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Riprendiamo, dopo la pausa natalizia, la nostra rubrica dedicata ai tifosi lontani con un volo transatlantico che ci porta nel lontanissimo e bellissimo Perù, dove incontriamo Rosario Scarlata, un tifoso biancorosso che vive a Lima. Ciao Rosario, vuoi presentarti ai lettori di “Ovunque biancorossi”? So che ti sei trasferito in Sudamerica da dieci anni, che sei un’insegnante delle scuole primarie e anche un istruttore di karatè …. come e quando nasce la tua passione per il Vicenza? Sei mai stato al Romeo Menti?

Sono nato ad Alba, la terra del tartufo bianco e della Nutella. Quando avevo due anni la mia famiglia si è trasferita a Vicenza e da quel momento …. Vicentino per sempre! All’etá di 9 anni un giorno mi misi d’accordo con un vicino per andare allo stadio. Mi dette buca, ma io decisi di andarci lo stesso e fu amore a prima vista! Ancora oggi vedere i colori biancorossi in contrasto col verde del campo mi procura un’emozione fortissima. Non nascondo che ci sono stati momenti di assenza dallo stadio durante questi 40 anni, ma la fede e l’amore per il Lane non si è mai interrotto.

Poi dieci anni fa ti sei trasferito in Perù ….

Si, trafitto a distanza dalla freccia di Cupido … mi sono trasferito per amore.

So che a Lima hai addirittura fondato una scuola calcio per giovani calciatori che si chiama “Club Deportivo Vicenza Perù” … questa è una notizia assolutamente fantastica, che ci riempie tutti di un sano orgoglio! Anche in Argentina Miguel Angel Regalado ha fondato la squadra che indossa una maglia che porta il logo del Vicenza Calcio e ha composto anche un inno che si può vedere su youtube.

Il Vicenza Perú é formato da bambini di 7/8 anni che, grazie all’appoggio dei genitori, si sono affezionati ai colori biancorossi. Da piú di un anno ci alleniamo e partecipiamo a diversi campionati, posizionandoci sempre sul podio. Grazie al mio amico e allenatore Giuseppe ( nome italiano ma peruviano al 100% ) siamo riusciti a costruire una squadra che GIOCA  al calcio. La nostra filosofia é far crescere i bambini con valori importanti e con spirito competitivo, senza ricorrere a trucchi e scorrettezze. Il FAIR PLAY é il nostro credo, sia come gioco in campo che come societá. Quest’anno ho deciso di formalizzare la squadra e creare un’accademia, per avere peso politico e poter competere a tutti i livelli. Purtroppo ti confesso che nonostante abbia preso contatto con la casa madre, l’appoggio ricevuto é stato meno di zero. I costi logistici e organizzativi dell’accademia me li sto accollando tutti io e se non fosse per amici carissimi, e finanziatori che sostengono il progetto non sarebbe mai partito. Ma io non mollo. Confido che prima o poi si faccia presente la societá, la concorrenza locale é spietata ma riusciró a portare in auge i colori che amo. Sai, anche noi abbiamo il nostro inno, un arrangiamento personale del coro della curva sud “SIAMO L’ARMATA BIANCOROSSA…” e mi fa molto piacere sapere che esiste anche un VICENZA argentino, chissá in futuro ci si possa incontrare e scambiare le nostre esperienze.

La comunità di origine italiana è ben presente in tutta l’America latina e anche in Perù.Ti è capitato in entrare in contatto con qualche emigrante di origine vicentina?

Si, ho avuto modo di incontrare vicentini quí a Lima, una persona molto cara e anche vicini di casa, si chiama Daniela ed é originaria di Schio, ed soprattutto lei che frequento. L’altro vicentino purtroppo é deceduto qualche anno fa, persona generosa e altruista che si dedicava alla gente, come Daniela.

Veniamo al nostro Lane, capolista del Girone B della serie C, a detta di molti il più difficile dei tre. Lasciando Padova e Triestina, nonostante i nuovi arrivi, ai loro gravi problemi di classifica, abbiamo realizzato che le due squadre più insidiose dovrebbero essere il Carpi e la Reggiana. Cosa ne pensi?

Condivido. Sono due ottimi collettivi che dimostrano di meritare la posizione che occupano. Credo che, salvo sorprese, i vertici della classifica saranno questi per il resto del campionato.

Vediamo il ruolino di marcia delle tre squadre di vertice. Su venti incontri, il Vicenza è la squadra che ha vinto di più: 14 partite (ne ha perse 2, pareggiate 4). Nella classifica delle partite vinte in casa però siamo terzi dietro Carpi e Reggiana, mentre nelle partite vinte in trasferte siamo primi, quindi facciamo un po’ più fatica al Romeo Menti dove dobbiamo vinto molto spesso nella seconda frazione di gioco ….

A parte i moduli di gioco, immagino che i giocatori sentano un po’ la “responsabilità” del Menti. La nostra tifoseria é sempre stata una delle migliori della serie C per numero e per calore, un valore aggiunto e grandissimo sostegno per chi é in campo. Credo che qualche volta i giocatori sentano la paura di deludere. Fuori casa, a mio parere, siamo piú disinvolti ….

Miglior difesa del girone con solo 9 i goal subiti: indubbiamente i nostri difensori stanno facendo un ottimo lavoro … con il portiere Grandi, Bruscagin, Barlocco, Padella e Cappelletti autori sempre di ottime prestazioni, come anche chi li ha sostituiti   …..

Poter contare su una difesa solida permette alla squadra di esprimersi con piú audacia. Consolidare questo aspetto puó essere determinante quando un solo gol realizzato puó fare la differenza ai fini del risultato finale.

Miglior attacco con  32  gol segnati assieme alla Reggiana, ma migliore differenza reti (+23 goal). E’ un Vicenza che segna molto con quasi tutti i suoi giocatori …. non c’è il classico bomber da 20 reti ma una specie di cooperativa del gol!

Permettimi, però credo che sia un riflesso dell’antico insegnamento del tecnico Ulivieri, che alberga nella memoria tattico/calcistica di Mimmo. É un vantaggio enorme secondo me, poter non dipendere solo dal classico bomber. I ragazzi stanno dimostrando che al momento opportuno ognuno sa fare il suo dovere, per il bene del collettivo. Appoggio e condivido pienamente la filosofía della “ cooperativa del gol”.

E poi, fiore all’occhiello: siamo una squadra che attira tanti tifosi allo stadio, la maggior parte fidelizzati: 9.013 di media, più o meno il doppio delle blasonate Padova e Triestina …. secondi solo al Cesena che peraltro ha uno stadio coperto in tutti i settori e vanta un campionato in serie A abbastanza recente ….

Che dire… i tifosi vicentini non hanno rivali. Da sempre la fiducia e l’amore per questi colori hanno coinvolto il popolo berico indipendentemente dalla categoría, dai risultati o come nel mio caso dalla lontananza. Possiamo quasi esagerare e parlare non di una passione ma di una vera e propria “fede” nei colori biancorossi. Ineguagliabili!

Pensi che per il Vicenza questo possa essere l’anno della risalita in serie B?

Da quello che posso vedere attraverso internet sì, credo che quest’anno sia l’anno della risalita. Mi piace come Mimmo ha impostato la squadra, dove tutti sono inseriti nel gioco e la dimostrazione é, secondo me, la varietá di marcatori. Un pó la filosofia della nostra squadra quí in Perú: nessun privilegiato, nessuna stella, tutti per uno  e uno per tutti.

Mi hai mandato una tua foto con lui

Si, é una foto della prima metà dei fantastici anni novanta a cui tengo molto, scattata durante un ritiro estivo a Enego assieme a Mimmo Di Carlo.

Quali sono i giocatori o l’allenatore che hai amato di più?

Vediamo…un giocatore che mi é sempre piaciuto é il Capitano Giovanni Lopez. Considero che i risultati ottenuti dalla squadra di quel momento dipendessero molto da come lui organizzava e dirigeva in campo e da come gestiva le situazioni emozionali fuori. L’allenatore … Credo che Ulivieri sia stato il fondatore della rinascita del Vicenza. Ricordo ancora quando faceva la ronda casa per casa dei giocatori (lo vidi  personalmente) assicurandosi del loro comportamento fuori dal campo. Avrá avuto un caratteraccio da tipico toscano, peró impostó le basi di una squadra che successivamente risultó essere un vero gioiellino, anche a livello europeo.

E la partita che – nel bene o nel male – ti è rimasta più impressa nella memoria?

Sebbene la finale di Coppa Italia sia stata un’emozione incredibile  (ricordo che in quell’epoca anche mia madre tifava, dalla tribuna, e purtroppo poco dopo venne a mancare) considero che la partita che piú mi é rimasta impressa é stata, in serie C, la vittoria fuori casa a Ravenna con gol in sforbiciata di Viviani. Quel giorno compresi che era il momento di risalire e ce la potevamo fare. Fu un punto d’inizio importante.

Siamo arrivati ai saluti. Ti lascio tutto lo spazio che vuoi per mandare un tuo messaggio a Mister Di Carlo, alla squadra e anche ai tifosi di Vicenza ….

A Mimmo auguro che si prenda tutte le soddisfazioni possibili, ha dimostrato di essere un buon giocatore e sono sicuro che come allenatore ripeterá il cammino. So che periodicamente é venuto in Perú e sarebbe fantastico che la nostra ARMADA BLANQUIROJA un giorno potesse conoscerlo di persona, lo invito formalmente! E se il tempo non glielo concede, che ci mandi un video con i giocatori salutandoci…per i miei gattini sarebbe uno stimolo incredibile. Ai tifosi le posso solo dire che non smettano mai di amare i nostri colori. Cambieranno le proprietá, cambieranno i giocatori, cambieranno di residenza come nel mio caso peró, come VERI tifosi, morirannobiancorossi.

Grazie di cuore Rosario per questa bella chiacchierata che ci ha portato a conoscere una realtà fantastica: l’amore per la maglia biancorossa replicato a migliaia di km di distanza dalla nostra città. Mi commuove sapere che sotto queste casacche battono i cuori appassionati di piccoli giocatori peruviani. Ti prometto che farò tutto il possibile per dare visibilità alla tua storia e perchè Mimmo Di Carlo, la società e perché no anche il Sindaco, mandino un messaggio di apprezzamento a chi esporta nel mondo i nostri colori e la nostra gloriosa storia centenaria. E’ a mio avviso un gesto doveroso, per celebrare e onorare l’amore dei vicentini nel mondo. E chissà che un giorno ci si possa anche incontrare Rosario!!!

A tua totale disposizione cara Anna, ti saluto e ti abbraccio e FORZA LANE PER SEMPRE!!!!

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