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Variati chiede un confronto con società e tifosi

Da 5 Maggio 2013 - 17:29Non Ci Sono Commenti2 min leggere

Il cancello sfondato, alcuni tifosi della curva Sud che invadono l’area a ridosso del terreno di gioco, la partita sospesa per mezz’ora, i carabinieri in assetto antisommossa in campo, l’addetto alla sicurezza che esce dallo stadio con il volto insanguinato. Ieri pomeriggio allo stadio Menti la rabbia dei tifosi biancorossi è esplosa nel peggiore dei modi e le immagini dei disordini hanno fatto il… giro d’Italia. Ogni giorno ricevo lettere e mail da tifosi vicentini che mi chiedono di fare qualcosa per salvare il Vicenza Calcio, descrivendomi l’angoscia per i deludenti risultati sportivi e per la mancanza di certezze sul futuro della società. Fino ad ora non sono mai intervenuto in modo ufficiale, perché sono convinto che un’Amministrazione pubblica debba cercare di stare al di fuori delle vicende di una società sportiva; quando la politica si occupa di calcio, troppo spesso alla ricerca di consensi tra i tifosi più che di soluzioni, rischia di fare solo danni. Ma ieri è apparso evidente a tutti che le tensioni sportive hanno superato i limiti accettabili e sono sfociate in azioni molto pericolose sia dentro che fuori lo stadio. La situazione è grave e ormai non si tratta più solo di sport, ma anche di ordine pubblico e di tensioni fortissime che rischiano di degenerare: per questo, domani chiederò un confronto con la società sportiva, i rappresentanti dei tifosi e le Forze dell’ordine per cercare soluzioni per stemperare le tensioni. Il Vicenza calcio è una squadra dalla storia gloriosa, una passione che si tramanda da generazione a generazione di tifosi, un simbolo della nostra città, una tradizione riconoscibile in Italia e nel mondo. Tutti devono fare la propria parte per tutelare e proteggere un patrimonio che è dell’intera città.

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Articolo scritto dalla Redazione di Biancorossi.net

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