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E’ con grande gioia che mi accingo a presentarvi l’intervista con Traudy Brunner, la tifosa lontana che è una vecchia conoscenza della curva Sud, altoatesina di nascita ma residente in una città che proprio non riesco a pronunciare.

Buongiorno Traudy, è un piacere e un onore fare due chiacchiere con te. Una sud-tirolese di San Candido fidanzata con un tifoso lontano della Toscana. Siamo tutti curiosi di ascoltare la vostra storia.
Che dire della nostra storia, due grandi amori nati insieme e cresciuti praticamente di pari passo. Infatti è stato proprio grazie all’incontro con Roberto che mi sono avvicinata per la prima volta alla tifoseria biancorossa. Da quel momento in poi, nonostante io risieda nella città innominabile e lontana da Roby, il Lane è diventato la nostra seconda casa facendoci conoscere tanti straordinari amici con i quali abbiamo condiviso emozioni che non pensavo di poter provare per una squadra di calcio. Tutte le sofferenze degli anni passati e finalmente le soddisfazioni di questa stagione hanno cementato la nostra nuova famiglia. C’è un solo grido “Forza Lane sempre!”

Quindi tu e Roby siete la prima e unica coppia ufficiale di tifosi lontani. Un grande onore ma anche una bella responsabilità.
Sicuramente è un grande onore quello di essere i primi a poter portare in alto i colori del Vicenza, insieme da lontano. Però grazie proprio all’incredibile affiatamento e coesione dei tifosi lontani è ormai quasi impossibile scindere il singolo o in questo caso la coppia dal gruppo. Proprio per questo non parlerei di grande responsabilità per noi tant’è che quando entriamo nel Menti devo confessare che mi concedo il mio unico piccolo grande tradimento, per quei 90′ divento prima di tutto una tifosa con buona pace di Roberto.

Toglimi una curiosità: in una coppia come la vostra, il tifo per il Lane è un valore aggiunto o una presenza ingombrante?
Assolutamente un valore aggiunto. Infatti la direzione “Menti” non è mai fonte di discussione, anzi, spesso mettiamo in coda gli eventuali impegni del singolo per poterla prendere insieme… magari in compagnia di qualche altro tifoso lontano raccolto per strada!
So che sei la fotografa ufficiale della “Vecchia Versilia biancorossa”: qual è la foto più bella che hai scattato?
A dire la verità il titolo di fotografa ufficiale della “Vecchia Versilia biancorossa” me lo sono trovata cucita addosso quasi a mia insaputa. Ovviamente è un titolo che mi inorgoglisce molto e ogni volta che mi è possibile cerco di svolgerlo al meglio delle mie possibilità… d’altra parte i soggetti sono davvero ineguagliabili!! Parlarti di una foto in particolare mi è difficile, ma sicuramente mi sono veramente emozionata tanto a fotografare le maglie esposte nella mostra del marzo 2014, trovandomi tanta storia tutta insieme davanti in un colpo solo!

Credo che molti siamo i soggetti che si prestano a uno scatto: preferisci i volti dei tifosi o piuttosto le atmosfere?
Sicuramente fotografare il risultato dello sforzo comune può dare risultati interessanti e spettacolari ma onestamente preferisco ritrarre i volti dei tifosi. Le emozioni che questo tipo di foto possono trasmettere anche a distanza di tempo sono forse più umane e intense. Questo indipendentemente dal fatto che io ritragga uno sconosciuto o un amico dato che ogni singola espressione, sia essa di gioia, di tensione o di delusione, riesce quasi a riportarmi al momento in cui la foto è stata scattata.

C’è un personaggio del Vicenza presente o passato che avresti voluto fotografare?
Marcelo Otero! Anche se ai tempi purtroppo non ero ancora una tifosa del Lane ho sempre sentito parlare del suo mitico volo dopo ogni gol segnato. A maggior ragione ho avuto anche la fortuna di conoscerlo di persona alla festa della presentazione del tuo libro per il 110° anniversario della fondazione della società, scoprendo che dietro al grande campione si cela una persona di grande umanità e simpatia. Questo sicuramente aumenta ulteriormente il cruccio di quei mancati scatti.

Personalmente sono un’appassionata della storia antica del Vicenza, quando vedo una delle vecchie foto dell’Associazione Vicenza Calcio dei primi anni del ‘900 mi vengono i brividi. Secondo te chi fotografa è conscio del grande compito di “custode del tempo” che si assume? Sono testimonianze che resteranno a chi viene dopo di noi a ricordare eventi e persone, stati d’animo ed emozioni.
Forse oggi vivendo nell’era dei “selfie” si è un po’ persa questa concezione. Però chi ancora ama veramente la fotografia prima ancora di scattare con gli occhi scatta col cuore rendendo ogni signola foto parte di quella eredità che fortunatamente persone come te tutt’ora continuano e continueranno ad apprezzare e valorizzare.

In effetti sarebbe bello organizzare una mostra fotografica dei tifosi, in cui ognuno si impegna a presentare le sue due foto più belle o più significative.
Dimmi solo dove e quando… idea splendida!

Giriamo l’idea a biancorossi.net allora! Tornando al calcio giocato il Vicenza ha giocato la partita contro l’Avellino a stadio quasi esaurito e in un clima di grande festa. Secondo te meglio uno stadio stracolmo di occasionali come quest’anno o uno stadio con solo i fedelissimi, come l’anno scorso in Lega Pro?
La mia più totale stima va a coloro che ci sono sempre stati e che hanno seguito la squadra anche nell’inferno della Lega Pro nel bene e nel male, l’anima del Lane sono loro. Va anche detto però che “l’appetito vien mangiando” quindi ben vengano tutti i tifosi possibili a sostenere la squadra. Chissà che tra quelli occasionali non ci siano anche molti futuri tifosi da zoccolo duro.

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So che vuoi lanciare un appello per una cosa che ti sta molto a cuore, persa in curva Sud durante la partita contro il Carpi, sciarpa che si può vedere nella foto allegata all’intervista.
Sì è vero! Nel caos generale di quella partita ho perso un cimelio a me molto caro ovvero una sciarpa estiva con su un lato la firma che il grande Stefan Schwoch mi ha voluto regalare in occasione della sua ultima partita giocata e dall’altro quella dell’altrettanto grande Marcelo Otero. Se qualcuno l’avesse trovata e mi volesse fare questo grandissimo regalo lo comunichi a te, o alla redazione o lo scriva sul forum dei tifosi “Magico Lane”. Me la vengo a prendere ovunque!!

Un pensiero su voi tifosi lontani, sempre pronti a sobbarcarvi chilometri e fatica per essere qui a Vicenza a sostenere la squadra.
Non ci sono né chilometri né fatiche troppo grandi che non valgano la gioia di condividere l’affetto e la calorosa accoglienza che ogni volta riceviamo aldilà dei risultati (ovviamente meglio vincere!!!). Anche perché ogni tifoso lontano non aspetta altro che condividere la propria passione e la propria particolare personalità con il resto del popolo biancorosso. Mai troppo lontani per un “Forza Vicenza”!

Siamo arrivati al congedo: vuoi mandare i saluti al mister e alla squadra?
Certo che sì, e vorrei ringraziarli per la splendida stagione e per l’impegno che dimostrano ogni giornata quindi… ciao mister e forza ragazzi! Questo con la certezza di rivederci anche in quel di Andalo dove, se vedrete una matta con un matto, una tenda e macchina fotografica non preoccupatevi, siamo io e Roby!!

Grazie Traudy, un grande abbraccio e arrivederci alla prossima!
Grazie a te Anna e alla redazione di biancorossi.net di avermi ospitata. E’ stato un vero piacere. Un saluto a tutti i malati di Menti!

(Ringraziamo Traudy e coglieremo sicuramente l’idea della mostra fotografica dei tifosi. Intanto tutti -non solo i “malati di Menti” lontani- possono inviarci le proprie foto a redazione@biancorossi.net)

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