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Oggi appuntamento con Nicola, insegnante di Storia delle dottrine politiche all’Università di Milano, tifoso lontano di lungo corso.

Ciao Nicola, eccoci arrivati anche a te. Facciamo le presentazioni di rito per chi ancora non ti conosce. Tifoso del Vicenza da quando e perché?

La mia decisione di tenere al Vicenza è maturata prestissimo ed è stato un vero e proprio colpo di fulmine; avevo circa 5 o 6 anni, una famiglia interista – ho sempre vissuto a Milano, non ho alcun rapporto con la città di Vicenza – ma aprendo l’album delle figurine di mio fratello fui subito rapito dai colori biancorossi, volevo avere solo le figurine del Vicenza; ragion di più quando scoprii che l’unico giocatore di serie A che aveva il mio nome, giocava nel Vicenza: Nicola Ciccolò. E’ stata quindi soprattutto un’attrazione cromatica che si è presto rilevata un amore eterno. Ricompensato da subito, sin dalla prima volta che mio padre mi portò allo stadio di San Siro a vedere un Inter-Vicenza (recupero di mercoledì di una partita sospesa) e vincemmo per 2 a 1 espugnando San Siro; segnarono Galuppi e Damiani ma soprattutto giocò una magistrale partita Ezio Vendrame, mio primo idolo biancorosso.

Mi risulta che in Lombardia vi fosse una nutrita rappresentanza di tifosi del Vicenza. Se non sbaglio negli anni novanta era attivo anche un club “Vigilantes Milano”.

Sì, è vero, a Milano eravamo un buon gruppetto; c’erano Stefano Fabbri, Paolo Lioy, il povero Guido Boscolo, conosciuto in curva come il Principe, Antonio Mascolo; ogni tanto si aggiungeva mio fratello maggiore Giancarlo, un po’ per farci da scorta, ma soprattutto perché sempre di più aveva a cuore anche lui le sorti dei biancorossi. Curiosamente, sia io che Stefano e Paolo abbiamo frequentato lo stesso liceo milanese; ricordo che Stefano si avvicinò a me a scuola dopo un Rodhense-Vicenza 1-1, dicendomi che la domenica prima aveva notato allo stadio di Rho la mia esultanza al gol di Grop, e che quindi dovevo essere, come lui, uno sfegatato tifoso biancorosso. L’approccio con Paolo fu diverso, mediato da Filippo, mio fratello minore, che frequentava la stessa sezione di Paolo ma qualche anno dopo e così ad un certo punto aveva “ereditato” il banco di Paolo dove era riportata a pennarello indelebile la formazione del Vicenza. Una volta avvertitomi di questa fantastica scoperta, lo incaricai di scoprire nelle classi superiori chi era stato l’autore di quella meravigliosa impresa, e così arrivai a Paolo. Guido e Antonio li conobbi invece direttamente allo stadio in qualche trasferta, forse a Monza, quando finita la partita, saliti sul pullman gli altri tifosi provenienti da Vicenza, noi “foresti” dovevamo raggiungere la stazione o le nostre macchine ben attenti a non farci beccare dai tifosi di casa

Sei un insegnante universitario, quindi ti rivolgiamo una domanda anche sul tuo lavoro. La pesantissima crisi economica ha portato a un calo sensibile delle iscrizioni, creando di fatto una selezione naturale tra chi può permettersi di studiare e chi no. Le ricadute secondo te quali potrebbero essere?

Io insegno nella facoltà di studi umanistici (ex lettere, storia e filosofia) che è una facoltà non a numero chiuso e pertanto non risente del calo delle iscrizioni, le quali anzi sono in aumento in questi ultimi anni, almeno qui a Milano. Forse ciò è dovuto anche al fatto che siano a numero chiuso altre facoltà e che quindi quelle ad accesso aperto finiscano poi per comprendere gli studenti che non sono riusciti ad entrare altrove. Quello che invece mi spaventa molto, pensando ai miei studenti, sono piuttosto le prospettive future; dopo che si sono laureati, quando passano a trovarmi, mi parlano solo di precariato, di contratti a termine, della difficoltà a pianificare per il meglio la propria vita. E non solo i neolaureati, ma anche persone che ormai hanno superato la trentina.

Torniamo al calcio. Tu vivi a Milano, regno di due grandissimi club metropolitani. Puoi dirci in che considerazione è tenuta una squadra di provincia come il Vicenza, la Cenerentola che è riuscita comunque a portare al Meazza 14.000 tifosi per una partita contro il Milan?

Per un milanese, che non ha con la città di Vicenza alcun tipo di rapporto parentale, vi era sempre, soprattutto da ragazzino, il solito tormentone: “A che squadra tieni?” – “Al Vicenza” – “Sì, ma come squadra vera a chi tieni? Al Milan, all’Inter o alla Juve?” – “Io tengo al Vicenza” – “Capito, ma chi speri che vinca lo scudetto?” – “Il Vicenza” – “Ma se il Vicenza non è in serie A, a chi tieni?” – “Non mi interessa la serie A, a me interessa il Vicenza, perché io tengo al Vicenza”… In generale però noto sempre simpatia per il Vicenza, ogni interlocutore ci tiene a ricordare sempre aneddoti, giocatori, partite importanti del Vicenza; siamo pur sempre la nobile provinciale, quella squadra per cui il grande giornalista milanese Gianni Brera arrivò a dire: “Non avrei mai creduto che una squadra di provincia potesse giocare al calcio come giocò il Lanerossi Vicenza”

Considerando gli ultimi risultati il Vicenza dovrà guadagnarsi la promozione ai play off: quali squadre pensi ci toccheranno? Vuoi azzardare un pronostico?

Siamo una buona squadra, abbiamo tutte le carte in regola per poter dire la nostra anche ai play off, e quindi sono fiducioso. L’unica perplessità, a mio parere, riguarda il portiere: ogni tanto mi pare di vedere Ravaglia disattento, poco concentrato, nonostante credo abbia buone potenzialità soprattutto tra i pali, un po’ meno nelle uscite. Ma spero che tale mia perplessità sia smentita dalle prossime prestazioni di Ravaglia. Penso che ce la giocheremo con Pro Vercelli e Cremonese, squadre più fisiche ma meno tecniche della nostra. Siccome le vedo alla pari con noi, penso che tutto dipenderà dalla freschezza fisica e mentale con cui si arriverà a maggio.

Una pazzia che hai fatto per il Lane?

Sarebbe facile rispondere che per un milanese è già una “pazzia” tifare Lane, ma non è così: per me tifare Lane è condizione esistenziale, è normalità. Rifacendomi a episodi concreti: ricordo un Vicenza-Ascoli nell’85: ero appena uscito dall’ospedale in seguito ad un grave incidente automobilistico, e i medici mi aveva intimato un periodo casalingo e assolutamente vietato di frequentare luoghi troppo affollati perché mi avevano appena rimesso in sesto con una placca un braccio spezzato in più punti. Però, dopo tanto ospedale, avevo voglia di vedermi il Lane al Menti subito. Così non solo venni a Vicenza, ma mi piazzai ovviamente in curva sud in mezzo ai Vigilantes, un luogo molto affollato. Tre gol, e soprattutto la cavalcata di Lucchetti che provocò il rigore del terzo gol, ripagarono la mia fuga dai “domiciliari” post-operazione.

Uno dei ricordi più belli è invece quello legato ad un sabato sera a Milano; mio fratello giocava in una squadra allenata da Maurizio Mosca, il famoso giornalista sportivo, allora vice-direttore della Gazzetta, che sapendo della mia passione per il Vicenza mi portò a conoscere la squadra alloggiata presso un hotel del centro in attesa di Milan-Vicenza del giorno dopo. Ricordo come se fosse ora io, mio fratello, Mosca e G.B. Fabbri seduti al bar dell’albergo a bere e a chiaccherare del Vicenza, con Fabbri che fermava ogni giocatore che passava per presentarmelo: “Lui è un giovane tifoso del Vicenza, abita a Milano ma tifa per noi”. E così ho parlato con Paolo Rossi, Carrera, Prestanti, Galli, Faloppa e tutti gli altri. Una forte emozione per un ragazzino come me allora.

Anche per te la solita domanda di prassi sulla tua formazione ideale di tutti i tempi …..

Se fai questa domanda ad uno della mia generazione non può che risponderti tutto di un fiato e a mo’ di mantra: GalliLeljCallioniGuidettiPrestantiCarreraCerilliSalviRossiFaloppaFilippi!

Però te ne propongo anche un’altra che è, a sua volta, un po’ un mix di altri due momenti epici del “mio” Lane: Brivio, Mendez, Pasciullo, Di Carlo, Bjorklund, Lopez, Perrone, Fortunato, Lucchetti, Nicolini, Otero. Però ho lasciato fuori Viviani, e Maurizio Rossi, e Rondon e Montani… No, troppo difficile rispondere a questa domanda… Anche per l’allenatore come farei: G.B. Fabbri o Guidolin? Ma così lascio fuori Bruno Giorgi…

Grazie della chiacchierata Nicola. Vuoi mandare un saluto al Capitano, alla squadra e a tutti i tifosi vicentini?

Certo al Capitano va tutta la mia stima e ammirazione, rifacendomi alla domanda precedente non saprei proprio chi preferire tra lui e Giorgio Carrera; ai giocatori rivolgo un’esortazione: siate fieri di indossare questa maglia che è stata protagonista della storia del calcio italiano, siate meritevoli dell’affetto che i tifosi vi dimostrano, non deludete una passione che ha pochi eguali nel nostro paese, il numero degli abbonati anche quest’anno sta lì a dimostrarlo. I tifosi li saluto con affetto, soprattutto l’amico Gian Maria Maselli; è vero che con il tempo, con l’età, mi sono un po’ troppo “imborghesito” (e, lo ammetto, complici anche Sky e quest’anno TVA…) e quindi ho latitato dal Menti in questi ultimi anni, ma spero di risalutarli di persona quanto prima: come cantano i Derozer sono loro la mia tribù!

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7 Commenti

  • Luigi ha detto:

    Applausi.

    • gianluca reniero ha detto:

      Io vivo dal 1998 a Torino, perché almeno nell’ambito dei quattro gatti (magnagati) che viviamo tra Lombardia e Piemonte non formiamo un club biancorosso? lo so, è un’idea del caso, però…
      Gianluca Reniero -Torino

  • stefano ha detto:

    Nicola uno di noi ! ti aspettiamo per i play off, magra consolazione ,ma cmq. una voce in più in curva .

  • luca ha detto:

    Nicola sei un grande

  • Cristian ha detto:

    “A che squadra tieni?” – “Al Vicenza” – “Sì, ma come squadra vera a chi tieni? Al Milan, all’Inter o alla Juve?” – “Io tengo al Vicenza” – “Capito, ma chi speri che vinca lo scudetto?” – “Il Vicenza” – “Ma se il Vicenza non è in serie A, a chi tieni?” – “Non mi interessa la serie A, a me interessa il Vicenza, perché io tengo al Vicenza

    GRANDE NICOLA!! SERIE A,B, o C SOLO LANEROSSI

  • Alex ha detto:

    Anno Domini 1977-78:
    Vacanze in Sardegna: Ma tu vieni da VICENZA, allora conosci Paolo Rossi?
    A che squadra Tieni ? Lanerossi Vicenza.
    In quegli anni non c’era bisogno di dare altre spiegazioni o di tenere per 2^ squadre…..

    PRIMA O POI TORNERANNO QUEI TEMPI, CREDIAMOCI!!!! ……(Cassingena-SCHETTINO permettendo)

  • Maurizio da Marostica ha detto:

    Grande Nicola
    sempre e solo Lane

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