Gentile redazione di biancorossi.net,

buonasera e grazie per l’ospitalità che mi date.
Vorrei portare agli occhi della gente un problema sempre più grande che si sta presentando gli ultimi sabati allo stadio.
Premetto che io vado in curva sud da trent’anni, e non l’ho mai vista così deprimente. Opposte “fazioni” che si combattono (neanche fosse politica) su chi dirige meglio la curva. Gli ex Vigilantes ancora nel mezzo a farsi “aiutare” dai gruppi del centro di coordinamento (ma robe da matti) per andare avanti. I NO TdT che con la scusa della tessera hanno ormai rotto le scatole. Cori che si sormontano uno con l’altro. Uno che non contesta Cassingena (padronissimo di non farlo) è considerato un “pirla”, l’altro che lo contesta (sacrosanto farlo) è considerato un “rompiballe”, arriviamo pure a “baruffare” tra tifosi della stessa squadra, a far spostare di posto chi per anni si è sempre seduto, ha sempre cantato in quella posizione perché non la si pensa come loro.
Siamo arrivati ad un punto di non ritorno. Che razza di curva è questa? Che cosa pensano di portare avanti comportandosi come dei bambini?
Credo che farebbero bene a uscire tutti fuori, menarsi un po’ tra di loro (fuori dalla curva) e poi tornare dentro e cantare tutti insieme.
Poi questa cosa della tessera del tifoso e degli insulti a chi ha deciso di farla ha da finire secondo me. Capisco chi porta avanti questa lotta, ma davvero, è ora di piantarla.
Scusate lo sfogo, ma può andare male la squadra, ma la curva sud, la più bella curva d’Italia, non può essere “trattata” cosi!

Marco Trevisan

Non sta a noi entrare nel merito delle dinamiche interne di una curva, anche perché “dall’esterno” il giudizio rischia di essere sommario. Pubblichiamo questa lettera – termometro a nostro avviso dell’umore di chi va al Menti e non fa parte di nessun gruppo organizzato – con l’auspicio che i vari gruppi della Sud (ex Vigilantes, No Tdt, Old Fans…) ci scrivano per spiegare le proprie ragioni, proponendo magari una soluzione per risolvere una situazione che, crediamo, non piaccia davvero a nessuno.

(red.)