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Riprendiamo il nostro cammino alla scoperta di nuovi amici che tifano Vicenza da tutta Italia incontrando Daniele Umbre, un tifoso lontano che vive a Pesaro.

Buongiorno Daniele, anche a te rivolgo la consueta domanda di apertura, cioè di raccontarci quando sei stato contagiato dal virus del “Lane” … una malattia che di solito colpisce nell’infanzia e dura fino alla morte…
Buongiorno Anna, un caro saluto a te e a tutti i tifosi del Lane. Allora, la scintilla che ha fatto scoppiare l’amore per il Lanerossi risale al campionato 1977/1978, perché in famiglia mio papà tifava Juve e mio fratello maggiore Inter. Io ero quindi il più piccolo di casa, per essere antagonista ho scelto le maglie biancorosse che sul prato verde risaltavano come un papavero in un campo di grano … e fu amore a prima vista!

Siamo arrivati alla metà del cammino del Vicenza in questo campionato, con diversi arrivi e partenze in casa biancorossa. Tra gli altri abbiamo salutato il capitano di lungo corso Cinelli, che ci ha lasciati destinazione Cagliari dove lo attende Di Gennaro …. Come vedi questo addio?
Come un addio evitabile e quindi a maggior ragione doloroso … il perché non si sia trovato un accordo fra società e calciatore rimane un mistero … e come sempre la verità sta nel mezzo ovvero nessun dei due ha fatto di tutto per continuare il cammino insieme, aldilà delle lacrime …

Dopo Giulio Ebagua, giocatore di grande personalità sia in campo che fuori, è approdato alla corte di mister Marino anche il forte centrocampista Nicola Bellomo, che guarda caso segnò proprio contro di noi due anni fa. Ottime le sue prestazioni d’esordio …
Bellomo è un giocatore di qualità e che quindi porterà il suo buon contributo alla squadra. Finora la sessione di mercato di gennaio ha portato più giocatori di qualità adesso però c’è da sostituire Cinelli … Vedremo all’opera Signori, ma abbiamo perso un centrale … anzi due!

Vorrei sottolineare con te la grande prestazione di Filip Raicevic contro il Modena. Era la sua giornata di gloria dopo la doppietta … eppure ha trovato il modo di mettersi in disparte e chiedere visibilità per le lacrime di capitan Cinelli.
Se mai ce ne fosse stato bisogno ha dimostrato la sua umiltà cosa rara nel calcio moderno e questo lo rende ancora più forte perché a 22 anni i margini di miglioramento sono tantissimi … insomma per lui tutto è possibile. Bellissima anche la sua rete contro il Bari …

Dalle tre trasferte consecutive abbiamo cominciato subito bene con i tre punti nel recupero di Perugia, poi è arrivata la sconfitta di Bari e il pareggio a Como. Possiamo dire comunque che lo spogliatoio aveva evidentemente rinnovato motivazioni e armonia grazie al rientro nei ranghi di Brighenti e Manfredini dopo lunghe e tribolate assenze?
A mio avviso erano proprio loro due i veri “acquisti” invernali, dal momento che conoscono già il sistema di gioco, i compagni, l’ambiente e tutto il resto…

Tutti attendevamo il ritorno di quello che è evidentemente considerato uno dei punti di riferimento dello spogliatoio ovvero Thomas Manfredini … Il gravissimo infortunio occorsogli al Sinigaglia é stata una tremenda mazzata anche per la squadra … Da questa rubrica gli mandiamo tutti un grande abbraccio, siamo sicuri che un combattente come lui saprà rialzarsi ancora una volta …
Quello che è accaduto al nostro Manfredini a Como è un vero dramma sportivo e umano, un incubo nel quale nessuno di noi tifosi biancorossi poteva immaginare di ripiombare … e dopo solo 65 minuti di gioco, nei quali fra l’altro ha dimostrato ancora una volta la sua classe immensa e la saggezza tattica…un vero leader assoluto in campo. Una grave perdita per il LANE fuori e dentro lo spogliatoio. Dico solo non è giusto umanamente che la sfortuna si sia accanita in questo modo contro di lui. Un grande in bocca al lupo Manfre!!! Tornerai più forte di prima ne sono sicuro.

Un pensiero dedicato anche a Capitan Brighenti. Nel mondo dorato del pallone non capita spesso di incontrare giocatori che riescono a trasformare le difficoltà delle vita in grinta, speranza e coraggio. Pur dopo tante sofferenze lui è in campo – come e meglio di prima – a gridarci il suo messaggio che è per tutti una lezione di vita: IO NON MOLLO MAI!
Brighenti è un esempio di vita … quando sembra finita è lì che inizia la risalita … per questo gli facciamo i nostri complimenti biancorossi! Già precedentemente in estate ha dimostrato, a differenza di altri, di voler rimanere a tutti i costi a Vicenza e per questo merita tutto il nostro amore. E’ LUI IL VERO CAPITANO DEL LANE!!!

Francesco Guidolin allo Swansea: il mister di Castelfranco Veneto aveva dichiarato più volte di voler sperimentare l’esperienza nel calcio britannico e ha voluto condividere questa bella avventura con Lele Ambrosetti, che il calcio inglese lo conosce bene …. E’ bello pensare che il Vicenza esporta cultura calcistica proprio nella culla del football….
E’ una grande soddisfazione vedere Guidolin in Premier League perché è stato da sempre un suo desiderio …. e noi che conosciamo bene il suo modo di interpretare il calcio dentro e fuori dal campo sappiamo già che in Inghilterra sarà benvoluto, insieme a Lele Ambrosetti che già è conosciuto per aver giocato nel Chelsea.

Vorrei aprire con te uno spunto di riflessione. Molti ex giocatori del periodo d’oro della Coppa Italia allenano o sono nello staff di molte importanti società: Viviani in serie A con il Palermo e Murgita nello staff del Genoa. Di Carlo in serie B con lo Spezia. Lopez allenatore in Lega Pro con la Lucchese, Valoti diesse all’Albinoleffe, mentre altri allenano nelle serie minori. Il Real Vicenza di Gibì Fabbri invece – pur giocando un calcio di una bellezza celestiale – non riuscì a generare allenatori famosi … resta solo la carriera di Paolo Rossi come commentatore Sky, di Briaschi come procuratore, di Franco Cerilli e Pippo Filippi come allenatori nelle serie minori e di Ernesto Galli come preparatore dei portieri nel Vicenza. Ed è una cosa assolutamente incomprensibile e tremendamente ingiusta, perché ritengo che ognuno di quei giocatori avrebbe potuto dare e insegnare moltissimo al calcio di ieri e di oggi … una vera filosofia di gioco (Giorgio Carrera la chiamerebbe TEF cioè tecnica estro e fantasia) rimasta per sempre inimitabile e irraggiungibile …
Per diventare un allenatore di “prima fascia” all’epoca si doveva fare per forza di cose tanta gavetta in categorie minori e dimostrare con i risultati di meritare una panchina importante, ma da un po’ di tempo a questa parte non è più così … La colpa o il merito è del patron Laporta del Barcellona, che mise Pepe Guardiola a guidare i blaugrana al triplete di Copa del Re, Liga e Champions League. Da allora anche in Italia si pensò che quella fosse la strada giusta … ma non è stato così, vedi Inzaghi al Milan … Ferrara alla Juve … Corini al Chievo … Anche Montella questa stagione va dimostrando che senza un buon organico non si ottengono subito i risultati … Sembrano più scelte fatte con il cuore che con la ragione … e al momento sta diventando una cosa stucchevole.

Bene, siamo arrivati ai saluti per il mister, per la squadra e per i tifosi …
Ho sempre considerato mister Marino uno dei pochi della serie B che riescono a spostare gli equilibri e per il Lane averlo è una grande fortuna, anche per valorizzare i giovani … spero che con i nuovi innesti di gennaio possa essere una formazione in grado di centrare tranquillamente la salvezza ma visto il livellamento fra tutte le compagini dico anche che basta un filotto di vittorie per centrare i play off … I tifosi come sempre sono unici dimostrando non solo in casa ma anche in trasferta l’amore per i propri colori…anche per questo sono ottimista. Fino alla fine FORZA LANE !!!

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