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Com’è stato il passaggio dal Padova al L.R. Vicenza?

“Non vorrei parlare del passato, anche per rispetto della mia nuova società. A Padova sono stati tre anni dove sono stato bene. Tutti gli anni abbiamo lottato per arrivare in serie B, siamo sempre arrivati lì vicino ma purtroppo non siamo riusciti. C’è il dispiacere per come sia finita”.

Cosa l’ha spinta a venire a Vicenza?

Se ti chiama il L.R. Vicenza è difficile rifiutare. C’è una società e una storia importante e per me è motivo di orgoglio. Quando il direttore mi ha cercato ho dato subito la mia disponibilità“.

A livello fisico come sta?

“Ho iniziato dopo i miei compagni, quindi con lo staff abbiamo deciso di fare un lavoro diverso per stare bene quando potrò giocare. Comunque sto abbastanza bene e stiamo proseguendo il lavoro personalizzato per me”.

Con il Padova ha sfiorato due volte la promozione. Ora arriva a Vicenza che ha l’obiettivo di vincere il campionato. Cosa serve per vincere e andare in serie B?

“Secondo me partire con il presupposto di essere la squadra che deve vincere non è facile, c’è molta pressione. Si deve creare un gruppo importante, anche con l’aiuto dei tifosi. Il calore che c’è allo stadio può fare la differenza. Tutti assieme è più facile. La cosa importante è il gruppo”.

Come vede il gruppo?

Molto bene. Ci sono tanti ragazzi giovani. E’ un gruppo umile, e secondo me l’umiltà è fondamentale. Tutti lavorano sempre al 100% e seguono il mister. Ci sono tutti i presupposti per fare un anno importante“.

Ha esordito contro il L.R. Vicenza con il Mantova, ha subito un brutto infortunio a Vicenza e con il Padova ha segnato un goal nell’anno in cui il L.R. Vicenza ha vinto il campionato. Il Vicenza torna nella sua vita professionale. 

“Non mi ricordavo dell’esordio. Mi sono fatto male al ginocchio con la Pro Vercelli al “Menti” a Vicenza, e poi c’è stato il derby in cui però non hanno assegnato il goal a me. Magari è destino che io sia qui”.

Il modulo che ci sta mostrando il mister in questo pre campionato sembra molto aggressivo. Come si sposa con le sue caratteristiche?

Mi vedo bene. Ho giocato nel centrocampo a due  e a tre. Per me non è assolutamente un problema. L’importante è capire il modulo che piace al mister per poter interpretare le partite. Gli allenamenti sono molto intensi e mi ha fatto una bella impressione. Credo che il mio modo di giocare vada bene per il tipo di calcio che vuole il nostro allenatore“.

Quali sono le sue caratteristiche?

“Posso dire di essere un giocatore molto tecnico. Riesco a dare quantità giocando davanti alla difesa. Con il passare degli anni mi sono migliorato quindi penso di essere un centrocampista abbastanza completo”.

Ci sono compagni che ha trovato qui con cui ha già giocato?

Sì, ho già giocato con Cappelletti e con Padella. Quando stavo per arrivare li ho sentiti ed erano felici. Con Padella avevo un bel rapporto e anche con Cappelletti”.

Come vede questo campionato?

“Sarà un campionato molto difficile. Secondo me ci saranno più squadre a farsi la lotta. Sono convinto che non sarà facile, ma noi faremo di tutto per fare un campionato importante e portare il L.R. Vicenza dove merita di stare”.

Come state vivendo questo slittamento d’inizio di campionato?

“Non possiamo fare altro che aspettare. Alla fine può essere una cosa positiva per capire i nuovi compagni e per conoscerci meglio. Quando inizieremo dobbiamo essere al 100%”.

In un campionato di serie C cosa fa la differenza? La continuità di risultati?

“La continuità è importante. Poi dipende tanto anche dalle annate. Speriamo sia un anno in cui con meno punti si riesce a vincere”.

Ha scelto il numero 8, ha un significato particolare?

“Nessun significato. E’ un numero che mi è sempre piaciuto e quest’anno ho avuto la possibilità di prenderlo”.

Vuole dire qualcosa ai tifosi?

“Ho visto che in tanti hanno fatto l’abbonamento. Si sente il calore e il tifo. Non vedo l’ora di giocare al “Menti” e di fare gol sotto la curva Sud”.

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