Salta al contenuto principale

Via Schio, una frenata che preoccupa

Da 21 Dicembre 2011 - 09:49Non Ci Sono Commenti4 min leggere

Masolo. Dietro al rallentamento sembra esserci il clamore suscitato dalla notizia, che ha colto di sorpresa e infastidito mediatore e potenziale acquirente. “Io sono un medico – dice Masolo – vivo del mio lavoro, non sono abituato alle luci della ribalta. Trovarmi in prima pagina mi ha ovviamente disorientato. Tanto più che il mio ruolo nella trattativa è di semplice mediazione”. Masolo, dunque, come aveva già dichiarato a biancorossi.net  lunedì scorso, avrebbe il ruolo di “contatto”. Ma chi c’è dietro al dentista berico? Inizialmente si era parlato di un gruppo di imprenditori vicentini e non. In realtà sembra che si tratti di un singolo imprenditore del nord Italia sul cui nome, al momento, vige il riserbo più assoluto. E Masolo? È lui stesso a spiegare il proprio “ruolo”. “Da appassionato dei colori biancorossi ho raccolto l’appello di Sergio Cassingena, che mesi fa aveva chiesto a qualche amico imprenditore, fra cui il sottoscritto, di trovare “rinforzi” societari. Io ho preso molto seriamente l’impegno. E ora sto agendo, lo ribadisco, solo come ambasciatore, non certo come finanziatore principale”. Di più, Masolo non dichiara.  Ma il pur comprensibile disorientamento del dentista del Max Medical di fronte all’improvvisa notorietà non basta a spiegare la decelerazione nel negoziato. C’è dell’altro.

Isola. La prima (fondamentale) questione riguarda il Centro tecnico di Isola Vicentina, che apparentemente non dovrebbe rientrare nell’accordo. La realtà delle cose, però, è ben diversa, con il Centro tecnico che è ancora una volta parte integrante della trattativa. A maggior ragione dopo che l’incontro tra Sergio Cassingena e i proprietari dei campi e immobili del centro (le società River e Sporting) non ha dato l’esito sperato, come da noi anticipato lunedì.

Sisa. Come detto, poi, Masolo andrebbe ad acquisire il pacchetto di maggioranza (51%) proprio da quel 70% appartenente ai soci Sisa, lasciando di fatto “scoperto” un 19%. Resta dunque da capire da chi e come verrà gestito questo 19% e, cosa non certamente di secondo piano, come verranno affrontati gli intrecci che legano il mondo Sisa e il Vicenza calcio, la cui soluzione non appare semplice.

Cassingena.Nodi cruciali tutt’ora irrisolti e che hanno creato qualche tensione tra le parti. Tanto che se in un primo momento era stato lo stesso Masolo a chiedere a Cassingena di rimanere in società pur in minoranza,  ora i due devono fare i conti con qualche incomprensione di troppo.

I romani. E in tutto questo, che fine ha fatto “la cordata romana” che ciclicamente torna sempre quando si parla di Vicenza Calcio, pur cambiando nei protagonisti? Prima Angelo Massone, poi l’accoppiata Paolo Di Stanislao-Alberto Gianni e infine Andrea Gianni: svaniti.

Punto di domanda.Il dubbio a questo punto sorge spontaneo. Che si nasconda Bradley Bell (lo sceneggiatore di Beautiful) dietro alle (tormentate) vicende della cessione del Vicenza Calcio? Perché di telenovela stiamo parlando. Che altro dire di una società che è in vendita da più di due anni e di un presidente che ha lanciato il primo “sos” all’imprenditoria berica nel giugno del 2007? In questo lasso di tempo, poi, si è sempre sentito parlare della “volontà di chi vuole comprare”, ma sarebbe il caso di sottolineare che, dall’altra parte, è necessaria anche la volontà di chi vuole vendere  (che deve essere chiara). Altrimenti la risposta alla domanda “via Schio, cessione davvero vicina?” diventerebbe scontata. E ripetitiva.

Facebook Notice for EU! You need to login to view and post FB Comments!

Articolo scritto dalla Redazione di Biancorossi.net

Lascia una Risposta

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.