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Grandi 4.5 – Una partita piena di incertezze. Nella valutazione pesano in particolare gli errori commessi in uscita sulle palle alte. Due minuti prima dello svarione sul gol di Pergreffi era uscito a vuoto sul calcio d’angolo di Sestu, anticipato da Sylla che aveva mandato alto a porta vuota. Dispiace, ma sulla sconfitta maturata a Piacenza ha evidenti responsabilità

Bruscagin 5.5 – Dalla sua parte il Piacenza qualche volta riesce a sfondare ma la sua prestazione è mancata del tutto in fase di spinta

Padella 5.5 – Il centrale biancorosso evidenzia qualche sbavatura che nelle precedenti gare non si era vista. Meno sicuro del solito, prima del gol del pareggio del Piacenza non si intende con Grandi su un pallone che danza pericolosamente dentro l’area piccola

Cappelletti 6.5 – Il più positivo della truppa biancorossa. Respinge di piede e di testa tutto quello che passa dalle sue parti concedendo poco o nulla a Cacia

Barlocco 6 –  Guadagna il calcio di rigore con tenacia e furbizia e dalla sua parte attacca arrivando con buona efficacia sul fondo. Soffre un paio di volte Sestu ma nel complesso non demerita

Vandeputte 6 – Finchè rimane in campo cerca di essere propositivo in avanti e si impegna anche in fase difensiva (dal 68’ Emmanuello 4.5 – Non ci siamo. Doveva portare freschezza e idee nel centrocampo biancorosso ma la sua apparizione è da dimenticare)

Pontisso 6 –  Di Carlo lo manda in campo dall’ inizio e lui tiene la posizione finché ne ha. Esce per crampi dopo un’ora di gioco (dal 57′ Rigoni 5.5 – Si posiziona davanti alla difesa e cerca di fare muro sulle avanzate degli avversari. Stavolta non riesce a cambiare l’andamento della gara come invece era accaduto a Carpi)

Zonta 5.5 –  Si piazza nel centro destra del centrocampo e si contrappone a Corradi. Non eccelle in una gara senza acuti e Di Carlo lo toglie durante l’intervallo anche se, uscito lui, la musica non si può certo dire che sia cambiata in meglio (dal 46’ Cinelli 5.5 – Gioca il secondo tempo mettendo al servizio della squadra la sua capacità tattica. Macchia però la sua prestazione con il rinvio sbagliato su cui il Piacenza trova il raddoppio)

Giacomelli 6 – Quando parte palla al piede è sempre un pericolo per la difesa avversaria. E’ l’unico in grado di ripartire e non si capisce perché venga sostituito nel momento topico del match (dal 68’ Tronco 5.5 –  impegno e grinta non gli difettano ma concretamente riesce a combinare poco)

Arma 5 –  Gara anonima, senza spunti interessanti. Ha due buoni palloni per servire Marotta e trovare il due a zero ma è lezioso ed egoista e butta alle ortiche entrambe le occasioni  (dall’’80 Bizzotto s.v. – entra per difendere l’1 a 1. Nel recupero arriva la sconfitta ma non per sua responsabilità)

Marotta 6 – In avanti corre e lotta ma di palloni giocabili gliene arrivano pochi. Trasforma con pregevole sicurezza il rigore ma non ha altre occasioni per battere a rete

Di Carlo 5.5 – Alla fine arriva in sala stampa e afferma che  la sua squadra ha perso la gara a causa di due errori dei singoli. Analisi condivisibile in parte, perchè non si può nascondere come il L.R. Vicenza visto a Piacenza rinunci quasi a giocare, a cercare il secondo gol finendo solo per difendere ad oltranza il vantaggio. Effettua scelte coraggiose in partenza puntando su Zonta (che toglie dopo il primo tempo) e Pontisso, ma anche quando schiera Cinelli e Rigoni l’andamento del match non cambia. La realtà è che la squadra biancorossa non tira quasi mai in porta, non crea le premesse per raddoppiare finendo per organizzare una fase difensiva ad oltranza. Stavolta non convincono nemmeno i cambi, e la realtà è che la squadra berica perde contro un avversario apparso non certo irresistibile e che a venti minuti dal termine del match aveva quasi perso la speranza di raddrizzarlo. Vero che senza l’errore di Grandi sarebbe forse finita diversamente, ma il giudizio sulla prestazione non sarebbe cambiato. Una sconfitta maturata più per demeriti propri che per meriti degli avversari, e quando questo accade non è mai un bel segnale. Nel calcio però a volte le sconfitte possono insegnare molto, e già domenica prossima contro la Reggiana si vedrà  se lo stop di Piacenza sarà servito da lezione.

(foto tratta da piacenzacalcio.it)

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Articolo scritto dalla Redazione di Biancorossi.net