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Dopo lo stop contro il Carpi, torna d’attualità la questione societaria e le tante situazioni che ruotano attorno alla vicenda legata alle trattative di vendita. Vi ricordiamo che potete scrivere a redazione@biancorossi.net inviandoci le vostre opinioni, i vostri consigli e le vostre domande. La redazione si riserverà il diritto di non pubblicare o censurare testi e parole non ritenuti idonei.

Gentile redazione, cerco di capire come possa passare sotto silenzio il fatto che a Vicenza ci sia un presidente con la deroga (delega n.d.r.) a vendere, un advisor che è stato scelto dalla società per trovare possibili acquirenti, e una persona nel nome di Sergio Cassingena che da anni dice che non fa più parte del Vicenza, e che invece tratta con degli imprenditori vicentini che poi alla fine della fiera sono sempre i soliti. Manca Dalle Rive, ma mi aspetto di vederlo sbucare da un momento all’altro. Come è possibile esista una situazione del genere che sembra una baraonda senza senso? Come può essere ceduto il Vicenza in un casotto del genere? Sono passati pochi mesi dall’estate scorsa, dall’altra trattativa portata avanti da Cassingena con Preto e tale Segalla, e sembra che tutti se ne siano dimenticati.

La vicenda assunse toni talmente ridicoli con un comunicato di Finalfa firmato da Sergio Cassingena pieno di bugie che Massimo Manduzio giustamente lo annientò così:
Ora il re è nudo. A scoprirlo l’avvocato scledense Roberto Azteni. Al cronista che non conosceva fino a un paio di giorni fa affida dichiarazioni e prove di quel che sostiene con la sincerità di chi non ha nulla da nascondere e vuol dire la verità perché ci tiene, com’è giusto che sia, ad essere considerato per quello che è: un serio professionista. Antonio Rosati, che lui non cita mai, gli ha affidato un compito, che ha cercato di svolgere al meglio: trattare l’acquisto del Vicenza. La mancanza di serietà sta tutta dall’altra parte e a questo punto è del tutto indifendibile. Bugie, gelosie, ripicche, dilettantismo, incapacità, arroganza: nel frullatore di questa pessima figura, l’ennesima, entrano tutti i personaggi coinvolti, del Vicenza e di Finalfa. E a questo punto non possono più prendere in giro nessuno ma solo pensare a lasciare il Vicenza.

Purtroppo dopo 8 mesi sembra che questi fatti e questi scritti se li siano dimenticati tutti. Cassingena è di nuovo a trattare la cessione del Vicenza mettendosi in concorrenza con un’altra trattativa portata avanti da Cunico e Gallovich. Ci sarebbe da ridere per non piangere, ma questa è la realtà. La realtà di un ex (ex?) presidente che scompare quando il Vicenza perde e riappare come i funghi dopo una settimana di pioggia appena le cose vanno bene, continuando a portare una jella incredibile visto che appena Cassingena ricompare sui giornali, il Vicenza puntualmente perde.

Paolo da Sovizzo

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Articolo scritto dalla Redazione di Biancorossi.net

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