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La Parola al tifoso di ieri toccava punti critici come lo sono quelli sui dati di bilancio e sull’ipotesi di fallimento. Oggi Roberto cerca chiarezza sulle motivazioni della nostra risposta. Vi ricordiamo che potete scriverci a redazione@biancorossi.net inviandoci le vostre opinioni, i vostri consigli e le vostre domande. La redazione si riserverà il diritto di non pubblicare o censurare testi e parole non ritenuti idonei.

Cara redazione, scrivete: “Quanto al fallimento, la nostra opinione è che non ci si arriverà, almeno a breve”. Fatemi/ci capire il perché. Ho visto il bilancio del Vicenza Calcio e ho cercato di comprendere l’analisi svolta dal vostro lettore lo scorso anno, ho seguito gli sviluppi dell’approvazione del bilancio e i commenti allarmanti dei revisori contabili, ne traggo alla luce di tutto quanto alcune conclusioni semplificate:
– La Banca Popolare non rientrerebbe nel credito perché probabilmente non ne ha interesse, essendo coperta da garanzie fidejussorie
– I fornitori non rientrerebbero nel credito perché in caso di fallimento, con un debito così alto, non vedrebbero probabilmente il becco di un quattrino
– Altri debiti sono probabilmente facilmente “risolvibili” dagli attuali proprietari (mi riferisco a Isola)
– Le imposte erariali sono rateizzate.
Il problema dunque è principalmente il flusso di cassa, cosa che lo scorso anno ha portato alla penalizzazione, ma che in qualche modo (ai più sconosciuto) non sembra quest’anno essere nuovamente un problema nonostante scadenze pesanti a breve.
Cosa è cambiato? Su che basi? Perché entrare in questi aspetti dal punto di vista dell’approfondimento, nei limiti di ciò che risulta essere informazione pubblica o informazione reperibile, risulta essere un insormontabile “tabù”? Se invece vi è qualcosa di quantomeno sospetto, cosa limita l’approfondimento di tali aspetti? Può davvero essere così semplice nascondere qualsiasi indizio sulla struttura societaria e le sue evoluzioni negli anni?
Vi chiedo tutto questo perché vi ritengo l’unica fonte qualitativamente di livello giornalisticamente parlando, con la speranza di un riscontro; la mancanza di discussione sui problemi del Vicenza Calcio ritengo sia quella malattia che sta facendo “morire” una delle più belle realtà che la provincia abbia vissuto sportivamente parlando nell’ultimo secolo, senza eufemismi.
Grazie
Roberto

Caro Roberto, in parte ti rispondi correttamente da solo. Fai un esame veritiero del quadro generale analizzando la situazione dei creditori, banche e debito IVA. Quanto al problema di flusso di cassa o liquidità che dir si voglia, la questione è abbastanza semplice. Ti sei mai chiesto perché quando servono assolutamente i soldi ci sono sempre? La risposta mi pare ovvia, questa proprietà ha disponibilità ma ha deciso di spendere per il Vicenza il meno possibile, il minimo indispensabile. Una società che negli ultimi tre mercati ha portato in cassa quasi otto milioni di euro da giocatori (che via da Vicenza fanno bene, chissà perché?) presi spendendo zero. Anche nelle trattative di vendita ti sembra che questa società sia veramente costretta a vendere? Per dirla chiara e in poche parole, noi abbiamo sempre sostenuto che questa proprietà ha acquistato il Vicenza vedendo fallire il loro progetto (che non si sia mai capito quale fosse è un altro argomento su cui si potrebbe parlare una settimana) e di conseguenza poi ha deciso di limitare al minimo l’apertura del portafoglio. Un po’ come quando l’Enic, appurata l’impossibilità di poter costruire lo stadio sviluppando il loro programma sportivo, ha deciso di mettere in vendita il Vicenza tenendolo in vita ma senza più investire un euro. E ricordiamo che Enic è proprietaria del Tottenham, e di soldi ne hanno e ne avevano a palate. Quando fallirà quindi il Vicenza? La risposta l’ha data Sergio Cassingena al grande Giorgio Carrera, che lo invitava a portare i libri in tribunale, con un eloquente “solo quando lo deciderò io”. Quanto all’ultimo quesito sulla composizione societaria, ribadiamo che le cosidette Fiduciarie hanno, tra gli altri, la finalità LEGALE di coprire chi non vuole apparire come socio in società di capitali e non rendere pubblico quindi il suo nome. Per cui non solo è semplice nascondere i nomi dei soci del Vicenza, ma è consentito dalla legge. Infine ti ringraziamo per gli apprezzamenti, e concordiamo con te che per troppo tempo i problemi del Vicenza calcio sono stati nascosti. Ma di questo non ci sentiamo colpevoli, da sempre abbiamo cercato con massimo impegno e serietà di rendere nota la mala gestione di questa proprietà. Buona giornata. Ciao

 

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Articolo scritto dalla Redazione di Biancorossi.net

4 Commenti

  • roberto ha detto:

    La risposta è molto semplice i personaggi che hanno gestito la società hanno sempre pensato di fare impresa con il cacio lucrando il più possibile. Come ? Se i soldi quando sono alle strette ci sono sempre è perchè vogliono il massimo risultato con il minimo sforzo e subito. Ricordo le dichiarazioni di Pretto quando disse a rigorosamente che con il calcio si puo ancora guadagnare. . Eccoci il miglior guadagno per questi è non spendere un euro dai ricavi. Nonj hanno mai avuto il coraggio di trattenere un giovane più di un anno appena si sente odore di guadagni via. Ok sbrissa lo puoi dare all,atalanta ci puoi rosicare qualcosa ma se non rischi trattenendolo e facendolo crescere con una squadra di vertice puntando veramente a vincere un campionato il suo valore non decollerà mai. Come dire meglio qualcosa oggi che magari niente domani. Ecco il perchè la denominazioni da casolini.

  • Alberto ha detto:

    “noi abbiamo sempre sostenuto che questa proprietà ha acquistato il Vicenza vedendo fallire il loro progetto (che non si sia mai capito quale fosse è un altro argomento su cui si potrebbe parlare una settimana) e di conseguenza poi ha deciso di limitare al minimo l’apertura del portafoglio”.

    Ecco … sarebbe interessante aprire un dibattito per capire quale fosse questo loro progetto: collocare lavorativamente il figliolo? Entrare nel salotto buono di Vicenza? veicolare in giro per l’Italia il marchio Sisa? O …. ben altro?
    Alberto

  • elio ha detto:

    Concordo su tutto. Il problema è che questi appena possono ci guadagnano,fosse anche un euro.mettici inoltre la totale assenza di passione ed il risultato è la fine della storia del lane. E poi si spacciano per vicentini. Ma sarà vero che ci sono azionisti siciliani?

  • antani ha detto:

    La procura indaghi!!!! Xche’ non lo fa’?!!!!

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