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Messa in archivio la rotonda e importante vittoria contro la Cremonese, il L.R. Vicenza si prepara ad affrontare l’attuale quinta forza del campionato, rappresentata dal Chievo. Per la nostra rubrica che presenta ai tifosi biancorossi l’avversario di turno, abbiamo rivolto alcune domande al collega Paolo Loria Lamia collaboratore di tuttomercatoweb.com


Quali sono i punti di forza e i punti deboli del Chievo finora evidenziati in questa stagione?
Uno dei punti di forza del Chievo è certamente la fase difensiva. I gialloblù vantano infatti la miglior difesa del campionato insieme al Monza con appena 21 gol subiti, frutto di un lavoro in fase di non possesso che parte dagli attaccanti e che concede solo poche occasioni dalle parti di Semper (spesso e volentieri decisivo quando viene chiamato in causa). Inoltre il Chievo riesce ad attaccare sviluppando manovre avvolgenti, continue e ben costruite, risultando una squadra coriacea ma anche propositiva. Il punto debole della squadra di Aglietti è infine la sterilità offensiva, a maggior ragione considerando il discreto numero di palle gol che riesce a creare in ogni partita.

I movimenti di mercato fatti dal Chievo a gennaio sono da considerarsi sufficienti per gli obbiettivi da centrare o ci si aspettava qualcosa di più?
Certamente il Chievo a gennaio aveva bisogno di sfoltire la rosa e, da questo punto di vista, sono stati ceduti tutti quei giocatori che non facevano parte del progetto tecnico. La campagna acquisti ha portato solo Di Gaudio: giocatore d’esperienza e qualità che arricchisce il reparto offensivo, potendo interpretare sia il ruolo di seconda punta che di esterno sinistro di centrocampo. Un colpo importante, che certifica la voglia del Chievo di lottare per le prime posizioni. I tifosi chiedevano anche il classico “bomber da doppia cifra”, ma evidentemente i nomi acquistabili non erano poi così superiori agli attaccanti già a disposizione di Aglietti e quindi la società ha lasciato perdere.

Il fatto che il Chievo non abbia un vero e proprio “bomber” da doppia cifra finora non ha fermato la marcia dei gialloblu. Potrebbe diventare alla lunga un problema negli scontri diretti con le rivali per la lotta alla A?
Credo che questo limite del Chievo emerga indipendentemente dal livello dell’avversario, che sia un rivale diretto per la corsa promozione o una squadra che lotta per la salvezza. Emblematica in tal senso la sfida contro il Cosenza: match decisamente scorbutico, in cui la cattiveria sotto porta del classico “bomber da doppia cifra” avrebbe fatto molto comodo. Tuttavia, Aglietti ha supplito a tale mancanza creando una squadra che attacca con tanti uomini e che ha nella molteplicità dei marcatori una delle sue armi più importanti.

In che stato di forma arriva il Chievo alla sfida con il L.R. Vicenza?
Il Chievo arriva alla sfida con il L.R. Vicenza in ottime condizioni, soprattutto dal punto di vista mentale. La vittoria contro il Pordenone è stata fondamentale, perché ha ridato fiducia ad una squadra che nelle tre precedenti partite era mancata sul piano dei risultati ma non delle prestazioni. Nell’ambiente gialloblù c’è la voglia di dare continuità al successo sui neroverdi pur rispettando molto il L.R. Vicenza che, poco più di un mese fa, ha dato non poco filo da torcere al Chievo.

Che tipo di partita ti aspetti, anche rispetto a quella vista all’andata?
Mi aspetto una partita decisamente fisica ed equilibrata, con tanti duelli in mezzo al campo e con poche occasioni da una parte e dall’altra. Sarà importante per entrambe avere la necessaria lucidità sotto porta e sfruttare ogni singolo episodio per provare a fare gol, che sia una palla sporca arrivata in area o un calcio piazzato.

Quali sono finora i giocatori del Chievo che hanno avuto un rendimento migliore e quali quelli che invece stanno deludendo le attese?
Della rosa clivense voglio citare cinque giocatori che, a mio avviso, stanno rendendo particolarmente bene. Il primo è Semper, con la valigia in mano fino alla fine del mercato estivo e poi grande protagonista della prima parte di stagione gialloblù. Anche se il Chievo non dovesse centrare la promozione, penso che Semper salirebbe comunque di livello grazie ad una chiamata dalla serie A. Altri due giocatori molto importanti sono i due terzini, ovvero Mogos e Renzetti. Due motorini instancabili, che accompagnano l’azione offensiva con qualità e continuità e che garantiscono una grande costanza di rendimento. Cito infine Garritano – bomber della squadra che sta dando continuità a quanto fatto soprattutto nell’ultima parte della scorsa stagione – e Palmiero, che dirige la manovra clivense con grande maestria. Mi aspettavo invece di più da Leverbe (tra i migliori nella scorsa stagione), Djordjevic e Margiotta (due attaccanti generosi, ma non sempre incisivi sotto porta). Meritano una citazione speciale Obi e Ciciretti: due giocatori di categoria superiore che stanno facendo bene ma che, per le loro notevoli qualità tecniche, possono fare ancora meglio.

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