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Nella conferenza stampa al termine del pareggio sul campo della Triestina, il nuovo allenatore del L.R. Vicenza Dan Thomassen ha rilasciato le seguenti dichiarazioni.

Sagramola: “Abbiamo deciso di affidare la responsabilità della guida della squadra a chi già conosceva diversi giocatori della squadra. Con un nuovo allenatore ci sarebbe voluto tempo per familiarizzare con i giocatori. Dan gode di assoluta fiducia da parte nostra, abbiamo iniziato soffrendo ma bene e speriamo sia di buon auspicio per il futuro.”

Thomassen: “Noi veniamo da una settimana un po’ diversa dalla loro, c’è stato poco tempo e noi tempo ne abbiamo poco. Sono soddisfatto della prestazione. La strada è questa, abbiamo un unico obiettivo che non è un’idea mia di calcio. Il modulo è determinato dalle caratteristiche dei giocatori. Per la conoscenza della rosa che ho, ho cercato di mettere più giocatori possibili a casa loro, dove possono esprimersi meglio. Il problema di questa squadra? Qualcosa non andava, ma non sono venuto qua per analizzare i problemi. Voglio trasmettere carica e positività, perché questa è una squadra di estrema qualità. Individualmente i ragazzi devono essere messi nella condizione di esprimersi: noi dobbiamo pedalare e accelerare. Serve massima disponibilità per conoscerli al meglio, dobbiamo accelerare. Devo capire sentimenti ed emozioni del gruppo. L’accoglienza del gruppo è stata ottima, conoscere già tante persone all’interno della società mi ha permesso di entrare in sintonia con tutto l’ambiente sin dal primo giorno. Abbiamo subito l’impatto della partita, la Triestina era preparata e stava bene. Per assurdo abbiamo fatto gol nel momento migliore della Triestina. La mia lettura della partita?Nel secondo tempo ci siamo abbassati troppo e non abbiamo avuto la tranquillità necessaria in fase di possesso, quindi c’è stato da soffrire. È stata la prima cosa che ho chiesto ai ragazzi. Non ho la bacchetta magica e quindi ho chiesto loro di darsi una mano l’uno con l’altro. Poi abbiamo da lavorare e ci sono cose da inserire, ma dobbiamo ricordarci da che settimana veniamo. Ci sono tanti cambiamenti da metabolizzare, tra cui il modulo. Ho visto sofferenza, ma anche delle situazioni in cui avremmo potuto fare loro del male. La partita poteva andare in entrambi i sensi, a favore nostro e a favore loro. Come ho vissuto la partita? Io alleno sempre in piedi. Ho avuto giorni con emozioni contrastanti, forti. Ero agitato, ma anche molto carico. C’è senso di responsabilità per l’opportunità che mi è stata concessa. Riconoscendo la grande storia di questa società è doveroso trasmettere quello che sono io. Ho la mia esperienza e i miei valori, questo devo portare. Per me sono stati giorni fantastici. Le idee da portare avanti? Non saranno tante, dato il tempo a disposizione. Lavoreremo sul modulo e sull’atteggiamento in campo. Più che riempire c’è da aggiustare, dobbiamo avere una mano leggera perché sennò si rischia di fare confusione. Dobbiamo dare leggerezza, si lavora forte e si curano i dettagli ma l’aria deve essere leggera.”

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