Salta al contenuto principale

Torna, a distanza di qualche mese, l’Ozz-side. La pausa è servita per evolvere la sezione che dalle vignette sfocia -anche- nei testi scritti con la stessa capacità di graffiare, sprizzare ironia e far riflettere. Oz inaugura questo spazio con il commento sull’esonero di Lopez e il conseguente arrivo di Marino.

 

Finita così, nel peggiore dei modi. Espulso dal signor Ripa di Nocera Inferiore, il Capitano chiude in anticipo la sfida col Modena e il campionato, vittima dell’ennesima perla della società di cui avrebbe dovuto coprire gli scempi col suo carisma.

Coraggiosamente il Capitano aveva accettato, conscio del suo ruolo di paravento ma voglioso di dimostrare di essere qualcosa di più. E così ha fatto, raccogliendo i pezzi di una squadra devastata dalla retrocessione e facendo un gruppo da un manipolo di ragazzini disorientati dalla Lega Pro, lui che la Lega Pro (allora Serie C) l’ha conosciuta, e bene anche. Li ha portati ai playoff, prendendosi tutte le responsabilità, unico parafulmine di una dirigenza assente e di una proprietà che ancora non è dato conoscere, mettendosi al timone della nave anche e soprattutto quando il mare era in tempesta, senza abbandonarla. Un vero Capitano non abbandona mai la sua nave.

Poi il ripescaggio e una squadra fatta in un quarto d’ora prima dell’inizio del campionato, la preparazione fatta per la C da usare in B, ancora disorientamento. Chi rimette insieme i pezzi? Bravi, di nuovo il Capitano col suo bagaglio di carisma. Fa di nuovo gruppo (e chi capisce qualcosa di calcio sa quanto sia importante fare gruppo, soprattutto quando la qualità nei piedi è quella che è data l’abitudine a presentarsi al mercato con l’obiettivo di raccattare denari anziché spenderne), inizia il campionato e lo fa discretamente, nonostante infortuni, rigori contro e espulsioni, fino alla sconfitta col Modena dove si presenta con mezza squadra fuori e comunque tiene bene il campo. Certo, forse fa i cambi sempre troppo tardi, si innamora di giocatori e moduli, il gioco non è brillantissimo ma portate pazienza, Guardiola era già sotto contratto.

La sconfitta col Modena non è solo la sconfitta di una squadra sul campo ma anche l’ennesima sconfitta di una dirigenza che non ne azzecca una che sia una, alla faccia dei grandi numeri.
Si è rifugiata nella decisione più facile, quella che di solito fa chi non sa dove sbattere la testa, quella di cambiare il nocchiero nonostante sia palese a tutti che la navigazione è difficoltosa perché la barca è rappezzata e fa acqua da tutte le parti. Una decisione che ignora per l’ennesima volta i sentimenti della piazza (perché il Capitano sa fare gruppo anche fuori dallo spogliatoio) e che, tra l’altro, fa a botte con la situazione economica in cui versano le casse societarie: pagare uno stipendio in più per un nuovo allenatore non sembra proprio la prima necessità per chi fatica ogni anno a racimolare i soldi per l’iscrizione al campionato.

Ora arriva Marino, a cui auguro le migliori fortune, ma stai tranquillo Capitano: a meno di miracoli fra una manciata di giornate ci rivediamo, come ormai si usa fare verrai richiamato. Noi che ti abbiamo visto guidare la difesa e tirare su la Coppa (perché tu hai vinto) avremo di nuovo il problema di non riuscire a chiamarti Mister e soprattutto avremo un motivo nuovo per ringraziarti.

Facebook Notice for EU! You need to login to view and post FB Comments!

Articolo scritto dalla Redazione di Biancorossi.net

Lascia una Risposta

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.