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Nel turno infrasettimanale valido per l’undicesima giornata del girone B di Serie C Arzignano e Vicenza si affronteranno in un inedito derby che ha molto da offrire per entrambe le squadre.
Da un lato la giovane formazione del presidente Lino Chilese, fondata nel 2011 dalla fusione del Garcia Moreno Arzignano e del Chiampo all’epoca militanti nel campionato di Promozione, dall’altro la corazzata di Renzo Rosso.
Le due formazioni sono tanto vicine geograficamente e anche da un punto di vista societario (Chilese fa parte del pool di imprenditori che sostengono il progetto L.R. Vicenza) quanto lontane per obiettivi stagionali. La formazione gialloazzurra infatti punta alla salvezza e per farlo si è affidata alle cure dell’ex tecnico biancorosso Alberto Colombo, reduce dall’esperienza con l’Alessandria nel finale della scorsa stagione, per sostituire l’ex tecnico Di Donato, passato in estate all’Arezzo.
Il giovane d.s. Mattia Serafini, alla terza stagione in riva al Chiampo e artefice della scalata dell’Arzignano al calcio professionistico, ha dovuto fare i conti in estate con la necessità di costruire una rosa all’altezza della categoria avendo un budget estremamente risicato. Per fare ciò Serafini ha voluto rivoluzionare la rosa protagonista della cavalcata verso la Serie C cercando un giusto mix tra giovani di belle speranze arrivati in prestito dalle categorie superiori, scommesse provenienti dai dilettanti e giocatori di categoria vogliosi di riscatto. Le numerose difficoltà nel reperire giocatori disposti a sposare il progetto arzignanese sono state esposte nel corso della presentazione ufficiale della squadra, ma nonostante ciò la formazione della vallata ha fin qui ben figurato, puntando soprattutto sulla compattezza del gruppo e sulla pedissequa applicazione di idee e schemi del Mister. Dopo aver conquistato solamente 5 punti frutto di altrettanti pareggi nelle prime 9 gare, la formazione valligiana si è sbloccata nel weekend nel match del Benelli contro il Ravenna, vincendo per 2-1 con le reti di Bonalumi e Cais. I pochi punti conquistati relegano i gialloazzurri in piena zona playout ma non rendono onore alle buone prestazioni nei match disputati: il problema principale di questa squadra pare essere la fase offensiva, in particolare la capacità di concretizzare le occasioni create (5 in 10 partite), mentre in fase difensiva la squadra di Colombo pare reggere abbastanza bene (11 gol subiti, circa 1 a partita) anche se non può essere definita propriamente imperforabile.
L’Arzignano si schiera prevalentemente con un 4-3-3 che può diventare 4-3-1-2 o 4-3-2-1 in funzione delle caratteristiche degli interpreti, ma in alcune occasioni ha utilizzato anche il 3-5-2 . In porta Colombo dovrebbe puntare sul giovane classe ’99 Tosi, ex vivaio dell’Hellas Verona. Davanti a lui dovrebbe essere schierata una linea difensiva formata da Tazza e uno tra Barzaghi e Lo Porto sulle fasce e Bachini e uno tra Pasqualoni e Bonalumi al centro. A centrocampo il perno dovrebbe essere il venezuelano Luis Maldonado, dotato di grande qualità nell’impostazione della manovra e di un notevole tiro dalla distanza, mentre al suo fianco dovrebbero agire l’esperto ex Albissola Balestrero e il giovane Perretta, classe 2000 in prestito dall’Empoli.
Nel tridente d’attacco sono in tre a giocarsi due posti, l’ex biancorosso Piccioni, l’ex Giana Erminio Rocco e il bomber Cais, mentre a completare il tridente dovrebbe essere l’ex Virtus Verona Ferrara favorito su Pattarello nel ruolo di fantasista.

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