarci vuoi mandare un messaggio al nostro allenatore e alla squadra?
Lottare sempre, fino all’ultimo pallone e fino all’ultimo secondo… è questo che vuole il tifoso! Se poi arrivano anche i risultati, meglio! Ma non è fondamentale…

Speriamo allora che arrivino i risultati e anche grinta, coraggio, abnegazione e attaccamento alla maglia, com’era una volta e come dev’essere per sempre! Forza Lane!

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Un Commento

  • gianfranco ha detto:

    Ciao Fabio, mi unisco al tuo ” Forza Lane”, solo un appunto: premesso che nella tua formazione ideale hai inserito solo un difensore puro ( Bjorklund) ma un posticino per un certo Roberto Baggio non ci stava?

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