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Ovunque biancorossi: Roberto da Camaiore

Da 10 Settembre 2014 - 12:33Un Commento6 min leggere

L’intervista di questa settimana mi procura una gioia incontenibile. Avere infatti come ospite graditissimo di questa rubrica Roberto D’Alessandro di Camaiore, ovvero uno dei pilastri del tifo lontano e co-fondatore del Gruppo “Vecchia Versilia Biancorossa” è il modo migliore di festeggiare il fortunoso ritorno (odio la parola ripescaggio) in serie B del nostro amato Lane.

Buongiorno Roby. Anche a te la fatidica domanda: che ci azzecca un toscano della provincia di Lucca con il Lanerossi Vicenza?
Ci sono cose nella vita che sembrano favole. Ecco, io mi sono innamorato della maglia, dei suoi colori, ed è stata la cosa più bella che ho visto in vita mia e dopo tanti anni ancora non passa. Poi dopo l’era di Paolo Rossi & C…. è inutile commentare.

Secondo te è solo grazie a una magia dei legali del Vicenza o piuttosto a un colpo di “bauco” di quelli del Pisa se siamo ritornati nella serie cadetta?
I parametri che hanno fatto propendere il piatto della bilancia federale verso la squadra di mister Lopez sono state le presenze di pubblico, il blasone, i trofei conquistati, la presenza di ben due palloni d’oro nelle file biancorosse, l’impianto di illuminazione con qualche watts in più e l’omologazione UEFA del vecchio e fatiscente ma sempre glorioso stadio “Menti”, tutte cose che a Pisa e a Castellamare di Stabia hanno visto solamente in televisione. Al di là dei criteri applicati e comunque anche con una botta di fortuna, bisogna solo dire che se si voleva ripescare una squadra, una tradizione, una tifoseria e una città, allora la scelta non poteva che cadere sul mitico Lanerossi.

Diverso forse il discorso del Padova, che se si fosse almeno iscritto in Lega Pro…
Inutile dire che la storia del Padova poteva anche essere la nostra, questo lo sanno anche i sassi! Se però così fosse stato, ovviamente la delusione e il dolore per tutti quelli che seguono il Vicenza con vera passione, amore e costanza sarebbe stata veramente indescrivibile.

A nessuno piace però sentirsi dare del “ripesgatto”, a Vicenza come in Toscana.
Certo che no! Sarebbe stato bello conquistare la promozione sul campo. Sono diviso fra contentezza e mezza vergogna, bisogna tapparsi il naso e prendere questa occasione come una ripartenza. Abbiamo il dovere e l’obbligo di dimostrare a tutti che il Lanerossi comunque merita questa opportunità, per riprendersi il suo posto dignitoso nel calcio nazionale che conta.

Che cosa ne pensi degli ultimi arrivi a Vicenza, basteranno per una dignitosa partecipazione al campionato cadetto?
Lo spero e ci voglio credere. Ma devo anche dire che i nomi contano poco, quello che è importante, è che ogni giocatore che indosserà la maglia del Lane si senta orgoglioso di questo e sputi l’anima per 90 e più minuti. Sarà il valore aggiunto per conquistare una giusta, appassionata e sperata salvezza e per riconquistare e meritarsi finalmente l’amore della tifoseria e della città di Vicenza.

Ogni volta che arrivano i tifosi lontani a Vicenza è una grande festa. Voi del gruppo toscano vi ritrovate periodicamente con alcuni tifosi emiliani e qualche lombardo. Com’è nata questa iniziativa?
Questa è una domanda che mi fa enormemente piacere. Diciamo che la tecnologia moderna ci ha dato veramente una grossa mano per molti congiungimenti. Non esiste una data precisa, ma un bellissimo divenire day by day . Una scoperta costante di tifosi allampanati, sparsi per diverse regioni d’Italia, che un minuto prima erano convinti di essere gli unici tifosi all’infuori di Vicenza. Tutte le volte che ci incontriamo (ormai piuttosto frequentemente!) è sempre una festa, ovviamente l’unico argomento è il Lane e tutto il resto non conta.

Uno come te, che ha iniziato a tifare addirittura per la Nobile Provinciale dei vent’anni consecutivi in serie A, è un serbatoio di ricordi praticamente inesauribile. Qual è quello a cui sei più affezionato? Non dirmi Coppa Italia e Chelsea perché non ci credo! I fiori più belli spuntano tra le rocce delle montagne dove pochi riescono ad arrivare.
Credo che fosse nel 2007. Ero a Monaco di Baviera per lavoro e alle 20.30 si giocava a Pisa. Partenza dalla Germania verso le ore 13.30 o giù di lì, corsa a tavoletta verso la città toscana e arrivo solo due minuti prima del fischio d’inizio con ingresso alla curva vicentina, atteso dai miei compagni. Pacche e abbracci per tutti, poi come in un film due gol di Bjelanovic e vittoria! Gioia infinita ovviamente e la notte non sono riuscito nemmeno a prendere sonno.

Anche a te Roby regalo una bacchetta magica per far scendere in campo la tua formazione ideale di tutti i tempi, e quando dico tutti i tempi intendo la storia del Vicenza dal 1902 a oggi.
Bremec, Montani, Marangon, Filippi, Bjorkund, Carrera, Schenardi, Cerilli, Rossi, Baggio, Otero. Allenatore: G. B. Fabbri!

Giocatore e allenatore toscano in biancorosso che ricordi con più simpatia.
Ovviamente Paolo Rossi e come allenatore Silvio Baldini, poco fortunato, ma ho avuto occasione di conoscerlo personalmente e devo dire che è una splendida persona.

Siamo alla fine, vuoi mandare un messaggio e un saluto al capitano e alla squadra per questo inizio di campionato?
Un grande augurio a Lopez ed i suoi ragazzi. Tutto il popolo biancorosso vi guarda ed in cuor suo spera di essere orgoglioso di voi. La nostra speranza è quella che portiate rispetto e onore alla maglia che indossate. Solo così ognuno di noi potà andare fiero nel dire “io sono tifoso del Lanerossi Vicenza”. Comunque sempre solo un grido: FORZA LANE!!

Grazie Roby! Nella foto che ci hai mandato (in copertina, ndr) ti vedo ritratto con due monumenti della mitica Versilia biancorossa… spero di rivedervi presto qui a Vicenza per un buon pranzo e una grande vittoria del nostro amato Lane!

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