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Nella 4^ giornata di ritorno del campionato di Serie C il Lanerossi Vicenza affronterà al Romeo Neri il fanalino di coda Rimini, allenato dall’ex mister biancorosso Giovanni Colella, nel più classico dei testa-coda.
La formazione romagnola è alle prese con l’ennesima stagione tribolata della sua storia recente, che dopo il fallimento del 2010 è stata costellata di delusioni e amarezze, tra retrocessioni, stagioni anonime nei campionati dilettantistici e pure un secondo fallimento nell’estate del 2016.
Dopo aver conquistato la salvezza ai playout contro la Virtus Verona, in estate il contestatissimo presidente Grassi ha optato per la rivoluzione: via tutti i calciatori di maggiore caratura, via il tecnico della salvezza Petrone e campagna acquisti basata sul contenimento dei costi e sulla valorizzazione dei giovani, il tutto sotto la guida del tecnico Renato Cioffi.
Nonostante un inizio piuttosto incoraggiante in campionato, con 5 punti nella prime tre partite e la vittoria nello scontro diretto contro l’Imolese, dalla sconfitta nella sfida d’andata contro i biancorossi le cose sono andate di male in peggio per la squadra riminese, che ha chiuso il girone d’andata all’ultimo posto con soli 12 punti conquistati.
A poco è servito il cambio di allenatore e la rivoluzione di Gennaio operata sul mercato dalla dirigenza romagnola: nonostante l’arrivo in panchina dell’ex tecnico del Lane Giovanni Colella e gli acquisti dei vari Meli, De Vito, Paramatti, Ambrosini (già con Colella ai tempi di Como), Agnello, Remedi, Mendicino e Letizia infatti, nelle ultime 9 partite i biancorossi hanno conquistato un’unica vittoria (2-1 casalingo alla Feralpi Salò nella prima partita dopo la sosta) e ben 8 sconfitte, di cui 6 nella gestione Colella.
Nonostante il momento di forma non sia dei migliori e la formazione romagnola sia in grossa difficoltà, non è il caso comunque di sottovalutare la portata dell’impegno, che arriva al termine di una settimana particolarmente impegnativa dal punto di vista del dispendio energetico per i ragazzi di Di Carlo. Oltretutto il Rimini ha già dato prova di essere in grado di giocare a calcio, soprattutto in casa, dove ha ottenuto la quasi totalità dei suoi punti e dove sono arrivate le uniche tre vittorie stagionali. Fin qui infatti il grosso problema del Rimini è stato il rendimento tragico in trasferta, dove la media è di 0.23 punti a partita con soli 8 gol segnati a fronte di 23 subiti. In casa invece il rendimento sarebbe da salvezza tranquilla, con 1.09 punti a partita a fronte di 10 gol segnati e 13 subiti.
Visto il momento difficile della squadra ci sono poche certezze sulla formazione che dovrebbe scendere in campo domani per affrontare la capolista: tra squalifiche, infortuni e giocatori non ancora pienamente rodati Colella non avrà certo modo di sperimentare molto in termini di schieramento, che dovrebbe restare il 3-4-2-1 fin qui utilizzato (anche se in conferenza stampa ha affermato di essere al lavoro per passare alla difesa a 4) con qualche dubbio in più sugli interpreti.
Chi è certo di un posto da titolare è il giovane Meli, che farà il suo esordio tra i pali dopo essere arrivato in prestito dall’Empoli per prendere il posto del partente Scotti (che ha da poco rescisso il contratto).
In difesa, complice i problemi fisici manifestati da capitan Ferrani in settimana, dovrebbe toccare al trio formato da De Vito, Ambrosini e Paramatti, per una difesa composta interamente da nuovi acquisti.
A centrocampo, complice il lungo infortunio del neo arrivato Agnello, è ballottaggio tra Remedi e Cigliano per chi affiancherà Montanari in mediana, con l’ex Giana Erminio favorito sull’ex Casertana. Sulle fasce, invece, Finizio e Silvestro appaiono favoriti per un posto da titolare sui colleghi Messina e Santovito.
In attacco, complici le assenze di Candido e Gerardi, dovrebbe toccare al tridente composto da Palma e Letizia a sostegno di Mendicino, con Arlotti e Petrovic possibili alternative.

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