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Nel Monday Night dell’ottava giornata il L.R. Vicenza affronterà la formazione romagnola del Cesena FC, in una sfida che per pubblico e blasone meriterebbe un palcoscenico più importante della Serie C.
Le due formazioni sono infatti tra le migliori in categoria in termini di abbonamenti e presenze allo Stadio (7500 tessere per i biancorossi, quasi 9000 per i romagnoli grazie anche a prezzi estremamente convenienti). Oltre a un buon rendimento in termini di tifo e calore del pubblico, le due squadre sono partite molto bene anche in campionato: il Vicenza è attualmente secondo a pari della Reggiana a 4 punti dalla capolista Padova, mentre il cavalluccio si trova all’ottavo posto a pari punti con una big come la Triestina (battuta peraltro nello scontro diretto del Manuzzi).

Il Cesena, a dispetto del blasone e dell’importanza della piazza, non parte quest’anno con l’obiettivo di puntare al salto di categoria. Dopo il fallimento del 2018, che ha costretto i romagnoli a ripartire dalla Serie D con il titolo del Romagna Centro, l’obiettivo della dirigenza bianconera è assicurare un’esistenza dignitosa al club senza rischiare nuove complicazioni di carattere economico. Per questo motivo, dopo aver conquistato agevolmente il ritorno tra i professionisti al primo tentativo, il club del presidente Patrignani si è affidato all’ex ds del Monopoli Alfio Pelliccioni e all’ex tecnico del Rende Francesco Modesto per costruire una squadra che faccia divertire i tifosi senza spese pazze.

La grande conoscenza della categoria da parte di Pelliccioni si è tradotta in una campagna acquisti fatta di un misto di esperienza e gioventù, con un’ossatura formata da vecchie volpi del calcio italiano come Agliardi, Ricci, Sabato e De Feudis e un contorno formato da giovani di talento, presi in prestito da formazioni di categoria superiore. Tra di essi troviamo il centravanti del Toro, lo scorso anno alla Ternana, Karlo Butic (già autore di 4 reti in questo inizio di stagione), le ali Zecca e Borrello, in prestito rispettivamente da Sassuolo e Crotone, oltre all’ex terzino biancorosso Federico Giraudo, alla terza esperienza in categoria e alla ricerca della definitiva consacrazione. Oltre ad essi nell’organico bianconero si trovano elementi collaudati per la categoria come i centrocampisti Franco e Capellini e gli attaccanti Russini e Sarao.

Da un punto di vista tattico il giovane tecnico Modesto, alla sua seconda esperienza da allenatore dopo la stagione trascorsa al Rende, predilige schierare i suoi con un 3-4-3 offensivo, che permette di esaltare le caratteristiche dei talentini bianconeri e di mascherare le debolezze difensive di una squadra che, fino ad ora, ha subito 10 gol (tanti quanti quelli subiti dall’Imolese ultima in classifica).

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