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Il Vicenza ha chiuso al terzo posto il campionato di serie B 2014/2015 guadagnandosi meritatamente l’accesso ai play off per la promozione in serie A. Tutto è finito contro il Pescara ma i tifosi hanno cullato il sogno per una squadra che era partita per disputare una Lega Pro con ambizioni di promozione sì, ma afflitta dalle solite tribolazioni societarie. Parliamo di questo e d’altro con Massimo De Tomasi, grande tifoso biancorosso che vive a Faenza, città romagnola famosa in tutto il mondo per le sue ceramiche artistiche.

Buongiorno Massimo, il tuo cognome è decisamente vicentino, vuoi raccontarci la tua storia?
Il cognome è decisamente vicentino al 100%. Sono nato a Vicenza come anche i miei fratelli Giuseppe e Andrea e lì ho vissuto  fino ai 14 anni. Purtroppo la morte prematura di nostro padre ha sconvolto le nostre vite, ed ha portato nostra madre a risposarsi con un faentino. Noi ancora adolescenti ci siamo trasferiti in Romagna, ma il nostro cuore, biancorosso dalla nascita, si è legato ancor di più al magico Lane. A Faenza è nato Pier, quarto fratello destinato a tifare Vicenza pure lui. I ricordi legati alla giovinezza sono tantissimi. La domenica si andava allo stadio in bicicletta, e ricordo all’ingresso si cercava qualche adulto che, fingendo di accompagnarci, ci permettesse di entrare in Sud (i bambini non pagavano se accompagnati..). Un ricordo su tutti, una volta Andrea avrà avuto 4/5 anni era talmente piccolo che non vedeva nulla: uno spettatore lo prese sulle spalle e gli fece vedere tutta la partita “dall’alto”.

Mi risulta che siete i soci fondatori del club biancorosso “Gruppo Fantasma” che raccoglie i tifosi dell’Emilia Romagna….. abbiamo visto più di qualche volta il vostro striscione in curva sud. Diamo qualche notizia in più sulla costituzione di questo gruppo e qualche riferimento a chi volesse eventualmente associarsi …
Il Gruppo Fantasma nasce nel 1993 per riunire i tifosi del Vicenza in Emilia Romagna. Il nome evocava il fatto che, essendo pochi, il nostro gruppo allo stadio non si notava (appunto… Fantasma). Nel tempo si sono uniti in tanti a tifare con noi, non ultimi i figli dei vari componenti (il DNA vicentino non mente). Ci si sente tanto al telefono, ci si trova, si mangia, si va alle partite … insomma ci si diverte seguendo il filo conduttore della squadra del cuore. Invito chi non si è ancora iscritto a chiamarmi al 335/5338797: più siamo e più ci divertiamo!!

La vita di chi segue il Vicenza da lontano è decisamente difficile e irta di difficoltà logistiche … ti va di raccontarci la tua esperienza di pendolare del tifo?
Tifare Vicenza lontano da Vicenza non è facile, specie qui in Romagna dove siamo circondati da juventini, interisti, milanisti. Personalmente apprezzo di più chi tifa Cesena o Bologna, e battere questi ultimi è sempre la soddisfazione più grande(vedi lo 0-2 recente) ma per scaramanzia non voglio parlare di questo. Ogni volta venire allo stadio vuol dire partire alla mattina e tornare alla sera. Si fa sempre più che volentieri, anzi per alcuni anni abbiamo fatto l’abbonamento in sud , e venivamo a tutte le partite casalinghe poi si mette su famiglia e si comincia a dover mediare tra tifo ed impegni diversi. Adesso con l’aiuto di Sky possiamo comunque vedere le partite sottraendo meno tempo alle famiglie, certo che il calore del Menti e degli amici che ritroviamo ogni volta è tutta un altra cosa…

Un artefice di questa grande stagione è stato Pasquale Marino, una persona seria, schiva e riservata che ha preso le redini della squadra in punta di piedi ottenendo risultati incredibili e assolutamente insperati… 
Credo molto nel Mister e nelle sue capacità. Dici bene che all’inizio ha dovuto muoversi in punta di piedi, in fondo sostituiva Giò Lopez una bandiera nel cuore di tutti noi e non a tutti la scelta societaria era andata giù. Certo che le sue capacità sono venute fuori e la squadra ha cominciato a girare a mille! Non a caso i migliori allenatori sono ormai più psicologi che altro e il loro ruolo è ben diverso dall’essere colui che decide chi scende in campo. Onore quindi a mister Marino.

Il Vicenza di quest’anno ha messo in mostra alcuni giocatori che faranno gola a molti club di serie A. Erano anni e anni che dalle nostre parti non si vedevano giocatori del calibro di Manfredini e Di Gennaro. Come dire che la classe non è acqua ….
Hai ragione, a Vicenza in passato abbiamo visto tanti fuoriclasse, e questi (e non solo) sono quelli che apprezziamo oggi. Le dinamiche del calcio sono strane, a volte arrivano nomi altisonanti che poi deludono le aspettative, altre giocatori dati per finiti vengono e risorgono.  Sicuramente le motivazioni giocano un ruolo determinante, e qui da noi giocare davanti ad un tifo che ci invidiano tante squadre dovrebbe dare una spinta in più. Speriamo che la società ce li lasci “coccolare” ancora un po’.

Andrea Cocco invece è stata la grande e lieta sorpresa: 20 gol è un bottino da grande bomber. Andare in doppia cifra significa aver raggiunto sicurezza, maturità e grande coesione con i compagni di squadra ….
In effetti il successo di Cocco è da attribuire a lui, ma anche ad un organico che lo ha messo in condizione di raggiungere questo risultato. Gli anni scorsi insegnano che se non hai chi la mette dentro puoi anche costruire gioco, ma poi doverti sempre rammaricare su quelle poche occasioni sprecate per un soffio. Ci vuole il fiuto del gol e per fortuna che abbiamo trovato chi ha segnato al posto di Ragusa. E’ stato un peccato averlo perso per così tanto tempo.

Parliamo adesso di quello che è stato il dodicesimo giocatore in campo: il meraviglioso pubblico del Romeo Menti. Le coreografie nella partita contro Carpi e Pescara sono state spettacolari nonostante le severe norme di sicurezza all’interno degli impianti sportivi limitino l’utilizzo di materiali facilmente infiammabili per la scenografia ….
Qui siamo sempre vincenti: il pubblico di Vicenza e in particolare la Sud non mancano l’occasione di mostrare di essere all’altezza, anche se con le limitazioni alle quali ci tocca sottostare. Ma io mi chiedo perché, quando vedo servizi di partite giocate al sud, ci sono i tamburi (ricordate che bello quando si potevano usare per  scandire i cori?). Chiudo con un ringraziamento alla squadra e a mister Marino per questo sogno e un abbraccio a tutti i tifosi vicentini e a quelli “da fora” uniti nell’unico coro possibile FORZA LANE!!!

Grazie Massimo della chiacchierata e un caro saluto ai tuoi fratelli e a tutti gli altri “fantasmi” biancorossi!

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