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Archiviata la fondamentale vittoria ottenuta sabato a Chiavari contro la Virtus Entella, il rush finale del campionato di serie B prosegue con la sfida in programma domani al “Menti” contro il Brescia che, rilanciato dalla gestione del tecnico Clotet, sta rimontando prepotentemente la classifica puntando a conquistare le posizioni che consentono di giocare i play off. Dal canto suo il L.R. Vicenza cercherà di ottenere la salvezza matematica in un match che si annuncia aperto a tutti i risultati. Per parlarci del Brescia abbiamo rivolto alcune domande al collega Fabrizio Zanolini, direttore della testata on line Bresciaingol che ringraziamo per la disponibilità.

Per il Brescia una stagione con di fatto tre esoneri che si sta chiudendo con la possibilità di guadagnare i playoff come va giudicata nel suo complesso?
Va considerata una stagione fallimentare per le aspettative che c’erano. Per Cellino il Brescia avrebbe dovuto essere promosso addirittura senza passare dai playoff, tanto è vero che a parte la cessione di Tonali al Milan lo zoccolo duro della rosa è quello che ha fatto la serie A nella scorsa stagione. Raggiungere i playoff era quindi il piano B, al momento non ancora centrato. Se i playoff dovessero arrivare il giudizio cambierà un po’ cancellando parzialmente la delusione di una stagione che i tifosi comunque si aspettavano ben diversa.

Che modulo predilige Clotet e come è cambiata la squadra con l’arrivo dell’allenatore spagnolo?
Clotet sicuramente ha cambiato l’inerzia della stagione del Brescia che nel momento in cui è arrivato era posizionato in zona playout. La media punti dal suo arrivo è sicuramente da promozione e non da salvezza, con un record di cinque vittorie consecutive. Di fatto ha cambiato il volto della squadra ridandole fiducia e una mentalità vincente. Il modulo preferito è spesso il 4-3-2-1, con il doppio trequartista, che Clotet ha capito essere il modulo che meglio si adatta a questa squadra e che è anche quello con cui il Brescia di Corini, di cui sono rimasti molti giocatori, arrivò in serie A.

Due pareggi e una sconfitta per il Brescia prima della vittoria contro la Spal. E’ un Brescia che crede ai play off quello che arriva alla sfida con il Vicenza ? Ci sono giocatori assenti o il mister potrà contare sulla rosa al completo?
Effettivamente gli ultimi risultati hanno un po’ tarpato le ali al Brescia. Tutto è partito dal gol subito in netto fuorigioco al Mapei Stadium contro la Reggiana, subendo il due a due a partita praticamente terminata. Un gol che ha fermato una ricorsa importante e che forse ha pesato sull’autostima della squadra nelle partite successive. L’ultima vittoria ottenuta con la Spal però ha dato di nuovo entusiasmo e ha portato la squadra a due punti dal Chievo, ottavo in classifica. La stessa società che negli ultmi tempi aveva parlato solo di salvezza come un successo, ora ha corretto il tiro dicendo che si può arrivare ad un risultato fino a poco tempo fa insperato, giocandosela fino alla fine. Giocatori assenti a parte Ghezzi e Skrabb per i quali la stagione può considerarsi conclusa, saranno Chancellor e Spalek con problemi muscolari, per il resto la rosa è al completo.

Quale sarà secondo te il tema tattico della partita che vedremo martedì al “Menti”?
Credo che il Brescia verrà a giocarsi la partita a viso aperto, sapendo di non avere altri margini di errore su chi sta davanti e di dover conquistare l’intera posta in palio. La squadra ha dimostrato in passato di non essere capace di gestire la partita in un modo diverso. Il Vicenza arriva dalla vittoria contro la Virtus Entella e ha praticamente la salvezza in tasca. Può essere che il pari faccia più comodo al Vicenza ma credo che entrambi gli allenatori giocheranno per vincere e che quindi la gara sia aperta a qualsiasi risultato.

Promossi e bocciati nel Brescia di questa stagione: chi ha sorpreso e chi invece ha deluso le attese?
La stagione per il Brescia come per altre squadre è stata un po’ particolare. Alcuni giocatori colpiti dal Covid poi non sono più riusciti ad esprimersi sugli stessi livelli di prima. Detto questo tra i promossi potrei mettere Cistana che è rimasto fuori buona parte della stagione ma da quando è rientrato ha messo a posto la difesa del Brescia che nella striscia di partite vincenti ha spesso chiuso senza subire gol. In un attacco che è il terzo della categoria  c’è invece la delusione di Alfredo Donnarumma che è un bomber potenzialmente da più di venti gol in stagione ma che quest’anno ha realizzato appena quattro gol, risultando spesso fuori condizione e che forse ha avuto anche un calo nelle motivazioni personali essendo rimasto quando sembrava in procinto di cambiare aria. In definitiva non è stato il giocatore che i tifosi bresciani hanno conosciuto e amato nell’anno della promozione e nella scorsa stagione di A, quando prima dell’arrivo di Balotelli che gli ha chiuso gli spazi era partito alla grandissima. Sempre in attacco invece tra le sorprese c’è Ayé ora a quota 12 gol ma che in serie A non aveva fatto un gol e che anche in B stava facendo fatica, fino a quando non ha trovato una serie incredibile di partite andando a bersaglio in sette gare consecutive , realizzando otto gol e togliendo le castagne dal fuoco per il Brescia in un momento delicato. 
Tra i promossi metterei anche Bjarnason nella prima parte di stagione praticamente fuori rosa e che a gennaio pareva in procinto di essere ceduto. Da quando è stato reintegrato nella rosa è stato il valore aggiunto del Brescia , sciorinando prestazioni eccellenti e da categoria superiore.

Il Brescia negli ultimi anni ha lanciato molti giovani prospetti: anche in questa squadra c’è qualche giovane che potrà dire la sua a buoni livelli nel calcio professionistico?
Oltre al già citato Cistana che è un ’97 e che aveva già moltissime richieste dalla massima serie e che ancora ne avrà anche al termine di questa stagione, va segnalato Papetti, centrale di difesa classe 2002 che ha già esordito in serie A nella scorsa stagione e che quest’anno ha giocato parecchie partite all’inizio e che ora con il ritorno di Cistana sta giocando un po’  meno. Mangraviti è un altro difensore molto seguito che è nel giro dell’Under 21 di Nicolato. Poi ci sono i giovani stranieri come il play olandese van de Looi che si deve ancora adattare bene al calcio italiano ma che ha fatto vedere qualità interessantissime e Ndoj che al netto degli infortuni è un giocatore con doti tecniche sopra la media.

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Articolo scritto dalla Redazione di Biancorossi.net