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Questa volta raggiungiamo la città di Asti per una chiacchierata con Pierluigi Passuello, primo luogotenente dell’Aeronautica Militare, che segue il nostro amato Lane dagli anni ottanta. Buongiorno Pierluigi, il cognome tradisce le origini venete della tua famiglia …. Immagino sia stata una delle tante che negli anni del boom economico si sono trasferite in Piemonte per motivi di lavoro ….

Buongiorno Anna, esattamente nel 1961 i miei genitori (il papà di San Germano dei Berici e la mamma di Barbarano Vicentino) si sono trasferiti ad Asti, città nella quale sono nato e cresciuto nell’ormai lontano 1962.

Lo sai che abbiamo altri tifosi ad Asti? Massimo Tini e Liliana Pagliero vivono nella tua stessa città. E poi possiamo contare almeno un’altra decina di tifosi in tutto il Piemonte …

Lo so e, da alcuni, sono stato contattato tramite facebook; oggi i social network danno la possibilità di conoscersi, incontrarsi e confrontarsi; a noi vicentini sembra di essere un pochino più vicini alle nostre origini.

I nostri lettori saranno sicuramente curiosi di sapere come e da quando sei diventato un tifoso del Vicenza ….

Quasi tutti i parenti da parte di mamma sono rimasti a vivere nel vicentino (Ponte di Mossano prima e Ponte di Nanto adesso, paesini situati lungo la Riviera Berica) e io, sin da bambino, ho trascorso intere estati da loro, tutti tifosi biancorossi. Anno dopo anno mi sono affezionato sempre più ai nostri colori e alla squadra, cercando di seguirne le vicende interrogando zii/e e cugini/e. A quell’epoca infatti era molto più difficile restare aggiornati, da lontano, su quanto accadeva al Menti e in trasferta.

Con te vorrei ripercorrere la storia biancorossa che hai vissuto da tifoso. Partiamo dai terribili e meravigliosi anni ottanta del nostro Lane, croce e delizia di noi tifosi più adulti. La caduta nell’abisso della serie C, la tragica morte di Enzo Scaini, l’esordio di Roby Baggio, gli anni d’oro con Bruno Giorgi, la serie A meritata sul campo ma negata dalla giustizia sportiva e poi di nuovo giù .. giù in serie C, fino alla salvezza agguantata quell’ultima giornata contro il Trento con un rigore di Pizzi a un minuto dalla fine ….

Già, emozioni a non finire che non ho vissuto direttamente “sul campo”; per motivi scolastici e sportivi (ho praticato il gioco del calcio per molti anni) non ho avuto modo di partecipare alle nostre imprese come un tifoso…praticante…

Dalla stagione successiva 1989/1990 il destino dei colori biancorossi si lega indissolubilmente con quello di un giovane imprenditore thienese ed ex calciatore della squadra locale, Pieraldo Dalle Carbonare. Con lui si parte da uno dei punti più bassi della storia biancorossa con lo spareggio a ferrara per salvarci dalla C2, per arrivare alla notte delle stelle, quella Coppa Italia alzata dalle mani del Capitano Giovanni Lopez. Lui a quella festa purtroppo non aveva potuto esserci …..

E qui scriverei un romanzo!!! Dalla stagione 1995/1996 (un po’ tardi, lo so) ho iniziato a frequentare il Menti e, con il trascorrere degli anni, sempre più spesso. La prima partita a cui ho assistito è stata Vicenza- Sampdoria (di quello stesso anno, finita 2-2); negli anni successivi, impegni permettendo, ho assistito ad altri incontri di seri A e B (tra cui la partita della festa della promozione contro il Savoia, vinta per 3-2). La soddisfazione più grande è stata, ovviamente, l’aver assistito alla finale di Coppa Italia contro il Napoli con successiva festa in città. Forti emozioni le ho vissute, l’anno successivo, seguendo sugli spalti tutte le partite giocate al Menti nella partecipazione all’ultima edizione della Coppa delle Coppe, fino al mitico incontro con il Chelsea di Vialli, Zola e Di Matteo…una cornice di pubblico da brividi!!! Di tutto questo conservo gelosamente i biglietti e devo ringraziare sempre i miei parenti biancorossi che mi hanno permesso di vivere queste emozioni!!! E poi: il libro di Pieraldo autografato, la maglia di Viviani autografata, la foto con vari giocatori e magliette varie commemorative sono alcuni dei miei cimeli più preziosi!!

Gli anni novanta si chiudono con un’amara retrocessione, frutto di troppi cambiamenti. Se ne vanno tutti gli artefici del Vicenza dei miracoli e, a parte una sola bella stagione in serie A con Edi Reja nella 2000/2001 inizia il triste declino della “Nobile Provinciale”.

Purtroppo, dopo il nostro amato Pieraldo non abbiamo più vissuto esperienze simili e, anno dopo anno, le belle emozioni si sono diradate sempre più fino a ridursi al nulla, o quasi..

Il 17 novembre 2004 Sergio Cassingena sottoscrive a Londra l’acquisto del Vicenza Calcio dalla proprietà inglese ENIC per un importo di circa nove milioni di euro pagabiliin sei rate, fino al 2009. Inizia così il periodo più umiliante e triste della storia del Vicenza ….

Il tasto più dolente della nostra storia anche perché, purtroppo, si impiegano anni (anche decenni) per scrivere pagine importanti per una società e squadra, ma ci si mette molto meno, anche troppo, a precipitare; dopodichè, rialzarsi, è nuovamente un’impresa, a patto di avere a che fare con persone serie, preparate e motivate…altra impresa!!

E si arriva dolorosamente al fallimento del 18 gennaio 2018. Il Vicenza Calcio, stroncato dai debiti e sottoposto a esercizio provvisorio per concludere regolarmente il campionato raggiunge la salvezza sul campo con la vittoria nello spareggio playout a Sant’Arcangelo di Romagna ….

Ad un passo dal baratro…per tutto quanto accaduto in questi ultimi anni, permettimi di ringraziare tutti i nostri tifosi che sono sempre e comunque stati vicino alla squadra, ai cui giocatori non veniva chiesto altro se non l’impegno per mantenere alto l’onore della nostra gloriosa maglia!!

E siamo finalmente arrivati a Renzo Rosso e al suo L.R. Vicenza …

Mi viene da dire: ”E meno male…” speriamo sia la volta buona perché tutti i tifosi del LANE lo meritano, per tutto quanto hanno dovuto subire in precedenza, pur manifestando sempre grande attaccamento a questa società.

Il tuo giudizio sul campionato scorso …

Spero sia stato l’inizio di una nuova vita; mi pare che le intenzioni siano quelle giuste, la strada è tracciata ed il nostro Presidente Renzo Rosso pare abbia le idee chiare. Non credo ci si potesse aspettare molto di più, a patto che si sia fatto tesoro di questa esperienza per affondare il colpo quest’anno ed essere veramente competitivi fino alla fine del campionato

Sulla panchina del Vicenza siede ora Mimmo Di Carlo, uno dei personaggi più amati dai tifosi. Proprietà sana, allenatore forte, preparato e ambizioso. Hai un ricordo particolare di quando era invece un giocatore, un capitano, un leader?

Certamente, personaggio carismatico ed importante; mi lo ricordo quando, al termine di una gara al Menti, per festeggiare il successo il nostro Gatton Gattoni è andato sotto la mitica CURVA SUD incitando il pubblico che lo osannava; ad un certo punto, proprio ai piedi della curva questo personaggio ha deciso di svelare la propria identità levandosi la testa da gatto…era proprio lui, capitan Mimmo!!! Grandioso!!

 Che giudizio dai sulla squadra di quest’anno, ce la facciamo a tornare in serie B? Le partite a Modena e contro la Fermana ti hanno già dato delle indicazioni?

A Modena partita scialba da entrambe le partie non si è visto un granchè, onestamente; ritengo, però, che le partite nelle quali contano i 3 punti sono molto diverse dalle amichevoli, soprattutto l’aspetto mentale è diverso; speriamo di trovare, quanto prima, l’affiatamento giusto per competere e raggiungere l’obiettivo finale.

Siamo arrivati ai saluti. Ti lascio lo spazio per mandare un tuo messaggio personale al mister e alla squadra. E un saluto ai tifosi …..

Alla squadra ed al Mister giungano i miei affettuosi saluti ed un enorme “in bocca al lupo” per questa stagione sportiva appena iniziata con una sola raccomandazione: non mollare mai, fino all’ultimo istante, proprio come i tifosi del Lane, sempre presenti in ogni circostanza!!! A tutti loro mando un caloroso abbraccio, sperando d’incontrarli al Menti, ed un sentito ringraziamento per essere così speciali!!!

 

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