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Che cosa scrive nella lettera a Babbo Natale un tifoso del Lane che vive a 1.400 dalla città del Palladio?
Il regalo più atteso è sicuramente quello di poter salire nella “sua” Vicenza, assistere agli allenamenti dei suoi beniamini al centro tecnico di Isola Vicentina, essere allo stadio “Menti” per vivere di persona l’emozione di una grande vittoria, entrare in sala stampa per le interviste del dopo gara e incontrare gli amici più cari. Daniele Carrubba in questi giorni è stato mio ospite con la sua famiglia e, credetemi, mi risulta davvero difficile spiegare a parole la sua immensa passione per il nostro amato Lane. Sono i suoi occhi che raccontano tutto, ogni più piccola emozione. Chissà quante volte ripercorrerà con la mente i bei ricordi di questa breve vacanza, immagini e pensieri che dovranno bastargli – ahimé – per un altro anno ancora. E allora penso ai tifosi occasionali che abitano a Vicenza, a quelli che restano a casa se c’è brutto tempo o quando la squadra va male. Ai professionisti della critica a prescindere, ai disfattisti e a tutti quelli che – pur essendo vicentini – tifano gli squadroni milionari. Poi guardo Daniele e penso a tutti i tifosi lontani… per fortuna ci sono loro a ricordarmi che nel calcio c’è ancora cuore e poesia.  A salutarlo prima di ripartire per la Sicilia – per una serata conviviale in allegria – oltre all’ex presidente Tiziano Cunico e al nostro Corrado Ferretto c’erano alcuni dei “monumenti” della tifoseria biancorossa … da Pancio al Pres, da Carletto a Mariano, da Adriano a Lorenzo.
In tanti hanno conosciuto Daniele sin dai primi meeting dei tifosi “da fora” nei lontani anni ottanta e tutti hanno imparato a volergli bene.
Torna presto Daniele, ti aspettiamo!

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